Recensione

The Legend of Dragoon

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a cura di T-002

Informazioni sul prodotto

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The Legend Of Dragoon
  • Sviluppatore: Sony Computer Entertaiment
  • Produttore: Sony Computer Entertaiment
  • Distributore: Sony Computer Entertaiment
  • Piattaforme: PSX
  • Generi: Gioco di Ruolo
  • Data di uscita: 19 gennaio 2001

Un’epica leggenda……quella che sta alla base di The Legend of Dragoon, gioco di ruolo per l’oramai vetusta psx che, come pochi, è riuscito ad incantare milioni di giocatori nel mondo. Una leggenda puramente fantasy, che ci racconta come undici mila anni fa sulla terra si concluse una sanguinaria guerra fra gli Alati, esseri sovrannaturali che grazie all’ausilio delle Virago (gigantesche creature) sconfissero gli stessi dei e pretesero il potere sulla terra, e gli uomini, che alleati con i draghi si batterono valorosamente.La svolta decisiva per la guerra però fu data dall’intervento dei dragoni, uomini normali che incarnando lo spirito dei draghi abbattuti condussero l’umanità alla vittoria, disattivando le virago e disperdendo gli alati.Oggi, a undici mila anni da quel giorno, la tranquilla vita sulla terra è scossa di nuovo dalla guerra, battaglie di successioni e battaglie di conquista rischiano di rompere la pace ottenuta con il sangue di molti uomini millenni prima, e l’ombra di un’entità malefica sembra colpevole di questi scontri. Proprio per questo Dart, orfano da quando una creatura bruciò il suo villaggio, si trova ad affrontare un lungo viaggio che lo porterà a riscoprire l’essenza dei dragoni e, assieme ad un notevole party (gruppo) di compagni conosciuti lungo l’avventura, a combattere contro draghi e virago che sembravano scomparsi ormai da molto tempo.4 cd diversi e più di 80 ore di gioco vi basteranno per rimanere incantati da magnifiche locazioni, stupiti dai colpi di scena della meravigliosa trama, esilarati dalla gag comiche a cui spesso assisterete e coinvolti a tal punto da voler a tutti i costi la sconfitta dei nemici che vi si porranno davanti per arrivare finalmente alla vendetta.

Un mondo tutto da scoprire…Come usanza di molti videogiochi (non solo GdR) degli anni ‘90, dovuta non solo alle tecnologie “arretrate” ma anche allo splendido effetto visivo che regala, le ambientazioni del mondo in cui vi ritroverete sono state completamente realizzate in 2D (disegnate e colorate a mano) con la sporadica presenza di elementi 3D (ci sono fiumi, cespugli, fiori ed altri elementi che si muovono sopra le scenografie, a parte, ovviamente, gli stessi personaggi), regalando così un livello di dettaglio veramente stupendo. Sia che ci si ritrovi in rustici villaggi, in città medievali o in metropoli più “futuristiche”, il level detail è talmente alto che rimanere a bocca aperta sarà davvero frequente, nonostante gli anni che ci dividono dall’uscita del gioco.Come insegna la tradizione “moderna” dei GDR, poi, il mondo da scoprire sarà interamente visitabile. Sfruttando il 3D si avrà la possibilità di spostarsi da una città ad un’altra osservando la zona in cui ci si trova, realizzata in scala, per poi poter entrare in una determinata sezione (città o area che sia) interagendo con un piccolo pannello di accesso. Chiudiamo il discorso tecnico parlando degli sporadici, ma incantevoli, FMV (filmati in computer grafica) che oggi nella maggior parte dei giochi si sono persi vista la possibilità di realizzare gli intermezzi sfruttando la grafica di gioco (se di alta qualità). Se quest’ ultima risorsa evita così di spezzare con la linearità grafica ci priva, però, di un vero e proprio spettacolo per gli occhi.Infine per quanto riguarda il sonoro va detto che, nonostante la varietà delle musiche, risulterà naturale fischiettare senza nemmeno accorgersene uno dei vari brani di sottofondo nelle diverse sezioni, talmente sono orecchiabili. D’altro canto non mancheranno pezzi incalzanti più adatti a momenti di tensione o battaglia.

Tecniche di guerraChiudiamo la recensione affrontando il gameplay e i vari sistemi di battaglia.Diciamo intanto che entrambi non risultano assolutamente nuovi per i GDR, i quali tendono a somigliarsi molto riguardo questi aspetti. Il gameplay è piuttosto semplice: potremo muovere Dart all’interno di innumerevoli sezioni con la possibilità di interagire con abitazioni, locande, negozi di armi e di oggetti, barche ecc… ma scordatevi la possibilità di saltare o di effettuare altre azione che non siano il camminare/correre. Nelle ambientazioni esterne, poi, ci sarà la solita possibilità di imbattersi nei cosiddetti “incontri casuali” (scontri semplici con esseri deboli utili prevalentemente per aumentare il livello di esperienza dei personaggi, ottenere denaro e, se capita, anche qualche oggetto), che però spesso risulteranno essere più frustranti che altro.Anche riguardo il fattore “tecniche di combattimento” ci sono poche innovazioni, per lo più legate alla possibilità di trasformarsi in dragone… ma andiamo con ordine.Il party di personaggi è piuttosto ampio (si può arrivare fino ad otto o nove a seconda delle situazioni che si affrontano), ma poi a combattere saranno solo i tre a vostra scelta (in realtà due, visto che Dart, il protagonista, deve per forza essere presente nel gruppo di combattimento). Ogni personaggio ha la peculiarità di appartenere ad un segno (terra, fuoco, acqua, vento, guarigione, oscuro, ecc) e quindi può infliggere maggiori danni ad un avversario di segno opposto (esempio ovvio: fuoco potente con l’acqua e viceversa). Tornando all’anticipazione riguardo i dragoni, questa, appunto, risulta essere una delle innovazioni apportate alle meccaniche di attacco di TLOD. Quindi, oltre alle classiche possibilità di attaccare in vari modi (attacchi fisici o magici incrementabili esponenzialmente con il livello di esperienza del personaggio) e di poter utilizzare svariati oggetti a seconda delle esigenze (ricostituenti di energia e di punti magia, o rimedi per diversi stati di alterazione delle facoltà personaggio), c’è appunto la possibilità di trasformarsi nei famosi Dragoni della leggenda, con ciò che ne consegue: per pochi turni (a deciderlo sarà una barra incrementata dal numero di combattimenti svolti) si avrà la possibilità di trasformare uno o tutti i personaggi, in modo da poter sfruttare nuove e letali tecniche di attacco/difesa con un notevole aumento delle possibilità di abbattere anche il più duro dei nemici (le Virago su tutti).

-Sfrutta al massimo le possibilità tecniche della psx.

-Ottima grafica e sonoro.

-Storia coinvolgente ed emozionante.

-Doppiaggio in italiano…

-… ma poco curato.

-Incontri casuali eccessivamente frustranti.

8.5

In definitiva The legend of Dragoon, nonostante gli anni che sempre più ci dividono dalla data della sua uscita, rimane probabilmente una delle perle più pure dell’universo Playstation, un capolavoro che purtroppo non tutti (vista la poca pubblicità e successo che ha ottenuto) avranno la possibilità di vivere e godere.

Fortunatamente comunque TLOD non è una leggenda, quindi, semmai aveste la fortuna di trovarlo da qualche parte, non lasciatevelo scappare!

Voto Recensione di The Legend Of Dragoon - Recensione


8.5