Anteprima

Project CARS

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a cura di Hybr1d

La GamesCom 2014 è stata l’occasione per mettere la mani per la seconda volta sul nuovo titolo automobilistico sviluppato da Slightly Mad Studios, software house famosa per la serie GT e più recentemente per i due capitoli della serie Need For Speed: Shift. Il loro nuovo lavoro, però, si discosta parecchio dai precedenti, non tanto dal punto di vista del titolo in sé, quanto piuttosto dell’atipica metodologia di sviluppo che ha visto coinvolti nel progetto una community di appassionati che ha dato feedback, idee e suggerimenti costanti agli sviluppatori per buona parte del tempo necessario alla genesi del titolo. Fin dalla pubblicazione dei primi trailer, Project CARS ha attratto l’attenzione degli appassionati grazie a macchine riprodotte in maniera certosina, all’altissimo livello di dettaglio grafico e a un’effettistica di primissimo piano. Ma è tutto oro quel che luccica?
C.A.R.S.
Come dice il titolo, Project CARS, più che un gioco, è un vero e proprio progetto di ampio respiro che ha coinvolto da una parte gli sviluppatori e dall’altra una folta community di appassionati. Più precisamente C.A.R.S. è un acronimo che sta ad indicare “Community Assisted Racing Simulator”, dove per appoggio della community non si intendono solamente i feedback, ma anche un diretto aiuto finanziario. L’utilizzo della piattaforma World Mass Development permette a chi fosse interessato di finanziare direttamente il titolo, ma, a differenza della ben più famosa piattaforma di crowdfunding Kickstarter, una volta che il gioco verrà messo in vendita ben il 70% dei guadagni verranno ridistribuiti ai finanziatori. Per sapere se è stato un investimento azzardato o se ci hanno visto giusto dovremo aspettare il prossimo 12 novembre, giorno in cui il titolo raggiungerà i negozi nella sua versione PlayStation 4, Xbox One e PC, in attesa di quella Wii U programmata per l’inizio del prossimo anno. 
Durante l’incontro a porte chiuse a cui abbiamo assistito presso lo stand di Namco Bandai abbiamo avuto maggiori informazioni sulla struttura del gioco, che a differenza dei competitor non obbligherà il giocatore a una progressione guidata con vetture da sbloccare e acquistare in maniera predeterminata, ma permetterà di mettersi al volante di una macchina a scelta tra tutte quelle disponibili nel gioco fin da subito. Questo toglie l’obbligo di cimentarsi in noiose sessioni iniziali alla guida di utilitarie e cassonetti motorizzati, calando subito il giocatore nel vivo dell’azione.
Feedback positivo
L’obiettivo del team è quello di offrire una simulazione di guida rigorosa, circuiti reali e macchine divertenti da guidare, e per riuscirci era necessario mettersi a lavorare a stretto contatto con piloti e produttori. Tra i nomi che abbiamo catturato durante la presentazione figurano quello di Nicolas Hamilton, pilota e fratello del famoso Lewis, e Ben Collins, ex Stig di Top Gear. Durante la prova abbiamo avuto la possibilità di guidare un piccola e maneggevole Formula Rookie sull’asfalto del circuito tedesco di Hockenheim per due giri, saggiando il modello di guida, il comparto tecnico e i cambiamenti meteorologici. La presenza del meteo dinamico e del ciclo giorno/notte permetterà di correre gare di endurance come la 24 Ore di LeMans in tempo reale, simulando in pista lo stesso orario e lo stesso meteo presente sul tracciato della cittadina francese mentre si sta disputando la gara reale. Prestando un occhio al cielo, potremo decidere se rientrare ai box per il cambio gomme o continuare con quelle già montate, azzardando una strategia piuttosto che un’altra in base a quanto ci sembra plausibile l’arrivo della pioggia. Avremo ovviamente dei consigli e il costante collegamento con i meccanici al muretto, che comunicheranno con noi tramite frasi brevi e coincise che, nella versione PS4 del titolo da noi provata, arrivano direttamente dallo speaker posto sul gamepad. Con l’impossibilità di modificare le impostazioni, ci siamo cimentati in una gara volta perlopiù a far saggiare ai giornalisti il modello di guida del titolo e a dar sfoggio di un comparto grafico molto curato e dettagliato. Parlando di gameplay e tenendo in debita considerazione che abbiamo appena scalfito la superficie del prodotto e corso solamente con un unico modello di vettura, ci sentiamo di confermare la presenza di un modello di guida impegnativo, ma non eccessivamente punitivo. Dosare freno e acceleratore con cautela in curva è necessario per non finire fuori traiettoria o cadere vittima di rovinosi testacoda, richiedendo una certa dose di pratica e pazienza per padroneggiare al meglio le vetture. Sul fronte telecamere, oltre alle varie visuali esterne, sono disponibili quella in soggettiva e quella all’interno del casco, che modifica sostanzialmente il comparto sonoro attutendo il rombo del motore per un’esperienza secondo noi ancor più coinvolgente. Oltre che uscire su tutte le piattaforme, Project CARS sarà anche completamente compatibile con Oculus Rift, che permette di guardarsi attorno dall’interno dell’abitacolo in maniera più immediata e realistica muovendo la testa. Tecnicamente però questa scelta ci è sembrata la più claudicante e faticosa da sopportare per lunghe sessioni di gioco, a causa di una risoluzione non del tutto ottimale e di una palette cromatica cangiante che affatica l’occhio troppo in fretta. Graficamente la versione di riferimento rimane quella PC, che al lancio usufruirà anche della risoluzione in 4K.

– Modello di guida interessante

– Tecnicamente molto valido

– Presenza del ciclo giorno/notte e del meteo dinamico

L’interessante lavoro dei ragazzi di Slightly Mad Studios è oramai in dirittura d’arrivo e solo il prossimo novembre potremo trarre le conclusioni definitive su di un titolo che, al di là della genesi molto particolare, ha suscitato il nostro interesse fin dalle prime battute. Project CARS ha un gameplay valido ed esigente, un comparto grafico di primissimo livello e una struttura di gioco accattivante, tutti elementi che non vediamo l’ora di testare più approfonditamente.

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