Anteprima

Wild Earth: African Safari

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a cura di AP

Nintendo è stata considerata (spesso senza validi motivi) come una delle software house che ha prodotto più giochi destinati ad un target giovane. Che poi i bambini in questione abbiano venti o trent’anni e che alcuni di questi titoli siano considerati dei capolavori indiscussi del panorama videoludico, poco importa, ma lo stile grafico adottato per produrre moltissimi di questi suoi gioielli ha beneficiato in numerose occasioni di un tratto assolutamente non realistico e anzi molto simile ai cartoni animati. Ora che Wii ha invaso milioni di case però, i “veri” giochi per bambini sono davvero tra noi e Wild Earth: African Safari è sicuramente uno di questi.

Imparare divertendosiQuello che il prodotto Majesco prova a trasportare su schermo è un’avventura ambientata nell’affascinante ambiente africano, popolato da una fauna delle più variegate ed affascinanti. Un po’ come accadeva in Endless Ocean, durante i nostri safari dovremo dare la caccia agli esseri viventi del luogo attraverso la non violenta tecnica della fotografia. Lo stile di gioco può ricordare un classico sparatutto in prima persona, dove però i vostri colpi saranno sostituiti da degli scatti sempre pronti ad immortalare un soggetto o una particolare situazione. I vostri movimenti comunque saranno molto simili a quelli di un classico FPS e non mancheranno nemmeno zone segrete da esplorare e dove potrete assistere a scene particolari di vita quotidiana in questo misterioso continente. Una volta arrivati in prossimità dell’animale potrete avvicinarvi, usare i tasti + o – del Wii Remote per attivare lo zoom della vostra macchina fotografica e immortalare il soggetto scelto. Il sistema di punteggio del gioco terrà conto del vostro operato in base alla distanza del soggetto, a eventuali altri esemplari nello scatto o eventualmente immortalando una battuta di caccia per dei leoni o una migrazione in gruppo di un branco di elefanti, fino all’allevamento di una piccola giraffa. Per evitare di mettere a schermo alcune scene più crude a cui si può assistere in un territorio così selvaggio, Majesco ha scelto di edulcorare un po’ i contenuti di alcune attività degli animali più feroci per evitare di impressionare il pubblico a cui il titolo è indirizzato. Per muovervi lungo il territorio alla ricerca di animali da immortalare potrete muovervi per mezzo di un fuoristrada da direzionare attraverso la leva analogica del Nunchuk. In questa sessione potrete sfidare altri tre vostri amici attraverso una gara a punteggio che valuterà le fotografie che scatterete. Il giocatore non attraverserà mai zone di pericolo e nessun animale vi attaccherà mantenendo quindi il ritmo di gioco sempre tranquillo e rilassato.Durante l’esperienza in singolo, saranno presenti degli esperti che vi guideranno nelle vostre scorribande in cerca di una particolare foto, facendovi anche determinate richieste su animali o paesaggi. La loro presenza fornirà spesso preziose informazioni sulla fauna e vi ritroverete a imparare abitudini e stili di vita che vengono raccontati e descritti solo nei documentari. Questa caratteristica diventa molto significativa pensando all’uso educativo di cui potrebbe usufruire un bambino giocando ed imparando allo stesso tempo.Nel caso poi voleste prendere una pausa dall’avventura principale, potrete affrontare undici minigiochi diversi: potrete esibirvi in una caccia alla talpa (userete il classico martello per colpire gli animali che usciranno dalle buche), oppure “pilotando” un avvoltoio facendolo passare attraverso degli anelli sparsi per il cielo o ancora, comandare un elefante e usare la proboscide per lavare gli altri animali.Il più evidente problema di Wild Earth: African Safari è una grafica decisamente non al passo con i tempi. Sul versante tecnico si nota per ora un lavoro molto grossolano e approssimativo che nonostante il target, risulta assolutamente non idoneo al Wii. Guardando le texture si ha l’impressione di aver fatto un salto nel passato poiché queste hanno una risoluzione particolarmente bassa e sgranata. Anche i modelli poligonali degli animali, seppur risultino migliori, non si possono definire lo stato dell’arte e in un gioco che fa delle foto il suo punto forte, questa non è proprio una bella notizia. Gli effetti sonori risultano più curati con alcuni versi degli animali veramente convincenti. L’imminente pubblicazione sul suolo a stelle e strisce non lascia molta speranza per eventuali miglioramenti alla cosmesi di un titolo che avrebbe sicuramente meritato di più e che invece sembra essere stato fatto più per seguire la console del momento senza però preoccuparsi di sfruttarla a dovere.

Considerazioni finaliQuello che offre Wild Earth: African Safari sembra un gioco molto simile all’amato (oppure odiato?) Endless Ocean. Nonostante delle caratteristiche che potrebbero richiamare un pubblico piuttosto giovane, un comparto grafico sotto tono e un’impostazione di gioco pacata e rilassata, difficilmente potrebbe invogliare acquirenti più navigati. Se avete bambini o siete anche minimamente interessati a questo particolare titolo, rimanete in ascolto per decidere se sarà il caso o meno di affrontare questo controverso safari, in attesa della versione europea del gioco..