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Expeditions: A MudRunner Game | Provato - Death Stranding coi mezzi pesanti

Expeditions: A MudRunner Game ritorna con una formula leggermente rivisitata che unisce simulazione con esplorazione e pianificazione.

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a cura di Giulia Garassino

Redattrice

Informazioni sul prodotto

Immagine di Expeditions: A MudRunner Game
Expeditions: A MudRunner Game
  • Sviluppatore: Saber Interactive
  • Produttore: Focus Entertainment
  • Distributore: Focus Entertainment
  • Testato su: PC
  • Piattaforme: PC , PS5 , XSX , PS4 , XONE , SWITCH
  • Generi: Simulazione
  • Data di uscita: 5 marzo 2024

Il 5 marzo 2024 farà il suo debutto ufficiale Expeditions: A MudRunner Game, titolo che dovrebbe essere l’erede spirituale di SnowRunner e che eredita, appunto, quando di buono fatto da MudRunneri.

Parlando in maniera molto generica, potremmo quasi definirlo una sorta di Death Stranding con i veicoli. L’idea, infatti, è proprio quella di trasportare del materiale da un punto ad un altro, utilizzando i differenti veicoli messi a disposizione con il supporto di alcuni gadget. Si tratta di un gioco particolarmente simulativo, che ci permette di intraprendere interessanti spedizioni scientifiche in luoghi inesplorati.

Durante la nostra prova, non abbiamo potuto provare il titolo nella sua interezza, ma abbiamo avuto modo di spendere diverse ore alla scoperta di una delle tre macro-aree messe a disposizione, Little Colorado. Ci siamo dovuti destreggiare in terreni fangosi, rocciosi o aride lande, senza mai perderci d’animo. La natura selvaggia, che spesso abbiamo ritenuto una grande minaccia, è stata anche sede di misteri.

Il nostro scopo? Compiere la missione nel migliore dei modi possibili. Non saranno le aspre foreste o le rovine dimenticate a farci smettere di cercare ed esplorare. Naturalmente, dovremo fare molta attenzione al terreno che avremo davanti, per evitare di rimanerne intrappolati: sarà fondamentale fare tutte le giuste considerazioni prima di avventurarsi – ed è su questo che verte il gameplay di Expeditions.

Chi si ferma è perduto

Expeditions: A MudRunner Game permette di godere dell’esperienza più tradizionale di MudRunner e SnowRunner, attraverso una piccola variazione del gameplay.

Gli sviluppatori, infatti, hanno cercato di dare al gioco un taglio leggermente differente, basando il gameplay sulle spedizioni scientifiche più che sulla classica simulazione rude e cruda. I tre pilastri fondamentali sono proprio quelli di condurre missioni scientifiche, costruire il proprio insediamento e gestire un team di esperti per avanzare nella propria esplorazione; ma andiamo per gradi.

All’interno del titolo, avremo modo di selezionare delle aree di gioco, all’interno delle quali sono contenute alcune missioni. Di fatto, si tratta di differenti biomi che contengono obiettivi nascosti, paesaggi da ammirare e missioni da compiere. La natura ci offrirà alcuni tesori che saranno proprio al centro delle nostre esplorazioni.

Non pensate solo alle classiche somme di denaro, non è di questo che stiamo parlando: potremo trovare antichi luoghi abbandonati colmi di rovine da riscoprire, oppure carcasse di vecchi mezzi lasciati al loro destino. Quello che troveremo non sarà davvero così rilevante, l’importante è raggiungerlo e scoprire perché siamo giunti sin lì.

I fuoristrada di Expeditions: A MudRunner Game seguono le regole della fisica che già abbiamo visto in MudRunner, comportandosi in maniera punitiva, ma allo stesso tempo regalando grandi soddisfazioni, una volta compresi. La fisica e la simulazione rimangono i pilastri principali del gioco che, alla fine, si evolve nell’aggiunta di qualche piccolo dettaglio.

Come anticipato, il titolo si rivisita leggermente nella sua composizione invitandoci, dunque, a porre attenzione non solo sulla parte esplorativa, ma anche sulla pianificazione.

Prima di partire per la nostra avventura, sarà importante tenere conto dell’obiettivo, fin dalla preparazione del veicolo, sino ad arrivare a quella delle attrezzature. Il nostro scopo, infatti, sarà quello di completare la missione utilizzando al meglio non solo i veicoli, ma anche tutti i gadget resi disponibili.

Pianificare bene il percorso e i gadget da sfruttare è anche più importante della guida in sé.
Il nostro team di esperti ci indicherà quelle che sono le attrezzature necessarie per poterne uscire vincitori. Una volta scelta l’area di gioco tra le tre fino a ora disponibili, potremo selezionare una delle missioni ad essa collegata. Sarà allora che entrerà in gioco la scelta del veicolo – con le sue attrezzature.

La nostra prova si è focalizzata quasi interamente sull’area Little Colorado, sebbene all’interno del titolo siano presenti anche il deserto dell’Arizona e i Carpazi.

Ogni bioma messo a disposizione, suddiviso in diverse esplorazioni, ci metterà in condizione di esplorare in maniera quasi libera l’area di gioco. Diversamente rispetto a SnowRunner, non saremo buttati in mezzo alla natura sconfinata, ma le aree saranno più contenute. Allo stesso tempo, saranno ricche di punti di interesse, obiettivi nascosti e oggetti da scoprire.

Per completare al meglio ogni sezione, come dicevamo è molto importante pianificare bene il proprio tragitto, cercando di esplorare ogni punto, prima di giungere all’obiettivo principale della missione. Una volta raggiunto, infatti, rientreremo al campo base e otterremo le nostre ricompense.

Non solo fuoristrada

Expeditions: A MudRunner Game non è solo esplorazione, ma anche simulazione, pianificazione e gestione di team ed equipaggiamenti. Le attrezzature, infatti, svolgono un ruolo centrale nello sviluppo della missione, senza di esse sarebbe impossibile portare a termine ogni obiettivo.

I fuoristrada che abbiamo a disposizione sono dotati di differenti gadget che ci consentono di compiere ogni richiesta nel modo più efficace. Abbiamo, anzitutto, due equipaggiamenti grazie ai quali potremo renderci conto dell’ambiente che ci circonda, ponderando le nostre mosse: parliamo di ecoscandaglio e metal detector.

Il primo ci consente di verificare la profondità del terreno sotto il livello dell’acqua. Si tratta di uno strumento particolarmente utile, soprattutto quando a separarci dal nostro obiettivo troviamo proprio dell’acqua. Spesso, infatti, può sembrare di avere a che fare con un piccolo fiumiciattolo, mentre invece si tratta di una pozza molto più profonda. Grazie al gadget messo a disposizione, in un arco di quindici metri, avremo modo di capire all’istante se ci potremo addentrare oppure no.

Il metal detector, invece, con un raggio di 360° ci permette di analizzare il terreno sottostante verificando la presenza di metalli.

Tra gli strumenti più utili, però, troviamo certamente i cavi che ci consentono di ancorare il veicolo per superare una buona parte degli ostacoli. Avremo a disposizione sia àncore fisse – che possono essere collegate direttamente al terreno – sia mobili.

Ai nostri mezzi di trasporto si legano diversi gadget che permettono di sbizzarrirsi.
Oltre a farci supportare dal terreno stesso, avremo la possibilità di agganciare i cavi agli alberi, in modo da farci trainare su una salita troppo ripida. Il sistema di risalita del cavo, unito anche a una modifica della pressione delle gomme, ci consentirà di salire anche su terreni particolarmente impetuosi.

La gestione della pressione degli pneumatici, così come tutto il sistema di sterzo, è un importante aiuto che va studiato e usato con cognizione di causa. Sebbene diminuire la pressione per potersi aggrappare meglio ai terreni rocciosi sia necessario, è anche doveroso ristabilire i bar corretti una volta terminata l’impresa. Questo perché, se non adeguatamente settati, si rovineranno maggiormente durante il movimento.

Sempre all’interno degli equipaggiamenti veicolo troviamo il winch, ovvero un argano con venti metri di cavo in grado di trainare fino a sette tonnellate. Per scappare anche dalle situazioni più drastiche, è consigliato l’uso di un crick, dovesse mai capitare di incagliarci da qualche parte.

Al fine di sondare al meglio il terreno e capire quale sia il percorso migliore da affrontare, non mancano un binocolo e un drone, sfruttando il quale potremo volare sino a tre metri in altezza e cinquanta in direzione orizzontale. Insomma, due strumenti fondamentali per la nostra esplorazione.

Tutto parte da una buona pianificazione

La fase più importante di Expeditions: A MudRunner Game è sicuramente quella della preparazione e, quindi, della pianificazione.

Si tratta di un momento decisivo che può cambiare completamente le sorti della nostra avventura. Il tutto inizia dal campo base, all’interno del quale potremo dare forma alla nostra postazione decidendo come strutturare l’intero insediamento. Sarà importante fare attenzione ai moduli da installare al fine di prevedere tutto il necessario per la missione. Dovranno esserci sufficienti spazi di stoccaggio per attrezzature e risorse, senza dimenticarci dei nostri preziosi specialisti.

Il team scelto ci supporterà nella nostra spedizione, ma non lo farà di certo gratis. Dunque, è importante scegliere le persone giuste, ma è anche fondamentale bilanciare le nostre decisioni. Il gruppo a nostro supporto, che potrà essere composto da archeologi o geologi, ci darà dei bonus esplorativi, ma ci serviranno soldi per poterli ingaggiare.

L’unica certezza che sembra esserci è che le persone ingaggiate non influiscono sulla fisica del veicolo e sugli spostamenti, a differenza dei carichi. Un po’ come in Death Stranding, il tipo di carico influirà su valori come il peso, anche se per quanto visto in questa prova non sembra che sia importante la sua disposizione, a livello di bilanciamento o baricentro.

Per quello che abbiamo potuto vedere, non esiste un meteo dinamico, ma semplicemente una condizione iniziale che non muta nel corso della spedizione.

Naturalmente, la cosa più rilevante è la condizione del terreno che potrebbe cambiare le sorti della nostra consegna. Pertanto, è bene seguire tutti i consigli pre-missione e avvalersi di tutti gli strumenti possibili. Combinare la potenza dei veicoli, le loro peculiarità e i sistemi di equipaggiamento è fondamentale al fine di riuscire nei propri compiti, e in questo Expeditions ci ha già restituito delle buone sensazioni.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Formula che si rinnova in maniera piacevole

  • Fisica sempre accurata

  • Modello di gioco appagante

Contro

  • Filone narrativo poco chiaro

Commento

Expeditions: A MudRunner Game si presenta molto bene: la gestione del sistema di pianificazione ed esplorazione è senza dubbio appagante e non lascia fuori un modello con una fisica già consolidata. La scelta di rendere la fase di preparazione un punto determinante rende l’intero sistema bilanciato e soddisfacente, per quanto visto fino a ora. Inoltre, i terreni sono ben costruiti e ricchi di imprevisti, oltre che di misteri e scenari piacevoli da osservare. Qualche punto poco chiaro resta quello dedicato al filone narrativo, che non sembra affatto coinvolgere davvero. Interessante anche la scelta di poter reclutare e coinvolgere un proprio team, che rende la missione più completa. Non vogliamo sbilanciarci ancora troppo sui biomi, i veicoli o le prestazioni, in quanto non abbiamo potuto provare la versione definitiva e ci saranno sicuramente ancora delle modifiche prima del lancio: le premesse, in ogni caso, sembrano essere ottime e siamo molto curiosi di metterci al volante nel gioco completo.
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