PROVATO

Lies of P: Overture è un'espansione nel vero senso della parola

Siamo volati fino a Los Angeles per provare in anteprima Lies of P: Overture, l'espansione in arrivo durante l'estate del soulslike coreano.

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a cura di Silvio Mazzitelli

Redattore

  • Pro
    • Nuove aree molto ispirate sia come level che come art design.
    • Le nuove armi sono molto divertenti da usare e aggiungono varietà.
    • Boss fight sempre di ottimo livello.
  • Contro
    • Alcuni problemi con la telecamera in alcuni scontri.
    • Il bilanciamento del gioco reggerà anche con l'inserimento di nuovi livelli di difficoltà?

Conclusioni Finali di SpazioGames

Le nostre due ore passate su Lies of P: Overture ci hanno mostrato un contenuto che ci sembra riduttivo considerare un semplice DLC. L’espansione – termine più appropriato – riprende tutto quello che c’era di buono nel gioco base e lo espande con nuovi livelli e soprattutto nuove armi, nemici e boss che, da quanto abbiamo visto, sono all’altezza dell’ottima qualità del titolo originale. 
In aggiunta a queste novità abbiamo anche potuto vedere qualcosa di una delle due nuove modalità Boss Rush che saranno presenti nella versione finale e che erano state molto richieste dai fan. Non ci resta dunque che attendere quando sarà rivelata la data precisa per l'uscita di questa espansione, visto che attualmente il lancio è previsto per una generica estate 2025.

Informazioni sul prodotto

Immagine di Lies of P
Lies of P
  • Sviluppatore: Neowiz
  • Produttore: Neowiz
  • Distributore: Neowiz
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Soulslike
  • Data di uscita: 19 settembre 2023

LOS ANGELES - Sul fronte dei soulslike, sono rari i titoli che possono competere con la qualità dei lavori di FromSoftware, i veri pionieri del genere. Tra quelli più notevoli non provenienti dalla casa di sviluppo giapponese spicca Lies of P (che avevamo recensito ormai all’epoca della sua uscita), opera della talentuosa compagnia coreana Neowiz.

Il titolo, che riprende e reinventa la tanto amata fiaba nostrana di Pinocchio, è stato un notevole successo in tutto il mondo, con oltre un milione di copie vendute dopo solo un mese dal lancio, avvenuto nel settembre 2023. Questo grosso successo ha spinto Neowiz ad annunciare non soltanto un sequel in arrivo in futuro, ma anche una corposa espansione che è stata presentata con un trailer ufficiale pochi mesi fa, chiamata Lies of P: Overture.

Invitati da Neowiz a Los Angeles, nella cornice di una villa che, nonostante fosse in America ricordava molto le atmosfere della città di Krat, abbiamo avuto modo di giocare per ben due ore alla nuova espansione, e siamo pronti a raccontarvi quali siano le interessanti novità che Lies of P: Overture ci porterà alla sua uscita, attualmente prevista per una generica estate 2025.

Una spensierata gita allo Zoo

La nostra prova di Lies of P: Overture era divisa in due fasi diverse da un’ora ciascuna. Nella prima abbiamo affrontato un intero livello dell’espansione, nella seconda invece abbiamo affrontato uno dietro l’altro tre nuovi boss in un’inedita modalità Boss Rush, che ha al suo interno diverse interessanti novità.

Cominciando dalla prima parte della prova, siamo partiti da quello che è probabilmente il livello iniziale dell’espansione, salvo eventuali fasi di prologo della nuova storia, che non abbiamo potuto testare con mano.

Come è stato anticipato ormai in diverse occasioni, Lies of P: Overture ci riporta nel passato di Krat, prima che gli eventi del titolo principale avessero luogo, proprio nel momento di massimo splendore della città e della sua conseguente caduta a causa della tremenda malattia della pietrificazione, con la follia delle marionette.

In pieno stile FromSoftware, infatti, il nostro protagonista verrà trasportato nel passato di Krat, anche se non abbiamo ancora visto in che modo P si ritroverà a viaggiare nel tempo.

Il livello che abbiamo esplorato ci conduceva nel sinistro Zoo di Krat, dove il nostro P si è trovato ad affrontare orde di nuovi nemici, grottesche e mostruose deformazioni degli animali che un tempo popolavano il luogo.

A livello di esplorazione, lo Zoo di Krat non si distingue troppo dai livelli del gioco base: ci troviamo di fronte a una progressione piuttosto lineare, ma ben pensata. Avremo infatti in diversi punti della mappa delle scorciatoie sbloccabili che ci permetteranno di raggiungere facilmente gli Stargazer attivati in precedenza.

Non mancheranno poi diverse interessanti deviazioni a caccia di oggetti rari o di nuovo equipaggiamento, anche se spesso protette da insidiose creature. Un ottimo level design che conferma la bravura del team sudcoreano nella creazione di questa nuova esperienza.

Lo zoo poi si distingue in positivo anche per la sua art direction: il luogo infatti dipinge perfettamente le atmosfere ora inquietanti di quello che un tempo era un posto di svago, in cui le famiglie portavano i propri figli a vedere vari animali esotici. 

Adesso, tra poveri animali smembrati le cui carcasse giacciono al suolo abbandonate, gabbie distrutte ed edifici ridotti a cumuli di macerie, è stata ricreata un’atmosfera da film dell’orrore più che valida, accompagnata anche da tantissimi dettagli interessanti soprattutto negli interni.

A inquietare sono poi i nuovi nemici presenti all’interno dell’area, tutti parecchio insidiosi se non li si conosce. Oltre ai classici umani deformi, troviamo moltissimi animali divenuti delle mostruosità pronti ad attaccarci a vista. Ad esempio, abbiamo incontrato dei lupi molto aggressivi e letali in gruppo, che ci hanno ricordato molto gli odiosi cani di Elden Ring.

Ci sono poi scimmie di diverse dimensioni pronte a farci a pezzi con la loro forza bruta, elefanti ormai sfigurati in grado di sparare una sorta di acido dalla proboscide e travolgerci con la loro stazza, orsi ancora più grossi e potenti del normale e persino canguri sotto steroidi in grado di coprire enormi distanze con un solo balzo senza darci nemmeno il tempo di reagire.

Una bella sequela di creature orripilanti, ma che ben si prestano come avversari di questa inedita location del gioco. Arrivati alla conclusione della nostra ora in visita allo Zoo di Krat, abbiamo anche trovato un imponente boss che probabilmente chiude l’intera zona: un enorme coccodrillo mutato in grado di darci parecchio filo da torcere con la sua voracità e la sua forza bruta.

Purtroppo non abbiamo avuto il tempo di affrontarlo tante volte quante ci avrebbero permesso di sconfiggerlo, ma siamo pronti ad affrontarlo nuovamente (e a vendicarci), quando uscirà il gioco completo.

Ma quello è un Gunblade!

Durante la prova, il nostro personaggio era anche provvisto di moltissime nuove armi esclusive di questa espansione, tra cui alcune di quelle viste nel recente trailer dedicato a Lies of P: Overture. La cosa che ci ha stupito, tolta la grande efficacia in battaglia di alcune di loro, è la fonte d’ispirazione di queste nuove armi.

La prima che abbiamo potuto vedere era chiaramente la Gunblade di Final Fantasy VIII, dotata di lama e elsa a forma di impugnatura di pistola, con tamburo per i proiettili annessi. Era possibile, premendo il tasto per l’attacco potente, far partire un colpo in grado di generare un’esplosione di fronte a noi; tenendo poi ulteriormente premuto lo stesso pulsante, P proseguiva con un potente affondo in avanti che si concludeva con un’altra esplosione.

L’arma è poi dotata di due attacchi speciali: uno che permette di potenziare le esplosioni per un certo periodo di tempo e l’altro che invece, puntando l’arma verso un avversario, genera un’esplosione ancora più potente del normale.

Abbiamo poi degli artigli le cui movenze ricordano il Wolverine della Marvel, veloci da utilizzare e in grado di infliggere molti danni con colpi multipli; queste armi hanno anche un attacco speciale che fa entrare il nostro protagonista in uno stato di berserk in grado di potenziare danni e velocità.

È presente anche un arco che abbiamo trovato estremamente efficace in battaglia, dato che è in grado di colpire su lunghe distanze senza che sia necessario mirare e di sparare a raffica. Si può anche caricare un singolo potente colpo e il suo attacco speciale ci ha fatti sentire come Legolas nel Signore degli Anelli, in quanto ci ha permesso di trasformare i nemici in punta spilli.

Il rovescio della medaglia è legato al fatto che l’arma si deteriorerà molto velocemente, costringendoci a ripararla spesso, ma è un difetto che ne bilancia bene il già altissimo potere offensivo, dato che con quest’arco potrete uccidere nemici anche molto potenti restando tranquillamente a distanza di sicurezza.

Queste armi erano pezzi unici, quindi probabilmente sono create dai boss, se funzionano come nel gioco base.

Ci sono poi anche le classiche armi che è possibile personalizzare unendo elsa e lama. Una in nostra dotazione era uno spadone pesante con una lama che, una volta potenziata con un attacco speciale, permetteva di generare delle esplosioni a ogni colpo. Un’altra era ugualmente una lama pesante – ma in grado di generare fulmini e, una volta utilizzato un suo attacco speciale, permetteva a P di potenziare la schivata dandogli la velocità del lampo.

Ne abbiamo poi provate molte altre, come una grossa ruota doppia tagliente, che funzionava un po’ come una motosega, o un possente bastone dall’ampia portata in grado di lanciare acido dall'apertura alla sommità simile a una bocca per colpire a distanza.

Presenti anche nuovi bracci meccanici per il nostro P, nella nostra prova ne abbiamo provati due: uno aveva al suo interno uno shotgun che poteva sparare in rapidità o caricare un colpo più potente, l'altro invece lanciava delle lame che continuavano ad attaccare il nemico a ripetizione.

Gli sviluppatori in Lies of P: Overture si sono senza alcun dubbio sbizzarriti con le armi inserite, e quelle che abbiamo testato noi, circa una decina, ci hanno divertito tutte, tra originalità del parco mosse e un alto potenziale in fatto di danni e di build.

Siamo dunque molto curiosi di scoprire tutte quelle che saranno inserite nella versione finale, insieme alle già tante e interessanti armi del gioco base.

Boss rush

La seconda parte della nostra prova ci ha messo contro tre boss inediti che sarà possibile incontrare all’interno dell’espansione Lies of P: Overture. Questa è stata anche l’occasione di provare la nuova modalità boss rush, che permette di affrontare tutti i boss del gioco base e dell’espansione quando e come si vuole.

Da quanto detto durante l’evento, esisterà anche una modalità che ci consentirà di affrontare una selezione di boss personalizzata, uno dietro l’altro con equipaggiamento limitato, mentre quella che abbiamo sperimentato noi ci consentiva di scegliere un singolo boss da battere e anche un livello di difficoltà, indicato da un valore numerico che andava da 1 a 5. Il valore 3 è quello base che i giocatori affronteranno nella campagna, da quanto abbiamo visto, mentre gli altri andranno a potenziare o indebolire i boss.

A livello 1, infatti, i boss sono molto semplici da affrontare, soprattutto per il danno molto basso che ci infliggeranno; inoltre, anche il nostro personaggio farà leggermente più danni rispetto ai livelli avanzati. In pratica i livelli 1 e 2 sono facilmente affrontabili anche da chi non ha molta esperienza con i soulslike, mentre dal terzo iniziano i guai.

Se il terzo livello ricorda la severità dei boss del gioco base e dell'espansione di Lies of P, dal quarto la difficoltà cresce esponenzialmente: due colpi al massimo, e si torna al checkpoint. Il quinto livello, con ogni probabilità, esigerà una "no-hit run" per essere completato, pena una morte istantanea al primo attacco nemico.

I livelli di difficoltà presenti in questa modalità sono anche un primo assaggio dei due nuovi livelli di difficoltà che verranno inseriti tramite una patch anche nel gioco base.

Il primo di questi sarà in pratica una versione molto facilitata del gioco base adatta a chi vuole solo godersi la storia senza temere le ardue sfide che l'avventura proponeva. Il secondo dovrebbe alzare un po' la difficoltà, ma rimane sempre accessibile anche a chi non ha molta esperienza con i soulslike. In pratica il massimo livello di difficoltà resterà quello del gioco al lancio.

La varietà dei boss da noi affrontati ci è piaciuta: il primo era una donna che ci attaccava muovendo per l’arena una marionetta e che poteva anche portare pericolosi attacchi combinati. Sconfiggere la marionetta serviva solo a metterla fuori uso per poco tempo, lasciando vulnerabile la donna, che comunque era in grado di colpirci duramente anche in prima persona.

Il secondo boss era invece un umanoide mostruoso dotato di una pesante arma contundente: più lo colpivamo e più questo si infuriava, rendendo impossibile stordirlo con i nostri attacchi, mentre i suoi diventavano imparabili.

Il terzo e ultimo era invece una creatura gigantesca che ci attaccava con una grossa arma in grado di colpire per tutto lo schermo. Una volta portata la sua salute a oltre metà, si potenziava utilizzando una seconda arma e variando i suoi attacchi.

L’unica difficoltà contro questo titano era dovuta alla telecamera che, come succede anche nei titoli di From, non sempre riusciva a farci comprendere bene cosa stesse succedendo in battaglia.

Salvo questo difetto, le tre boss battle erano tutte molto ben fatte, sia per la varietà dell’offensiva avversaria che per il bilanciamento dei nemici, che sono risultati ardui ma mai troppo proibitivi, almeno al livello di difficoltà della campagna. Saremo poi curiosi di vedere contestualizzati questi scontri durante la storia.

Due chiacchiere con il director di Lies of P

Infine, a Los Angeles c’è stato spazio anche per fare qualche domanda al director di Lies of P Jiwon Choi, che era presente all’evento. Il director ci ha spiegato che la difficoltà dei boss nella modalità Boss Rush non è semplicemente legata a un aumento di HP e di danno da loro inflitto, ma che tiene conto di diversi valori e delle varie possibili build create dai giocatori, in modo che questi scontri risultino bilanciati in qualsiasi modo un utente decida di affrontarli.

Riguardo a una possibile maggior accessibilità da parte dei giocatori non tanto abili in questo tipo di giochi, Jiwon Choi ha dichiarato di comprendere le difficoltà di alcuni giocatori e che spesso anche internamente alcuni membri del team lamentano di avere dei problemi con il livello di sfida in certe aree, dato che anche nel suo team ci sono persone non brave a fare ogni cosa, soprattutto per quanto riguarda affrontare il gioco pad alla mano. 

Così, tramite il feedback degli sviluppatori e ovviamente anche dei giocatori, gli autori cercano di bilanciare il gioco nella maniera migliore possibile, in modo che, anche se resta una sfida, non sia impossibile anche per chi non è abbastanza pratico con questa tipologia di titoli; spesso, ci dice, hanno ottenuto un feedback molto positivo dopo aver migliorato il bilanciamento di alcuni nemici o di un’area, proprio da parte di quegli sviluppatori che ne lamentavano la difficoltà.

Il director ci spiega anche perché è stato deciso di creare un’espansione così corposa per Lies of P. Il motivo principale è che, durante lo sviluppo del gioco base, erano rimaste molte cose di cui parlare che non avevano trovato spazio al suo interno, comprese anche alcune idee legate al gameplay, oltre che alla storia.

Dopo l’uscita del gioco principale, ormai quasi due anni fa, l’intero team ha ricevuto così tanto amore dai fan che ha deciso di aggiungere anche le cose che non era riuscito a far stare nel gioco base, ma che originariamente erano pianificate per esserci. Così adesso con l’espansione i fan avranno la versione completa che il director e gli sviluppatori di Neowiz avevano previsto sin dal principio.

È stato inoltre chiesto come mai si sia deciso di ambientare quest’espansione nel passato del mondo di gioco, ma a questa domanda il director ha preferito non rispondere apertamente (!), perché avrebbe altrimenti rischiato di rovinare la sorpresa ai tanti fan che attendono di scoprire i misteri di Overture. E, a questo punto, attendiamo di scoprirlo anche noi...

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