Recensione

Worms Ultimate Mayhem

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a cura di U MastrU

Sono ormai anni che i Team17 ci deliziano con la pluridecennale serie di Worms. Follia, umorismo, divertimento, da soli e soprattutto con gli amici, sono da sempre i cavalli di battaglia di questo brand che nel corso degli anni e soprattutto a causa delle sue iterazioni in 3D ha però perso sicuramente buona parte del suo smalto. Anziché tentare una rischiosa marcia indietro verso i ridenti lidi delle due dimensioni gli sviluppatori hanno optato per una altrettanto rischiosa compilation: riproporre Worms 3D e Worms 4 Mayhem in un unico pacchetto per PC, PSN e XBLA (versione da noi provata). Per chi non conoscesse la serie, ecco un breve “riassunto delle puntate precedenti”: in Worms sarete chiamati a guidare allo sterminio del team avversario un squadra di vermi armati fino ai denti alternandovi in una struttura a turni. Il tempo a vostra disposizione per effettuare un attacco è limitato e nei pochi secondi disponibili dovrete fare affidamento alla strategia e all’abilità nell’uso delle più svariate tipologie d’arma, per infliggere danni al nemico e ripiegare su una posizione difensiva. L’influenza del vento imperversa sulle mappe e agisce sulla balistica di alcune armi, l’onnipresenza dell’elemento acquatico, fatale per il malcapitato anellide che ci finisse dentro, nonché la distruttibilità completa dello scenario, complicano ulteriormente le variabili da tenere in considerazione durante ogni partita. Vediamo se il tentativo dei Team17 di rendere una formula datata ancora appetibile può dirsi riuscito.

Il potere della sintesiPrima le buone notizie. Worms Ultimate Mayhem trabocca di contenuti, vista e considerata la sua natura di titolo scaricabile. Essendo una compilation (tutti i contenuti sono accessibili da un singolo menu, non temete) viene fuori precisamente qui. Avrete infatti a disposizione non solo un basilare tutorial introduttivo ma le campagne di Worms 3D e di Worms 4: lo sblocco delle missioni della prima sarà progressivo e legato ai vostri progressi nella seconda. Vale la pena spendere qualche parola sulle due campagne. Quella di Worms Mayhem appare più organica e sembra mirare più in alto. Offre infatti quello che è un abbozzo di trama. Non aspettativi però qualcosa oltre un pretesto per far fuori orde di vermi provocandovi saltuariamente un sorriso per l’umorismo che permea i dialoghi e le situazioni. Se, inoltre, dal punto di vista della varietà dei compiti che sarete chiamati a svolgere, non si può non riconoscere come si sia compiuto uno sforzo per non ridurre il tutto ad un continuo uccidere squadre di invertebrati, dall’altro canto è vero che lo sforzo di dare una qualche coerenza narrativa al tutto abbia costretto gli sviluppatori a tarpare le ali della propria fantasia.La struttura della campagna si articola in capitoli ambientati in una manciata di location (far west, medioevo per citarne due) che messa a paragone con la assolutamente folle e disarticolata campagna di Worms 3D salta subito all’occhio per mancanza di ispirazione e capacità di sorprendere e strappare un sorriso. Quest’ultima è senza dubbio quella più riuscita. Verrete trasportati in modo sorprendentemente arbitrario e piacevolissimo dal regno degli inferi, ad una cucina a grandezza naturale e così per tutte le 35 missioni, al fine di portare a termine compiti assolutamente ridicoli e strampalati. Ricompare inoltre l’editor di squadre che permette una completa personalizzazione del proprio team (inclusa la possibilità di creare un’arma caratteristica della vostra squadra), nonché dei suoi componenti, anch’essi completamente customizzabili. Veniamo quindi agli abbondanti extra. Essi, acquistabili in un apposito negozio, includono, oltre ad una generosa quantità di accessori e capi d’abbigliamento per i vostri vermi, set di espressioni vocali, lapidi, stili di gioco, cioè combinazioni di armi disponibili e caratteristiche della partita per il multiplayer, mappe per quest’ultimo e altre diavolerie del genere. Il tutto al prezzo di una manciata delle monete che guadagnerete completando le missioni oppure le sfide tematiche che il titolo propone. Veniamo a queste ultime. Anche questa volta, la modalità è trasposta da entrambi i titoli. Queste sfide propongono al giocatore di completare dei compiti che richiedono il sapiente utilizzo di una particolare arma o strumento (jet-pack, paracadute) nel minor tempo possibile. Nessuna di quelle proposte fa gridare al miracolo ma nel complesso fanno il loro dovere di diversivo dalle missioni e hanno comunque il merito di far impratichire con gli strumenti di morte a disposizione. In aggiunta a tutto ciò è naturalmente possibile avviare una partita direttamente dal menu principale senza preoccuparsi di nulla se non del numero di amici con cui giocare.

Eccoci al punto che aspettavate: il multiplayer. Paradossalmente, c’è davvero poco da dire in proposito. Salvo l’elencare l’abbondanza della carne al fuoco per quello che è storicamente il fulcro dell’esperienza, a cui tutta l’esperienza maturata in singleplayer fa capo. Fino a quattro giocatori sia online che offline si possono affrontare su mappe predefinite (pochine e non entusiasmanti) e infinite mappe generate casualmente (nel caso ve ne piacesse una è possibile salvarla). La possibilità di disputare partite veloci, classificate, o personalizzate (nelle quali sceglierete le varianti della partita) costituisce l’ossatura del comparto multigiocatore del titolo. Si potrebbe dire che gli sviluppatori hanno pensato ad uno stratagemma per rendere ancora più rocambolesche e imprevedibili le partite in locale come la slot vermachine: una vera slot machine che aggiunge modificatori alle meccaniche di gioco dalle conseguenze abbastanza pesanti sul gameplay; gravità diminuita o danni delle armi esplosive doppie, per fare due esempi. Si potrebbe anche elogiare la diversificazione delle modalità di gioco: in tutto cinque. Nulla però sembra più importante nel sottolineare il divertimento che questo titolo è in grado di portare a quattro amici (specialmente se seduti sullo stesso divano), in particolar modo se devono passarsi il pad (sì! Si gioca in multiplayer anche con un solo pad). Una volta presa confidenza col gioco, cosa in verità più difficile di quanto non fosse in due dimensioni, anche i più restii si lasceranno coinvolgere dallo spirito ilare del titolo che, nonostante la struttura a turni, riesce a coinvolgere e a divertire.

Un assemblaggio frettolosoAl contrario di quanto l’esposizione ha fin qui lasciato intendere, i difetti non mancano. L’impressione generale che si ricava da Worms Ultimate Mayhem è quella che il prodotto sai stato confezionato di fretta, senza fare attenzione alle inevitabili sbavature. I tempi di caricamento, innanzi tutto. Quaranta secondi per caricare una partita sono davvero troppi. Non rovinano l’esperienza, ma si impegnano con tutti i mezzi per riuscirci. L’IA: è, se vogliamo, un difetto minore, visto e considerato che Worms è un titolo pensato per il multiplayer, ma il movimento dei vermi sul campo di battaglia lascia spesso a desiderare: tendono a rimanere sul posto, salvo poi trovare traiettorie paraboliche da brivido. Bug del sistema di puntamento. Non è affatto piacevole, durante una delle sfide di cui sopra, che il fucile con cui dovreste sparare, entrati in modalità in prima persona per mirare, impazzisca, facendovi vorticare su voi stessi a folle velocità, rendendo inutile qualsiasi reazione non lasciandovi altro che riavviare la sfida ormai andata in malora. Il ripetersi di questo errore anche durante le partite rende la faccenda ancora più sgradevole.La telecamera segue l’azione in modo mediocre occludendovi la vista di parti importanti dello scenario, svincolandosi dal vostro controllo in seguito ad un attacco. La pure encomiabile idea di una proiettile cam” è davvero mal realizzata. I controlli, sopratutto in fase di mira in prima persona non sono sensibili a sufficienza, nè è conprensibile come i mirini delle armi, che pure richiedono precisione per essere efficaci, non siano stati ridisegnati, rimanendo invece ardui da far collimare col bersaglio.Una veste grafica ormai obsoleta (difetto trascurabile solo nella misura in cui il look cartoonesco convinca a sufficienza) con textures sgranate, textures piatte e generalmente poco ispirate, pochi, pochissimi poligoni, effettistica povera, aliasing onnipresente rivelano, in aggiunta ai difetti di cui sopra, che questo non è niente più di un pigro porting, che conserva quanto di buono c’era nei predecessori senza alcuna aspirazione ad arricchire una minestra che è forse stata scaldata troppe volte. Non si può fare altro che consigliare l’acquisto a chi non possieda già Worms 3D e Worms 4 e sia disposto a fare i conti con una formula di gioco sicuramente efficace, ma altrettanto sicuramente stanca e bisognosa di rinnovamento e che non meritava una trasposizione così poco attenta. Chi saprà accettare i limiti sia della formula sia del prodotto che si troverà tra le mani (o meglio sull’hard disk) un prodotto senza dubbio capace di regalare svariate ore di divertimento, da soli e in compagnia, nonché qualche risata (basta ascoltare o vedere muoversi uno degli anellidi protagonisti perché scappi un sorriso).

– Buona longevità

– Multiplayer ottimo

– Molti sbloccabili

– L’umorismo tipico della serie

– Telecamera a tratti imbarazzante

– Tecnicamente datato

– Formula non più fresca

– Qualche bug

– Confezionato frettolosamente

6.7

Un vero peccato che un brand come quello di Worms, a cui tanti giocatori di vecchia data sono affezionati, stia progressivamente perdendo il suo appeal. Il valore della proposta di Worms Ultimate Mayhem non è affatto modesta, ma le sua capacità di risollevare e ridare nuova vità alla serie, ahinoi sì! Un collage di due vecchi titoli della serie non basta per convincere davvero che una formula vecchia più di un lustro sia ancora attuale, sopratutto se il prodotto non è nemmeno confezionato a regola d’arte.

Voto Recensione di Worms Ultimate Mayhem - Recensione


6.7