Questo è un periodo dove le icone videoludiche perdono saldezza e fermezza in termini di esclusività. A causa di un dio denaro sempre più tentatore per le software house, rimangono purtroppo pochi punti fermi, sinonimi di riconoscibilità ed orgoglio per le rispettive console. Playstation 3 si sta preparando a chiuder la propria carriera col botto: quest’anno infatti, alcuni dei titoli in uscita faranno fare un ulteriore salto di qualità alla piattaforma Sony che, un po’ come insegna la storia, al termine del suo ciclo vita sfornerà quelli che saranno con tutta probabilità i titoli migliori della generazione attuale.
Un pizzico di varietà in piùLa nostra prova inizia con il protagonista incatenato al cospetto di una delle tre furie, Megera. Purtroppo per lei, quattro catene non basteranno a trattenere il dio della Guerra che, una volta liberatosi grazie ad i suoi soliti modi gentili, si lancerà all’inseguimento della stessa. Il teatro di questo scorcio di gioco è la prigione dei dannati, struttura costruita sopra il corpo (all’apparenza pietrificato) di un gigante Centimane chiamato Briareo, un tempo alleato di Zeus ed ora sottomesso al suo potere. La prima cosa che balza all’occhio è la familiarità con la quale God of War: Ascension mette a proprio agio il giocatore: se avete giocato i capitoli precedenti ritroverete tutti i comandi al proprio posto, tant’è che vi sembrerà di non aver mai smesso i panni di Kratos.

Invecchiare… Lo stai facendo nel modo giusto!Sì, perché i ragazzi dei Santa Monica Studio sanno benissimo come sfruttare l’hardware della Playstation 3, l’ammiraglia Sony per loro non ha più segreti e i risultati sono a dir poco stupefacenti. Kratos appare più in forma che mai. Il modello poligonale del protagonista è splendido e si sporca di sangue ad ogni colpo subito in maniera credibile. Di sicuro effetto anche i nemici, soprattutto quelli principali e di grossa taglia, con un’ottima caratterizzazione generale; violente e spettacolari le sequenze finali dei duelli (particolare lode va alla scena splatter del ciclope). Le ambientazioni sono enormi, il livello di definizione delle texture è ai massimi livelli per una produzione console, e il tutto gira sorretto da un engine che assicura sequenze fluide e spettacolari. Il comparto audio, invece, nonostante musiche epiche ed evocative che incalzano sui ritmi delle varie battaglie, passa quasi in secondo piano nelle, seppur corte, fasi esplorative del gioco, quasi fosse assente. A contorno di tutto ciò, vi è comunque un buon doppiaggio italiano (sembrerebbe anche per gli npc) accompagnato da un sincro del labiale quasi perfetto. Finalmente curato anche l’aspetto dei QTE, sempre un po’ sottotono e grezzo nei vecchi episodi, ora stilizzato e graficamente più intuitivo rispetto al passato; purtroppo, ci spiace che la stessa dedizione non sia stata riposta anche nei menù del gioco, troppo scarni e non al livello generale della produzione.
– Graficamente superbo
– Varietà d’azione
– Kratos, what else?!
Con tutta probabilità, God of War: Ascension sarà un capolavoro. Usciamo da questa demo sicuramente vogliosi di gustare quello che sarà l’atto finale di Kratos su PS3. Ci troviamo di fronte a un gioco tecnicamente mostruoso, basato su di un gameplay solido, per l’occasione rinnovato e reso più vario, spinto da una storyline per lo meno interessante ed espanso con un’inedita modalità multiplayer. Se il livello della qualità rimarrà così alto per tutta la produzione e la campagna in singolo sarà dinamica e imprevedibile come questo assaggio di avventura, siamo sicuri che non potremo che rimpiangere l’addio (o, chissà, l’arrivederci) del Fantasma di Sparta.