Anteprima

Project Trico

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a cura di Krauron

Nelle diatribe più o meno sensate che si dipanano attorno a tematiche videoludiche, esistono momenti di sospensione nei quali l’oggettività viene prima di ogni parere personale. E’ il caso di piccoli gioielli di tecnologia che splendono in un firmamento troppo caratterizzato da stereotipi affermati e discutibili tendenze. Tra i vari (e sporadici) esempi, vanno annoverati Ico e il suo sequel (o prequel?) Shadow of the Colossus. Due titoli difficilmente etichettabili come giochi, delle vere poesie in movimento che hanno toccato le corde più sensibili del nostro animo, proiettandoci in una fantastica dimensione onirica. Era dunque inevitabile attendere un lavoro in HD del Team Ico, che in verità ha sempre aleggiato nell’aria da tempi immemori. Dal momento di un annuncio ufficiale, la situazione è diventata ancor più febbrile, con speculazioni, voci di corridoio e indiscrezioni.Solo di recente, la software house si è maggiormente sbilanciata presentando finalmente delle informazioni concrete, che noi di Spaziogames non potevamo non presentarvi. Ecco tutto quello che (almeno per ora) c’è da sapere sul gioco.

Ancora magiaUna delle prime immagini rilasciate, rappresentava una grossa catena fissata con un gancio in una sorta di pozzo. Il video introduttivo presentato per chiarire alcuni aspetti di Project Trico, parte proprio da questo particolare a cui sembra essere collegata un’immonda bestia. All’inizio si percepiscono però solo due inquietanti occhi ed una poderosa zampa, ma che cosa si nasconderà oltre i limiti del nostro campo visivo? Per adesso non possono essere fatte altro che ipotesi e subito alla mente ritornano i giganteschi nemici di Shadow of the Colossus, anche perché l’uso di particolari espedienti come l’ombra e la totale assenza di rumori di sottofondo portano ad osservare questa strana presenza con un occhio di timore. Nemmeno il tempo di prendere consapevolezza di ciò che sta accadendo, ed ecco i ritmi si velocizzeranno, con l’inquadratura che si poserà su un bambino olivastro impegnato a fuggire dalla stessa bestia di cui sopra. Proprio quest’ultimo nella sua imperiosa fuga travolgerà un soldato che sembra composto di argilla, fino a giungere a ridosso di un burrone ed apparire in tutta la sua possanza. In realtà le sue reali fattezze rincuoreranno i più timorosi, grazie ad un aspetto visivo che ricorda una sorta di gigantesco cucciolo di grifone. Lo stesso fanciullo incontrato in precedenza, dopo un attimo di smarrimento, sembrerà acquietare le proprie paure montando sul dorso del tenero animale. Da questo momento in poi prenderà il via una sinfonia estremamente rilassante, mentre lo sguardo della regia si sposterà sul panorama circostante, composto da una monumentale quanto arcaica città. Il video introduttivo prosegue mostrando i maggiori momenti empatici tra il presunto protagonista e il suo animalesco compagno, con particolare attenzione a quelli che potrebbero risultare elementi chiave di gameplay come ad esempio il raggiungimento di particolari alture inaccessibili a qualunque umano, quali ad esempio una sorta di sorgente naturale, quasi come se si volessero rievocare gli antichi splendori naturali ammirati nelle precedenti produzioni. In una parola: evocativo. Queste sono le impressioni iniziali di quello che si annuncia come un progetto interessante sotto ogni punto di vista e mantenuto ancora nel più stretto riserbo nonostante lo sviluppo sia in fase più avanzata di quanto si potrebbe pensare.

La concretezza del progettoVisto sotto un’altra ottica, diciamo più “curiosa”, si evincono particolari interessanti che permettono di azzardare qualche ipotesi in relazione al concept che permea questa produzione fin da adesso. In primis ciò che colpisce maggiormente è lo stile grafico: tutto sembra ricordare molto da vicino ICO e SOTC, con un uso di ombreggiature ed effetti di rifrazione della luce geniale, cui si aggiungeranno colori caldi e suggestivi. Non solo, le stesse ambientazioni sembra che riprenderanno di peso dai due titoli succitati, trasmettendo quella classica sensazione di avere a che fare con distese incontaminate e resti archeologici. Questo fattore sarà strettamente correlato ad un altro punto saldo, su cui ci soffermeremo solo in maniera superficiale almeno fino a che non vi saranno ulteriori conferme in merito: la solitudine. Nella sequenza di paesaggio mostrata nel filmato rilasciato, tutto attorno c’era il totale silenzio. Senza considerare che l’unica presenza fisica di rilievo oltre a noi era quella sorta di statua vivente di terracotta, che probabilmente rappresenterà una delle probabili tipologie di nemici con cui avremmo a che fare. Sembra infatti che si sia capovolta la situazione di SOTC: se nello scorso episodio c’era la problematica di dover affrontare dei giganti, ora forse la situazione è rovesciata. Un piccolo indizio lo si può intuire quando in una scena si nota il nostro cucciolo troppo cresciuto ricoperto da quelle che hanno tutta l’aria di sembrare delle vere e proprie frecce. Elemento cui invece è possibile fondare altre ipotesi è il centro focale della sceneggiatura, che sembra concentrarsi parecchio sul rapporto tra il giovane ragazzo e il suo fido animale. In fondo, questo “gioco delle coppie” non è una novità per il Team ICO. Lo ha sempre fatto, basti pensare al ruolo di primaria importanza rivestito dal cavallo Argo e in misura maggiore da Yorda. Ora però, forse a differenza del passato, sarà proprio questa dolce bestia a guidarci nel nostro viaggio, portandoci probabilmente tra i cieli tersi (in fondo, è pur sempre dotato di un paio di ali) oppure negli abissi marini, come già mostrato di recente. Sarà interessante valutare il metodo di combattimento adottato (qualora ce ne fosse), il sistema di controllo e altri fattori tecnici. Ma solo tecnici. Perché quelli poetici sono già confermati e fin da ora ci soddisfano pienamente.Manca ancora molto ad un annuncio ufficiale relativamente a ciò che costituirà la struttura definitiva, così come ancora molte appaiono le domande relativamente alla trama, tuttavia nei prossimi mesi saranno rilasciate nuove informazioni e siamo certi che presto il progetto assumerà connotati ben più consistenti.

Non c’è due senza tre verrebbe da dire e questo misterioso Project Trico sembra fin da subito avere le giuste carte per emozionare come solo questi sviluppatori hanno saputo fare. Una manciata di minuti di trailer ed è subito pelle d’oca al solo ammirare quanta poesia trasudi da questo progetto, insieme ad un forte desiderio di avere tra le mani qualcosa di più tangibile. In un panorama fin troppo ricco di elementi ripetitivi e commerciali, è bello poter confidare nella abilità di questi ragazzi capitanati da quel genio di Fumito Ueda. Se amate il vero divertimento e siete pronti a lasciarvi coinvolgere in un’avventura di alto livello seguite con attenzione questo gioco, potreste sognare ad occhi aperti ancora una volta e soprattutto vivere un’esperienza ludica di alto livello. Restate sintonizzati per tutti i futuri aggiornamenti.

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