Anteprima

Warriors: Legends of Troy

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a cura di Star Platinum

Spesso si tende a sottovalutare l’importanza del contesto narrativo creato per accompagnare il giocatore all’interno di un’avventura e ciò emerge in maniera evidente quando ci si ritrova di fronte a produzioni che, già in partenza, non consentono di beneficiare di particolari soluzioni originali o particolarmente innovative. Koei in passato ha già proposto in altri casi videogiochi facenti riferimento a periodi storici ben definiti ed anche questa volta è intenzionata a proporre, per PS3 e Xbox 360, un titolo che sicuramente farà parlare di sé nei mesi a venire. Abbandonato l’universo fantascientifico di Gundam e il ben più tradizionale Giappone feudale, in Warriors: Legend of Troy vi ritroverete in un contesto decisamente noto ed affascinante, in particolar modo per tutti coloro che possiedono qualche minima conoscenza di mitologia greca. Siete pronti a scendere in guerra?

Miti e leggendeCome descritto in precedenza, il gioco si collocherà cronologicamente all’interno della celebre Guerra di Troia, conflitto che secondo mitologia vedrà in campo gli Achei e gli abitanti della nota città, mettendo al centro della disputa il controllo dell’Ellesponto. Rifacendosi ai testi antichi, anche il prodotto sviluppato da Koei Canada dovrebbe utilizzare come elemento scatenante del conflitto il rapimento di Elena, regina di Sparta, da parte di Paride, principe troiano, mettendo in moto tutta una serie di eventi che sarebbe troppo lungo narrare e che riteniamo sia il caso di non rivelare nel dettaglio in quanto potremmo rovinare più di un colpo di scena a tutti coloro che non hanno mai avuto modo di leggere questa vicenda in maniera approfondita. Vi basti sapere che il conflitto è descritto come uno dei più sanguinosi e duraturi mai scoppiati e che, se volete approfondire meglio il discorso per vostra personale sete di cultura, il miglior testo in grado di riportare con una certa fedeltà e in maniera approfondita una piccola parte degli avvenimenti, altri non è che la famosa Iliade di Omero, fermo restando che non vi sono ad oggi ancora certezze circa ciò che sia davvero avvenuto. Fatta questa doverosa premessa in riferimento alla storia, passiamo a descrivere meglio in cosa consisterà la struttura ludica del prodotto Koei. Rifacendosi alla nota serie Dynasty Warriors il gioco sfrutterà dinamiche molto simili, calcando però la mano sul tasso di violenza, che renderà gli scontri ancor più cruenti rispetto ad altri episodi della serie, privilegiando quindi un impatto molto forte, tanto è vero che il gioco sarà classificato come prodotto destinato ad un pubblico maturo, con conseguente classificazione ESRB (Entertainment Software Rating Board) di livello M. Rispetto ad altri titoli visti nel recente passato, questa volta le dinamiche sviluppate dovrebbero consentire una maggiore interazione con gli avversari, rendendo l’azione più convincente e regolata da un’intelligenza artificiale migliorata. Il proprio alter ego si ritroverà quasi sempre in inferiorità numerica e sfruttando le proprie caratteristiche o le armi di cui dispone non sarà sufficiente per superare gli ostacoli più duri nonostante il buon numero di combo ed attacchi effettuabili, in combinazione con eventuali compagni o congegni da attivare.

A ciascuno il proprio eroeGli sviluppatori hanno cercato d’incrementare maggiormente la caratterizzazione dei singoli personaggi a livello di stile di combattimento ed anche le caratteristiche fisiche si diversificheranno di conseguenza consentendo azioni differenti. Se ad esempio vi saranno abilità comuni quali ad esempio la possibilità di utilizzare armi da lancio piuttosto che ricorrere a scudi per difendersi, i guerrieri particolarmente agili potrebbero sfruttare questa caratteristica per sottrarsi più facilmente all’accerchiamento mentre quelli più forti ed imponenti riusciranno ad utilizzare gli stessi nemici come armi, facendosi strada tra le fila nemiche o semplicemente usandone i corpi come inconsapevoli scudi. Cercando di migliorare dagli errori commessi in passato, Koei proporrà alcuni elementi che potenzialmente potrebbero essere in grado di rendere il gioco molto interessante oltre che coinvolgente. Per prima cosa, come da tradizione, il giocatore potrà selezionare diversi personaggi appartenenti alla leggendaria guerra, tra cui il famoso Achille e molti altri ancora. Oltre all’enorme numero di personaggi comprimari e guerrieri semplici (la classica carne da macello insomma) è stata resa nota anche la presenza di un buon numero di divinità greche, che potrebbero rivestire un ruolo importante ai fini della storia, spostando i delicati equilibri in gioco. Per quanto riguarda il gioco in singolo, sarà consentito scegliere sia i greci che i troiani, elemento che dovrebbe influire a livello di comportamenti, caratteristiche e modus operandi delle due fazioni, consentendo di poter vivere due avventure almeno in parte differenti per approccio e situazioni. Non confermata ufficialmente ma presente anche una componente online non certo trascurabile, che consentirà ad almeno quattro giocatori di prendere parte all’azione, anche se non si sa ancora attraverso quali modalità specifiche. Dal punto di vista tecnico il gioco ha già mostrato di possedere delle valide qualità. I personaggi sono ben realizzati, collocati in un contesto bellico molto intenso ed animati in maniera convincente. A livello di ambientazioni inoltre è stato fatto un notevole lavoro di ricerca attraverso vere e proprie spedizioni organizzate al fine di riprodurre in maniera fedele gli scenari originali della guerra. Se il gioco riuscirà a proporre, con ritmo serrato ma senza sacrificare troppo la profondità, situazioni in grado di coinvolgere l’utente all’interno di un’atmosfera avvincente e ricca di mistero sicuramente si potrà parlare di un ottimo prodotto ma fino ad allora non ci resta che attendere fiduciosi.

– Contesto narrativo coinvolgente

– Possibilità di scegliere entrambe le fazioni in guerra

– Buon numero di mosse d’attacco differenti

Warriors: Legends of Troy potrebbe rivelarsi come una piacevole sorpresa in grado di far compiere alla famosa serie Koei quel passo in avanti necessario per rendere un gameplay ormai consolidato apprezzabile e coinvolgente, possibilmente grazie all’introduzione di quell’innovazione che ad oggi è sempre mancata.

Il contesto narrativo proposto potrebbe rivelarsi un ottimo aiuto ma gli sviluppatori dovranno fare tutto il possibile per non vanificare il potenziale