Anteprima

Warhound

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a cura di Mindead

Bentornati fra gli FPS, quelli puri, spartani, quelli in cui vige la legge della velocità, del massacro incondizionato, del frastuono che rimbomba attraverso le cuffie isolando il giocatore dal mondo reale e catapultandolo in locazioni esotiche e pericolose, in cui il fuoco si combatte soltanto con altro fuoco.I mercenari ci sguazzano molto bene nelle paludi tridimensionali degli FPS, fin dai tempi di Soldier of Fortune conquistando l’interesse di chi, seduto di fronte al PC combatte per sè stesso.Warhound propone l’esperienza mercenaria in chiave 2007 ossia col senno del poi, un “poi” che vede l’imminente arrivo delle DX10 e con esse i sistemi a 64-bit.Si sa che nella vita quasi tutti cominciano dal basso per poi risalire, col tempo, la scala dei loro obiettivi. Il mercenario protagonista di Warhound dovrà compiere un’arrampicata simile, cominciando ad occuparsi di missioni semplici, magari addirittura far la scorta a carichi su quattro ruote, per racimolare danaro e conquistare la fiducia dei suoi committenti, fiducia che si esprimerà attraverso missioni sempre più avanzate e difficoltose nelle zone più disparate e selvagge del pianeta. Le atmosfere che si vivono in Warhound sono quelle tipiche del Terzo Mondo, dalle Giungle ai villaggi e agli spettrali continenti del centro Asia senza mai solcare perimetri urbani o industriali. Ciascuna missione prevede di essere affrontata in un certo modo, con un grado di variazione che vede da un lato lo sparatutto più sfrenato contrapporsi a situazioni in cui l’essere cauti, lesti e assassini non lascia spazio al “Rambo-style”. In alcune operazioni vengono richiesti equipaggiamenti particolari come ad esempio l’esplosivo per far saltare in aria un determinato obiettivo; pare scontato affermare che se non se ne dispone è quasi totalmente inutile e suicida volersi cimentare in una missione del genere. Al compimento di una missione si riceve una ricompensa, in più, se durante lo svolgimento dell’incarico abbiamo messo le mani anche su una refurtiva, su dei gioielli di qualche trafficante o magari su una partita di danaro sporco, ben venga, resta tutto a noi. Il denaro, vile denaro, unico elemento che però permette tra una missione e l’altra di acquistare equipaggiamento e optional. Fra questi ultimi come non annoverare il mezzo di trasporto che ci accompagnerà e ci verrà a riprendere nelle locazioni degli scontri. Mentre i meno facoltosi potranno richiedere il supporto ben remunerato di una jeep con un tizio che guida, i più ricchi avranno il vantaggio che il tizio che guida, guida un elicottero e potranno, volendo, farsi accompagnare in luoghi della mappa in cui la jeep non ha accesso.Lo svantaggio di essere un mercenario è, come in molte forme di mercato, la concorrenza. Altri mercenari, infatti, si accaparreranno una fetta delle missioni a noi eventualmente destinate, talvolta s’incontreranno proprio durante lo svolgimento di una di esse ed è una buona occasione per toglierli di mezzo, poiché meno concorrenza è uguale a più lavoro per noi stessi.Talvolta le richieste dei committenti prevedono di ritornare in luoghi in cui abbiamo già svolto una missione, ivi, però troveremo un assetto differente del nemico rispetto a quando lo abbiamo già combattuto. Dovendo svolgere una missione diversa, anche l’assetto nemico sarà diverso e si spera che sia diverso anche il divertimento e la sorpresa di chi gioca. La scala gerarchica del soldato di fortuna prevede che egli faccia una specie di gavetta in cui venga riconosciuto più o meno abile allo svolgimento di un determinato compito. Nel caso in cui egli voglia cimentarsi in un delitto, senza avere l’abilità dell’assassino, tale missione gli verrà negata nell’attesa che salga di livello e raggiunga i requisiti richiesti.Volendo offrire una diversificazione personalizzabile sin da subito, Warhound concede la scelta di tre tipi di specializzazioni. La prima è l’esperto d’armi, ossia colui che può usare ogni tipo di arma da fuoco.La seconda è l’esperto di veicoli, colui che conoscerà i segreti per prendere possesso di carri, camionette e veicoli in genere per compiere spostamenti od eventualmente attaccare il nemico.La terza infine è l’alpinista, colui che ben riuscirà a muoversi su terreni accidentati e potrà superare gli ostacoli naturali.

Warhound offre mappe parecchio vaste che consentiranno di giocare fino a 32 giocatori i quali potranno ‘frantumarsi’ a vicenda sui server ondine. Alcune speranze sono riposte nelle modalità cooperative che permetteranno di affrontare vere e proprie missioni senza sfociare esclusivamente verso il deathmatch più brutale.

Warhound viene ‘mosso’ dal Chrome Engine, un motore grafico che vide la luce ben otto anni fa e che oggi, col supporto delle DX 10, consente di sfruttare Pixel Shader 4.0, 64-bit color High Dynamic Range rendering pipeline e chi più ne ha più ne metta, tra luci, ombre, esplosioni e fisica dinamica che arricchisce il tutto di realismo. E’ facilmente ipotizzabile che tutto ciò possa mettere a dura prova i nostri PC. I programmatori dal loro canto, assicurano di voler alleggerire il più possibile i requisiti minimi per far girare il titolo.L’uscita di Warhound è imminente, quest’inverno sarà disponibile sia per Xbox360 che per PC, per cui non ci resta che aspettare per capire se varrà davvero la pena potenziare il nostro beneamato computer, nell’attesa di un così promettente titolo.