Recensione

Spelunker

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a cura di Melkor

Il NES è stata sicuramente una console molto importante nella storia dei videogiochi in quanto grazie ad essa sono venute alla luce importanti serie ancora oggi sviluppate con successo. Ovviamente il livello tecnico e le conoscenze di quel periodo non sempre riuscivano a fornire prodotti all’altezza delle aspettative ed in qualche caso il risultato finale corrispondeva ad un titolo dalle molte pecche e dal poco divertimento, soprattutto se rigiocato dopo più di venti anni. E’ questo il caso di Spelunker, che da poco ha raggiunto la Virtual Console Nintendo.

Piccone alla manoLa trama di Spelunker vede il nostro protagonista penetrare all’interno di una immensa grotta sotterranea suddivisa in numerosi livelli e che a quanto pare nasconde un immenso tesoro. Ovviamente i tunnel che la compongono saranno più che tortuosi e per raggiungere il vostro obiettivo dovrete superare varie piattaforme ed ascensori collegati fra di loro al limite dell’impossibile. Come se non bastasse, il livello di difficoltà è incrementato dalla presenza di creature come pipistrelli, i quali faranno di tutto per azzerare le vostre vite. Bombe per superare momentanei blocchi e chiavi che aprono locazioni bloccate saranno all’ordine del giorno e tutto questo potrebbe rappresentare un’ottima esperienza di gioco se non fosse per la facilità con la quale si muore. Sembra infatti impossibile, ma basterà saltare da una distanza di poco superiore alla vostra statura per vedere il protagonista passare a miglior vita. Anche scendere in maniera sbagliata dagli ascensori o fare un salto eccessivo porterà ad un prematuro game over e tutto questo causerà ben presto un senso di frustrazione difficilmente superabile ai nostri giorni. Un vero peccato in quanto l’idea poteva in fin dei conti essere divertente se non fosse per alcune lacune che, come vedremo nel paragrafo successivo, coinvolgono anche l’aspetto tecnico. Il gameplay infatti, basando buona parte dei propri elementi portanti sull’esplorazione ed il superamento di ostacoli, avrebbe dovuto supportare determinate azioni attraverso un metodo di controllo per lo meno preciso, ma così non avviene e il divertimento che ne deriva ne risente in maniera progressivamente più pesante.

La voglia di tornare in superficieCome potrete “ammirare” dagli screenshots a corredo dell’articolo, risulta palese che Spelunker non sfruttò a suo tempo le potenzialità del NES, offrendo un’esperienza di gioco che, dal punto di vista tecnico, poteva sicuramente essere migliore e che viene ulteriormente penalizzata, a distanza di anni, se confrontata con quella dei numerosi titoli presenti nel catalogo della Virtual Console Nintendo. La grafica è scialba ed i colori presenti si contano sulle dita di una mano, considerando che gli elementi a schermo sono veramente pochi e le animazioni latitano per quantità e qualità. Anche da punto di vista del sonoro Spelunker mostra degli aspetti negativi in quanto gli effetti sono fin troppo ripetitivi e ben presto preferirete abbassare il volume piuttosto che sentire nuovamente il suono della vostra morte (magari per via di un piccolo salto). Per quanto riguarda il sistema di controllo, questo risulta molto rigido e a prescindere se decidiate di usare il Wii Remote in posizione orizzontale o altre configurazioni messe a disposizione .Prima di superare un livello indenni dovrete avviare almeno dieci partite. Tutto questo porta ad una valutazione generale molto bassa in quanto, se negli anni Ottanta si poteva parlare di un gioco anche divertente, ai giorni di oggi il panorama offre prodotti sicuramente migliori, considerando inoltre il prezzo di 600 Wii Points scelto dalla Nintendo (negli USA il costo è di 500 Wii Points). Difficilmente qualche appassionato, a meno che non sia un gamer di vecchia data, potrebbe trovare interesse verso questo titolo che, se fosse stato meglio costruito dal punto di vista del bilanciamento, sarebbe comunque risultato accattivante non fosse altro dal punto di vista adventure.

– Livelli articolati

– Gameplay discreto…

– Si muore troppo facilmente

– …ma non regge il confronto con gli altri titoli

– 600 Wii Points

4.5

Spelunker è un titolo che come pochi subisce il peso del tempo trascorso. Sia tecnicamente che dal punto di vista del gameplay il risultato non regge il confronto con titoli sicuramente migliori, mentre il prezzo di 600 Wii Points rappresenta la classica goccia che fa traboccare il vaso. Il gioco non offre alcun elemento d’intersse e quel poco di potenziale a disposizione viene infranto da un livello di difficoltà micidiale e frustrante come pochi. Senza contare una realizzazione tecnica, che, anche su NES stesso, risulta ben inferiore alla media dei titoli ripresentati per questa piattaforma. Consigliato solamente a chi per motivi affettivi lo ha amato in passato, mentre per tutti gli altri meglio guardare oltre.

Voto Recensione di Spelunker - Recensione


4.5