Anteprima

Super Smash Bros.

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a cura di LoreSka

Dopo i fasti di Melee e lo splendido Brawl, Super Smash Bros. si prepara al suo ritorno sulle console Nintendo. Nonostante questa serie non abbia mai avuto lo stesso impatto di altri marchi quali Mario Kart o Zelda, fino a ieri eravamo pronti a supporre che Smah Bros. sarebbe stato uno di quei franchise destinati a determinare la rinascita della console Wii U. Dopo averlo provato in occasione dell’E3 2014 di Los Angeles, i nostri dubbi si sono tramutati in solide certezze: Smash Bros. sarà un gioco che qualunque possessore della console Wii U vorrà acquistare, e che spingerà una buona fetta di pubblico a portarsi a casa la console Nintendo.
Ancora più grande
Alla prima prova Smash Bros. non sembra distanziarsi di molto dal capitolo per Nintendo GameCube. Qualunque giocatore avvezzo alla serie non impiegherà che qualche secondo per capire la struttura del gioco e comprenderne i fondamentali. Persino i menù di gioco ricalcano quelli visti in Melee e Brawl, e in generale si ha la sensazione che gli sviluppatori abbiano preferito puntare sulla continuità piuttosto che sull’innovazione.
In realtà, Smash Bros. presenta alcune importanti novità che rendono il prodotto ancora più grande e variegato delle due precedenti versioni. Come di consueto i personaggi hanno a disposizione un attacco normale e un attacco speciale, che in Melee era differenziato a seconda dell’uso del direzionale analogico sinistro (alto, basso, sinistra e destra). In questo nuovo capitolo ogni attacco speciale direzionale gode di tre diverse iterazioni per ciascuna direzione, portando il totale delle mosse disponibili a 12. Il giocatore è chiamato a scegliere le mosse nel menù di personalizzazione del personaggio, ed è pertanto spinto a creare un personaggio unico, più adatto al proprio stile di combattimento. Se a questo aggiungiamo la presenza confermata di svariati oggetti utili per modificare ulteriormente le caratteristiche il proprio eroe (fino a un massimo di tre item per personaggio) e la presenza di vestiti e oggetti indossabili con finalità puramente estetiche, sarà praticamente impossibile incontrare due eroi uguali nel mondo di Smash Bros.
Una tale variazione amplia in maniera considerevole i problemi di bilanciamento, che gli sviluppatori hanno cercato di risolvere applicando un sistema di bonus e malus. Ogni volta che si applica un miglioramento al proprio personaggio si ottiene inevitabilmente qualcosa di negativo in cambio. Ad esempio, la personalizzazione della palla di fuoco di Mario consente ai giocatori di creare una raffica di palle di fuoco più deboli o un enorme palla di fuoco molto lenta. In questo modo, chi sceglierà di giocare con la palla di fuoco standard potrà comunque competere con i giocatori che prediligono il gioco rapido o quello più aggressivo.
Nonostante questi accorgimenti, il team di sviluppo sembra riconoscere l’impossibilità di ottenere un bilanciamento perfetto con così tante variabili in gioco. Di conseguenza, la personalizzazione del personaggio sarà disponibile solo nelle battaglie fra amici, mentre sarà totalamente esclusa dalle battaglie random e, presumibilmente, bandita dai tornei ufficiali.
Personaggi incredibili
Le intenzioni di Masahiro Sakurai sono tanto semplici quanto ambiziose: il game designer vuole trasformare Smash Bros. nel videogioco con il roster più importante e incredibile di sempre. Con 33 personaggi già annunciati e altri in arrivo, con la presenza confermata dei Mii divisi in tre classi e con un roster che attinge da trent’anni di storia videoludica – spostandosi anche al di fuori del mondo Nintendo – la scommessa di Sakurai si dirige con scioltezza verso un esito vittorioso.
Ogni personaggio è unico, e in nessun caso abbiamo avuto la sensazione che un eroe fosse basato sul modello di un altro personaggio. In questo aspetto la serie Smash Bros. non ha mai deluso, e francamente siamo praticamente certi che ciò non avverrà nemmeno questa volta. Nella demo a nostra disposizione gli eroi disponibili erano appena una decina, e ciascuno di essi si comportava in maniera radicalmente opposta nel momento in cui lo si controllava con il pad. In generale ogni personaggio sembra più “pesante” rispetto alle precedenti iterazioni della saga, e il gioco aereo – seppur fondamentale – è meno incisivo rispetto a quanto visto in Brawl. La prima sensazione è molto positiva, e crediamo che gli sviluppatori abbiano compiuto la scelta giusta per rendere il gioco ancora più frenetico e per concentrare l’azione in piccole aree.
Ovviamente tutto ciò è reso possibile dagli stage, questa volta molto più dinamici che in passato e incredibilmente ben realizzati. Conoscere lo stage e le sue evoluzioni è uno degli aspetti fondamentali per vincere la partita, e non vediamo davvero l’ora di scoprire quanti e quali arene verranno incluse nel prodotto finale.
Amiibo
Una delle discusse novità di Smash Bros. è data dall’introduzione degli Amiibo, statuette collezionabili dotate di tecnologia NFC che potranno essere riconosciute dal gioco avvicinandole al pad di Wii U. Gli Amiibo in Super Smash Bros. non potranno essere controllati dal giocatore, bensì funzioneranno a mo’ di sparring partner intelligente e potranno essere personalizzati dal giocatore con mosse e oggetti. A differenza dei normali personaggi controllati dall’IA, i personaggi Amiibo avranno un level cap di 50 e baseranno la loro evoluzione sul numero di partite giocate contro il giocatore. Al contempo gli Amiibo studieranno lo stile di gioco del giocatore e cercheranno di diventare avversari sempre più ostici, capaci di prevedere le mosse del proprio avversario umano. 
Sfortunatamente non abbiamo visto gli Amiibo in azione, ma se le promesse del team di Sakurai saranno mantenute, ci sarà ben altro oltre alla ragione “collezionistica” per fare incetta di queste splendide statuette a marchio Nintendo.
Bello, non bellissimo
Nonostante la fluidità e la solidità in termini di frame rate di questo Super Smash Bros. nella sua versione per Nintendo Wii U ci abbia a tratti sorpreso, non siamo rimasti totalmente a bocca aperta di fronte alla resa grafica del gioco. Parliamoci chiaro: Smash Bros. è un titolo gradevolissimo alla vista, ma al contempo non si ha la sensazione che sia stato compiuto un siderale passo in avanti rispetto al passato, nonostante questo sia il primo gioco della saga a varcare le soglie dell’alta definizione. Si tratta comunque della ricerca del pelo nell’uovo: in un picchiaduro la fluidità è tutto, e in questo caso l’obiettivo è stato centrato pienamente.

– Roster eccezionale

– Nuova meccanica di personalizzazione dei personaggi

– Qualitativamente molto curato

– Amiibo molto interessanti

Super Smash Bros. si prepara a diventare l’ennesimo grande titolo per Nintendo Wii U. Ormai è chiaro come la console di Nintendo abbia a disposizione alcuni dei migliori giochi della nuova generazione, e crediamo che i motivi per acquistare un Wii U si stiano facendo sempre più validi e numerosi. Con Super Smah Bros. molti potrebbero prendere la decisione definitiva. Di conseguenza, questo gioco è doppiamente importante, e non vediamo davvero l’ora di poterlo provare con le nostre mani nella sua versione definitiva, che si prospetta imperdibile.