Anteprima

Steep

Avatar

a cura di Matteo Bussani

Mai sentito quel bisogno di scrollarsi di dosso le paure e gettarsi inermi sui pendii di una montagna per sfidare la natura in uno dei suoi habitat più congeniali? Non so voi, ma io sono proprio una di quelle persone che tendono a sfidare pericoli e condizioni avverse per provare quel brivido dell’ignoto che in fondo è insito in ognuno di noi. Tra i soliti sparatutto e gli sportivi del caso, l’unico gioco con le carte in regola per farci vivere queste emozioni è Steep: titolo targato Ubisoft presentato come gran finale della conferenza E3. Se qualche mese fa di gran finale proprio non si poteva parlare, visto lo scarso successo che ebbe agli occhi del pubblico, si può dire ora che forse il giudizio fu troppo drastico, perché questo gioco ha ben più di un asso da poter giocare.
Un’avventura al limite
Tutto si basa sulle mountain stories, ovvero sul ricostruire pian piano un percorso all’interno del complesso montuoso che possa descrivere la nostra storia e quella degli altri amici con noi nel gioco. La peculiarità maggiore di questo titolo risiede proprio nel fatto che tutto è ambientato in un mondo di gioco perennemente online e condiviso con gli altri giocatori, che in un battito di ciglia saranno in grado di partecipare alle nostre scorrazzate montane. Ogni qual volta percorreremo una determinata sezione, questa sarà salvata come traccia, e se vorremo, sarà possibile ripercorrerla rivedendo errori o passaggi particolarmente interessanti.
Dal punto di vista della struttura è inevitabile sottolineare che il gioco non si limita ad avere un’anima esplorativa come potrebbe essere facilmente intuibile da quanto scritto, ma all’interno del suo concept ne racchiude almeno tre. La prima è comunque quella appena citata; l’obiettivo del gioco è senza dubbio quello di scoprire in lungo e in largo queste montagne, raggiungendo di volta in volta punti panoramici in grado di sbloccare nuove drop zone o ulteriori eventi sparsi per la mappa. Per fare questo dovremo partire da una zona conosciuta e scendere con sci o snowboard ai piedi, nel caso in cui la meta sia più in basso, oppure sfruttare le correnti ascensionali col parapendio se si è al di sotto del punto cercato. Una volta in vista dell’obiettivo basta estrarre il binocolo, puntare le lenti in quella direzione e salvare il nuovo punto sulla mappa: esso diventa quindi selezionabile e può essere raggiunto tramite il viaggio rapido dalla mappa.
La creatività del freestyle o il brivido dell’estremo
Le altre due anime di Steep sono invece relative più che allo scopo del gioco, al modo in cui ci troveremo ad affrontare le varie prove. Si può scegliere se puntare su una discesa semplice e senza insidie ma ricca di spunti per trick e acrobazie aeree, oppure su una ben più angusta dove superare alcuni passaggi sarà il principale mezzo per accumulare punti: potremo quindi diventare dei rider acrobatici o al contrario dei rider estremi. A seconda della strada scelta, non solo saremo più inclini ad affrontare alcuni eventi piuttosto che altri, ma saremo riconosciuti dai giocatori in-game proprio con questo titolo. Ad aggiungersi a tutto ciò, la possibilità di affrontare i vari eventi o in compagnia dei nostri amici, oppure sfruttando il sistema a punti intavolando una sfida all’ultimo trick o all’ultima schivata contro gli altri appartenenti al gruppo. Sia ben chiaro che tutto questo è assolutamente senza soluzione di continuità nel gioco, e non ci sarà bisogno di alcuna sincronizzazione con gli altri, dato che basta partecipare alla stessa gara oppure averla compiuta in precedenza per far partire la sfida.
Una montagna di tecnica
La realizzazione tecnica del titolo per ora non fa gridare al miracolo, ma lascia ampio margine a miglioramenti; la struttura di base c’è e il netcode, perlomeno in locale, non ha dato problemi. È interessante considerare che anche se graficamente siamo ancora di fronte a una build PS4 molto grezza, per fortuna non sono stati posti vincoli su profondità di campo e illuminazione: nel gioco siamo in grado di vedere tramite il binocolo a distanze davvero siderali, consapevoli che tutto quello che riusciamo a scorgere in un modo o nell’altro sarà prima o poi raggiungibile; purtroppo, però, evidenti scalettature e tearing affliggono l’aspetto di gioco nel suo complesso.

– Possibilità di scegliere come affrontare le discese

– Forte componenti social bene integrate

– L’esplorazione è la chiave del gioco

Steep si mostra a noi in questa prova come un vero e proprio simulatore di sport estremi montani, arricchito di funzionalità social completamente integrate con le meccaniche di gioco e una forte anima competitiva basata sul punteggio complessivo delle varie discese. Per fortuna tutti questi elementi non vanno a intaccare le possibilità esplorative offerte dal titolo, che rimangono in primo piano per poter affrontare e godere a pieno di questo titolo. Scegliere se diventare un rider freestyle o estremo sarà inevitabile, perché fin da subito ci sentiremo naturalmente chiamati a perseguire l’una o l’altra strada. Il titolo ha finalmente una data di uscita, fissata al 2 dicembre, in un periodo favorevole a tutti coloro che nella stagione invernale hanno rincominciato ad apprezzare la montagna, la neve e tutto ciò che le accompagna.