Anteprima

Marvel vs Capcom: Infinite

Avatar

a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Durante il segmento dedicato a Marvel vs Capcom: Infinite nel media briefing di Sony dell’E3 2017, dopo lo spettacolare trailer è stata annunciata la possibilità, fin da subito, di provare una breve demo incentrata sulla storyline principale del picchiaduro in uscita il 19 settembre. Tra una conferenza e l’altra ho scaricato la demo dal PlayStation Store, giocandola un paio di volte per carpire i primi segreti di questo nuovo episodio. Va detto, per prima cosa, che la demo è molto breve, ma nonostante ciò offre già qualche dettaglio degno di nota.

Age of UltronPartiamo intanto dal pretesto narrativo che vede gli eroi delle due scuderie allearsi per darne di santa ragione ad altrettanti cattivi, oppure a darsele tra di loro, che già che ci sono. Gli eroi di entrambi gli universi dovranno fermare il temibile Ultron Sigma – forma combinata dei due diabolici androidi Ultron e Sigma – che minaccia gli universi Marvel e Capcom, recentemente uniti in un unico mondo. Lo scopo del villain è annientare la vita organica nell’universo, considerata troppo debole ed inadatta alla sopravvivenza.Nella demo in particolare il centro della vicenda è Asgard, la patria di Thor, il Dio del Tuono della Marvel. Ultron sta infatti convertendo gli asgardiani facendoli diventare degli automi al suo servizio. Attraverso i pochi incontri disponibili abbiamo la possibilità di affrontare i cloni di Ultron ed i suddetti asgardiani, fino a batterci con Ultron Sigma stesso, prima che la demo finisca. La difficoltà è prevedibilmente bassissima, mentre lo scontro finale di questo scampolo di gioco è letteralmente impossibile da vincere. Non parlo del fatto che è molto difficile, ma che non sia previsto proprio che il giocatore vinca.Ultron Sigma para ogni attacco e, nel caso si riuscisse ad infilare qualche colpo per sbaglio, l’indicatore dell’energia vitale si abbassa di qualche pixel, al massimo. Il nemico, invece, inanella delle combo devastanti in grado di togliere anche un quarto di energia. Mi auguro che questa sequenza non si ripeta anche nel gioco completo, perché non è esattamente una buona idea. Tanto vale, a questo punto, inserire una cutscene al termine del combattimento in cui Ultron Sigma sconfigge i nostri eroi (se proprio in quel momento devono essere sconfitti), cosa che per altro accade comunque.Escludendo questo piccolo dettaglio, sono perplesso anche dalla qualità della narrazione. Non mi aspetto di emozionarmi chissà quanto di fronte ad un picchiaduro, ma con i due Injustice si è dimostrato ampiamente che, volendo, è possibile inserire una sceneggiatura degna in titolo del genere. I dialoghi, per ciò che ho potuto vedere, sono per la maggior parte dozzinali, dove ogni tanto c’è un divertente spunto nella fusione di personaggi così distanti, come Dante che presta le sue pistole a Rocket Raccoon. Senza voler dare un giudizio definitivo, l’impressione è che la storia non sia il motore trainante di Marvel vs Capcom: Infinite. Vecchie e nuove facceQuasi tutti i lottatori presenti nella demo sono vecchie conoscenze dei fan del franchise. Tra le new entry c’è Captain Marvel, nella versione moderna rappresentata da Carol Denvers, ben riuscita generalmente per quanto riguarda l’impatto estetico. A questo proposito devo ammettere che non ho particolarmente gradito l’abbandono dello stile a fumetti del precedente capitolo. Abbracciare il maggior realismo (posto che si tratta pur sempre di personaggi dalle fisicità più disparate) porta a galla alcuni difetti non indifferenti purtroppo, in particolar modo durante le cutscene. I modelli dei personaggi non sono sempre ben definiti e curati, in generale, e le animazioni sono legnose e poco accattivanti. Tra i tanti Captain America sembra un soldatino di legno, anche per via di proporzioni fisiche nel suo modello un po’ discutibili.Spiace notare inoltre che, per gli eroi che abbiamo visto, nel combattimento si siano mantenute per la quasi totalità le animazioni dell’episodio precedente. Le mosse, a questo proposito, sono rimaste quasi le stesse per ogni personaggio, così come l’ossatura del combat system che guadagna alcune novità. Attraverso la pressione continuata dell’attacco leggero viene innescata infatti una combo completa, con tanto di lancio in aria e conseguente atterraggio con attacco. Rimane comunque la possibilità di inserire gli altri attacchi nelle combo, creandone di più complicate ed efficaci sicuramente, ma quella automatica mi è sembrata fin troppo forte per la facilità d’utilizzo ed incline a semplificare eccessivamente il sistema per interno. La speranza è che, nella build finale, possa essere disattivata questa funzione.Oltre a questo fanno il loro ingresso le Gemme dell’Infinito, direttamente dall’ecosistema Marvel. Si tratta di un potenziamento statico che fornisce una mossa con il dorsale sinistro, mentre con entrambi i dorsali si scatena tutto il potenziale (al riempimento della proverbiale barra), per un periodo. I personaggi presenti nello scampolo di storia avevano due tipi di gemme: quella del Potere e del Tempo. La prima genera scatena un colpo che può essere inserito nelle combo, oppure potenzia gli attacchi per un periodo di tempo; quella del Tempo permette di schivare e riposizionarsi dietro all’avversario, oppure di velocizzare i movimenti del combattente fino all’esaurimento della barra relativa.

– Tanti personaggi, come sempre

– Spettacolarità delle mosse

Questo assaggio di Marvel vs Capcom: Infinite mi ha lasciato con qualche perplessità. Il nuovo stile grafico va assimilato, e la realizzazione tecnica non mi ha convinto moltissimo. Ovviamente è insensato trarre un qualsiasi tipo di giudizio, perché in fondo l’impatto generale è stato positivo. La commistione dei personaggio e l’effetto scenico generale comunque ci sono, nell’attesa di sapere altro sulla build finale.