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Tekken 8 | Provato - Si inizia a fare sul serio

Abbiamo testato Tekken 8 per la seconda volta con un nuovo test a porte chiuse: vediamo le nostre prime impressioni aggiornate.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

Informazioni sul prodotto

Immagine di Tekken 8
Tekken 8
  • Sviluppatore: Bandai Namco
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Testato su: PS5 , PC , XSX
  • Piattaforme: PC , XSX , PS5
  • Generi: Picchiaduro
  • Data di uscita: 26 gennaio 2024

Il 2023 si può considerare un vero e proprio anno d’oro per i picchiaduro. Pochi mesi fa è arrivato Street Fighter 6 che, come potete leggere nella nostra recensione, si è confermato uno dei migliori picchiaduro mai fatti in assoluto; a settembre arriverà Mortal Kombat 1, già testato in parte in una beta; oggi invece siamo qui per parlarvi di Tekken 8, dopo averlo provato durante il Closed Network Test che si è appena concluso.

Non sappiamo ancora quando Tekken 8 uscirà ma, tra quest’anno e il prossimo, i fan dei fighting game possono solo gioire, dato che i tre più importanti titoli del genere sono tornati con tante novità interessanti.

Il nuovo capitolo del picchiaduro di Bandai Namco finalmente si mostra giocabile per la prima volta, anche se per il momento per una ristretta cerchia di persone che hanno ricevuto un codice per il test. Eppure, quanto visto è già più che sufficiente per farsi un’idea di come funzioni il nuovo capitolo del picchiaduro 3D, che mette in scena un combat system fedele al passato, ma arricchito da nuove opzioni offensive e tanta spettacolarità in più.

Pugni di ferro incandescenti

Il Closed Network Test di Tekken 8 si è rivelato, per quanto riguarda la quantità di contenuti, molto più corposo di quanto si potesse immaginare.

Il nuovo Heat System rende le battaglie molto più offensive e aggressive.
Nelle battaglie online della prova si potevano utilizzare ben sedici personaggi, ossia tutti quelli annunciati finora. Chi ha giocato allo sfinimento il settimo capitolo si ritroverà subito a suo agio, dato che il combat system di Tekken 8 mantiene le stesse basi. Le battaglie sono sempre molto veloci e brutali, basate sugli spostamenti al momento giusto, sulla previsione degli attacchi nemici e sulle combo che mantengono il malcapitato avversario in volo mentre viene colpito – ossia le juggle combo, ormai marchio di fabbrica della saga.

La grossa novità di Tekken 8 sta nell’Heat System, una sorta di power up disponibile per tutti i personaggi e utilizzabile una sola volta per round. L’Heat System ha un’attivazione chiamata Heat Burst, che può essere innescata semplicemente premendo una combinazione di tasti appositi o R1 sul controller di PS5, unica console su cui per il momento era disponibile la prova.

Il personaggio eseguirà un attacco e subito dopo si ritroverà in modalità Heat. Ma questo attacco non è l’unico modo per attivare la modalità: ogni personaggio ha infatti vari attacchi, anche concatenabili in una combo, che permettono di entrare istantaneamente in modalità Heat e magari di seguire con uno scatto fulmineo l’avversario per metterlo sotto pressione. Questa manovra è chiamata Heat Engager e fornirà anche dei frame di vantaggio sulle mosse successive.

I vantaggi della modalità Heat sono ancora molti. Innanzitutto, ogni colpo inflitto agli avversari in parata provocherà del danno effettivo; inoltre, ciascun personaggio, mentre è in questo stato, avrà delle nuove mosse da utilizzare oppure guadagnerà degli effetti extra per le mosse già esistenti. Nina, ad esempio, potrà far seguire ad alcuni attacchi dei colpi di pistola, mentre Kazuya si trasformerà in Devil Kazuya e alcune mosse ora saranno seguite dal suo famoso raggio laser dagli occhi.

Infine abbiamo l’Heat Smash, eseguibile premendo ancora una volta il comando per l’Heat Burst mentre si è già in questo stato. Il personaggio eseguirà una mossa speciale molto potente e dannosa, ma questa farà anche terminare la modalità Heat istantaneamente.

Torna anche il Rage State introdotto per la prima volta in Tekken 6, che qui ci è sembrato molto simile a quello visto nel settimo capitolo. Si attiva automaticamente quando la salute è molto bassa, potenziando gli attacchi di molto e dando la possibilità di utilizzare la Rage Art, una mossa finale in grado di spazzare via gran parte della vita dell’avversario. Adesso poi, una parte della salute potrà essere parzialmente recuperata attaccando gli avversari, anche se la quantità riottenuta è davvero irrisoria rispetto ai danni inflitti dagli avversari.

Durante il Closed Network Test era possibile affrontare soltanto scontri online classificati; per fortuna però, nell’attesa tra un match e l’altro, era possibile giocare nel Training Mode così da apprendere meglio le mosse dei vari personaggi.

Questa modalità ci è parsa molto migliorata, in linea con gli ultimi picchiaduro che pongono molta enfasi sull’insegnare come funziona il gioco ai giocatori novizi e non solo. Di ogni personaggio era possibile vedere la lista di mosse e chi conosce bene questa saga saprà che non è affatto come uno Street Fighter 6 (nell'attesa dell'arrivo di Tekken 8 potete trovare questo grande picchiaduro su Amazon) o un Guilty Gear, dove ogni lottatore avrà al massimo una decina di comandi.

In Tekken ogni lottatore ha almeno un centinaio di mosse, tra quelle più semplici, come varianti di pugni o calci premuti insieme a un tasto direzionale, a quelle più complesse e difficili da eseguire, come le stringhe che garantiscono automaticamente una combo da dieci colpi. Imparare tutte le mosse di un personaggio di Tekken e ricordarsele è già di per sé un’impresa.

Fortunatamente, nel Training di Tekken 8 era possibile accedere a una lista riassuntiva delle mosse migliori per iniziare a giocare con un determinato personaggio. Volendo, una volta imparate quelle basilari, si può poi passare alla lista completa.

Ogni mossa è accompagnata da una spiegazione e un video in cui viene eseguita, così da far capire subito ai giocatori il suo funzionamento. Inoltre era presente anche la modalità combo challenge, direttamente dal menu di pausa del Training Mode, così da potersi addestrare nelle combo di ogni personaggio. Anche se non era ancora rifinita completamente, ci è parso che questa nuova Modalità Allenamento possa avere una marcia in più rispetto al passato, essendo molto esaustiva nelle spiegazioni su come utilizzare i combattenti.

Infine, tra le novità da segnalare, sembra che anche Tekken 8 avrà la sua modalità di comandi semplificati, un po’ come i Controlli Moderni di Street Fighter 6.

A differenza del picchiaduro di Capcom, però, questi potranno essere attivati o disattivati in qualunque momento, anche nel bel mezzo di un match, premendo semplicemente il tasto L1.

Non abbiamo avuto modo di testarli approfonditamente, ma ci sono sembrati molto efficaci per i giocatori alle prime armi, dato che permettevano con un tasto di eseguire combo aeree, con un altro quelle a terra. Gli altri tasti servono per le mosse speciali, per attivare l’Heat e i colpi legati a questa modalità e infine per utilizzare le Rage Art.

Combinando facilmente i tasti, è possibile variare le combo, così da non eseguire sempre la stessa. Certo, non si ha la varietà di mosse dei colpi normali, ma proprio come i Modern di Street Fighter 6, questi comandi permettono di eseguire mosse molto complesse con facilità, per punire istantaneamente gli avversari colti in fallo. Vedremo se nella versione finale del gioco questo schema di comandi diventerà un’alternativa valida a quelli classici.

Battaglie sempre più spettacolari

Il roster di questa versione di prova di Tekken 8 era già bello nutrito. I sedici personaggi presenti saranno anche tutti volti già conosciuti, ma numericamente sono moltissimi, se si pensa che molti altri picchiaduro al lancio superano di poco la decina di combattenti. Possiamo quindi aspettarci di vederne molti altri prima dell’arrivo effettivo del gioco e probabilmente, in totale, supereranno di molto la ventina.

Nonostante gli sbilanciamenti attuali, i combattimenti di Tekken 8 sono già dannatamente divertenti.
Chiaramente in così poco tempo è stato impossibile analizzare nel dettaglio ogni singolo lottatore, visto anche il nutrito parco mosse di ognuno di loro, eppure quelli che abbiamo provato ci sono parsi un bel mix di meccaniche classiche con qualche nuovo tool offensivo ben integrato.

Vogliamo spendere due parole su Jun Kazama, la madre di Jin, che,  se si escludono le sue comparsate nella serie spin-off Tekken Tag Tournament, non era giocabile in un capitolo principale dai tempi di Tekken 2. Jun è incredibilmente letale, con un parco mosse molto ampliato in grado di colpire facilmente anche a media distanza facendo danni davvero fuori scala.

Tirando le somme, sui combattimenti di Tekken 8 possiamo dire che sono simili a quelli di Tekken 7, ma dai ritmi molto più aggressivi e brutali, soprattutto in fatto di danni. Le barre della vita si sciolgono con una velocità esagerata e pensiamo che sia anche per questo motivo che lo standard per vincere un match sia trionfare per almeno tre round invece dei consueti due degli altri picchiaduro.

Alcune combo di certi personaggi, come ad esempio Kazuya, Jin o Bryan Fury, possono facilmente fare a pezzi metà barra della vita con una sola semplice sequenza di mosse – senza contare le juggle combo, che possono arrivare a tenere in sospeso per molti secondi i malcapitati personaggi togliendo loro quasi i tre quarti della barra, se un giocatore è molto bravo.

Insomma, è chiaro che c’è bisogno di qualche ribilanciamento per quanto riguarda alcuni combattenti e alcune specifiche mosse; eppure, nonostante questi problemi, Tekken 8 è dannatamente divertente nelle sue battaglie feroci e aggressive. Tra vittorie e sconfitte, ci siamo sempre divertiti con qualsiasi personaggio utilizzato, perché il combat system funziona bene e permette di esibirsi in diverse azioni spettacolari.

Per quanto riguarda il netcode, anche Tekken 8 ora utilizza il Rollback, e questa prova è stata fatta in primis per sondare il comportamento del gioco online. Premettiamo che la connessione con cui abbiamo provato il gioco era di 1 GB in Wi-Fi e solitamente in altri picchiaduro, come Street Fighter 6 o Guilty Gear Strive, non ci ha mai dato problemi particolari anche con giocatori d’oltreoceano.

In Tekken 8, invece, seppur gran parte dei combattimenti siano filati lisci, abbiamo sentito qualche leggero problema di lag, soprattutto contro giocatori americani e asiatici, anche se mai nulla che rendesse gli incontri ingiocabili. Eppure è possibile che con connessioni meno performanti l’esperienza di gioco online possa risentirne molto di più.

Questo Closed Network Test, però, era soltanto una prova per capire come funziona il gioco sia nell’online che nei suoi sistemi e Katsuhiro Harada, storico producer della saga, su Twitter ha risposto a centinaia di fan rassicurandoli che i vari feedback di questa prova saranno ascoltati e in futuro verranno apportati i dovuti cambiamenti.

Insomma, questa versione di Tekken 8 è soltanto una versione in divenire del gioco, che quindi speriamo venga migliorata molto prima dell’effettivo lancio.

Concludiamo spendendo due parole sulla componente grafica.

Su PlayStation 5, l’Unreal Engine 5 con cui il gioco è stato fatto fa la sua grande figura, con effetti particellari che rendono molte mosse spettacolari da vedere e una definizione dei dettagli dei muscoli contratti e delle espressioni facciali dei personaggi davvero incredibile. Sicuramente, al momento, Tekken 8 può facilmente aspirare a diventare il picchiaduro più bello da vedere in circolazione.

Attenzione: la parte che segue dell'articolo è stata aggiunta il 24 ottobre, in seguito a un ulteriore test chiuso in compagnia di Tekken 8.

La Fight Lounge

La seconda Closed Beta di Tekken 8 è arrivata con tante novità interessanti e diversi cambiamenti al bilanciamento rispetto la prima dello scorso luglio. Sicuramente la grande aggiunta di questa seconda fase di test per il picchiaduro di Bandai Namco è stata la Fight Lounge, un’area dove interagire con gli altri giocatori e sfidarli tramite dei cabinati virtuali. Ormai le lounge che replicano delle sale giochi virtuali sembrano andare sempre più di moda nei picchiaduro in generale.

I primi a creare delle sale arcade simili sono stati gli Arc System Works, che sin dai tempi di Dragon Ball FighterZ continuano a riproporle in ogni loro titolo. Di recente poi c’è stato un salto di qualità con Street Fighter 6, che ha proposto una lounge con diverse idee innovative, come ad esempio la possibilità di usare i propri avatar personalizzati per combattere quelli di altri giocatori.

Tekken 8 sembra voler puntare molto su questi spazi virtuali in stile sala giochi, tanto che una delle modalità single player principali mostrate di recente porta il nome di Arcade Quest. In questa modalità si creerà un avatar e si sfideranno altri personaggi in diverse sale giochi del paese, per diventare i giocatori numeri uno di Tekken.

Anche la Fight Lounge dell’online è strutturata come una vera sala giochi, divisa in diverse aree ognuna con una sua particolarità. Nella Closed Beta quest’area era completamente esplorabile, ma non tutti i servizi erano attivi. Si poteva soltanto combattere nei cabinati e andare nel negozio di personalizzazione dove poter comprare abiti e accessori per il proprio avatar.

Tra le altre aree presenti, ma non funzionanti c’era una zona dedicata alla modalità allenamento, a quanto pare giocabile anche con altri giocatori nella versione finale del gioco, e l’area della spiaggia: dove sarà possibile in futuro giocare al divertente mini-gioco Tekken Ball, che i giocatori di Tekken 3 ricorderanno bene.

I cabinati sono divisi in due tipi: uno che permette di giocare solo contro giocatori nella stessa stanza, e un altro che permette di selezionare tra partita veloce oppure classificata per sfidare qualsiasi giocatore presente online. In definitiva, la Fight Lounge ci ha ricordato molto quella di Street Fighter 6, ma senza le finezze di quest’ultimo, almeno da quanto visto nella beta.

Parlando degli avatar, questi non ci sono piaciuti molto a livello estetico. Lo stile un po’ cartoonesco è molto generico, tanto che ci sono sembrati somiglianti ai personaggi di qualche gioco mobile anonimo.

Inoltre, in questa beta c’erano problemi di lag evidenti in alcuni momenti, specialmente dopo aver finito dei match. Il problema è probabilmente solo di ottimizzazione, dato che questi rallentamenti si verificavano solo dopo essere tornati nell’area arcade dopo qualche combattimento, ma sparivano se si cambiava la stanza di gioco. Vedremo dunque se nella versione finale del titolo la Fight Lounge riuscirà a offrire un’esperienza online valida quando tutte le opzioni saranno attive.

Novità per personaggi e sistema

Per quanto riguarda il gameplay ci sono state diverse aggiunte e cambiamenti rispetto la precedente prova. Ai sedici personaggi già presenti sono stati aggiunti tre nuovi combattenti: Raven, Feng Wei e Azucena.

Quest’ultima è il primo personaggio inedito creato appositamente per Tekken 8, una combattente peruviana di arti marziali miste e anche famosa produttrice di caffè. Il suo stile di combattimento si basa su mosse veloci e d’impatto, soprattutto legate ai suoi potenti calci, ma la sua particolarità sta nella possibilità di inserire all’interno di alcune combo delle contromosse, attivabili quando si viene colpiti dall’avversario, che mostreranno la combattente schivare agilmente il colpo per poi ribattere duramente. Non un personaggio semplice da imparare, ma sicuramente molto interessante.

Raven torna dopo l’assenza dal settimo capitolo, rispolverando il suo potente ninjutsu basato su attacchi rapidi e in grado di confondere gli avversari con i suoi cloni d’ombra. Feng Wei è invece un artista marziale cinese, già presente sin da Tekken 5, che sfrutta la potenza e la perfezione dei movimenti del Taijiquan per sbaragliare i nemici. Tre nuove aggiunte interessanti, insomma, che si sommano al ricco cast già presente. Mancano ancora molti personaggi all’appello dato che il totale nel titolo finale sarà di trentadue, e non vediamo l’ora di scoprire quali saranno i lottatori mancanti.

Per quanto riguarda il bilanciamento, sin dal primo match abbiamo visto una grande differenza nei danni inflitti rispetto alla precedente beta. I danni in generale erano troppo elevati durante la nostra prima prova qualche mese fa, cosa che portava alcuni round a finire in pochi secondi.

Adesso questo non avviene più: tutte le mosse sono state ridimensionate, specialmente quelle che sfruttano il nuovo Heat System, e ora non ci saranno più attacchi singoli o combo semplici in grado di spazzare via oltre metà barra della salute. Questa scelta rende gli scontri sempre legati maggiormente all’offensiva, ma meno punitivi e più equilibrati che in precedenza.

È difficile in soli tre giorni di beta stabilire come sia il bilanciamento del gioco, anche perché mancano ancora molti personaggi all’appello. Da quel che abbiamo visto gli scontri ci sono parsi più equilibrati senza mosse troppo "abusabili", specialmente con i tre nuovi personaggi che abbiamo provato maggiormente.

Forse ora le Rage Art sono troppo semplici da piazzare, dato che basta veramente un passo falso dell’avversario per colpirlo istantaneamente, cosa che porta a ribaltare facilmente uno scontro che si pensava vinto. Sicuramente non è ancora tutto perfetto, ma mancano ancora alcuni mesi prima dell’uscita del titolo e siamo fiduciosi che dopo questa seconda fase di Closed Beta arriveranno in futuro nuovi miglioramenti.  

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Ottimo training mode che insegna le basi di ogni personaggio

  • Graficamente notevole

  • I combattimenti molto più offensivi che in passato sono dannatamente divertenti...

Contro

  • ... ma alcuni personaggi e alcune mosse hanno bisogno di un bilanciamento migliore

  • Il Rollback Netcode ha bisogno di essere migliorato

Commento

Questi primi test di Tekken 8 mostrano un picchiaduro fedele alle proprie radici, ma che punta a cambiare il ritmo dei match rendendoli più aggressivi e spettacolari grazie all’introduzione dell’Heat System. Gli scontri risultano essere estremamente divertenti, ma con diversi sbilanciamenti soprattutto nel danno di alcune mosse, su cui gli sviluppatori hanno provato a intervenire nella nostra seconda prova. Il Rollback Netcode del gioco fa il suo dovere, ma ha ancora bisogno di essere calibrato al meglio per non dare nessun problema di lag anche quando si gioca con giocatori oltreoceano. Da quanto visto finora, però, il gioco funziona bene e ha delle basi solide: servono soltanto delle limature su alcuni aspetti per renderlo il grande picchiaduro che merita di essere. 
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