Anteprima

Simraceway

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a cura di Ctekcop

Il mondo dei simulatori di guida ultimamente è in grande fermento. Sembra quasi di vivere una sorta di golden age in cui lo scopo degli sviluppatori sia effettivamente quello di proporre prodotti validi mirati a soddisfare le esose richieste dei racer online.

Ebbene a rimpolpare la dose ci pensa Simraceway che punta, facendo leva sul suo essere, quantomeno inizialmente, gratuito, a scalzare iRacing dal trono che lo vede guardare dall’alto in basso tutti gli altri simulatori di guida, in particolar modo per quel che riguarda la sua ampia comunità di dediti giocatori che quotidianamente si lancia in competizioni e campionati vari. Ignite Game Technlogies sembra essere sulla buona strada come dimostrano i 180mila like già ottenuti su facebook e i 12,5 milioni di dollari spesi nel corso dei due anni di sviluppo.
Abbiamo quindi colto l’occasione per provare la Beta di Simraceway da pochi giorni disponibile al pubblico.
Ecco a voi le microtransazioni
Simraceway è gratuito: nel pacchetto base è inclusa una vettura, la Lancer Evolution X e quattro circuiti. Il resto si paga: i prezzi di bolidi come la Renault Megane Trophy, la Bentley Continental GT o la McLaren M6GT oscillano dai 50 centesimi ai 5 dollari. Al momento non è disponibile granché ma i circuiti e altre autovetture arriveranno col tempo. In particolare per queste ultime sono stati già presi importanti accordi di licenza come quello che porterà in dote piano piano numerose McLaren se non addirittura tutte le loro 60 vetture da corsa.
Il tutto si poggia su una piattaforma persistente esclusivamente online: il gioco va necessariamente scaricato dal sito ufficiale e ogni volta che si vuole giocare bisogna “loggarsi” col proprio account. L’idea è quella di fornire in continuazione nuovi contenuti, nuove eccitanti competizioni aggiornando gradualmente il gioco sganciandosi dalle release annuali richieste da un eventuale supporto fisico. Purtroppo, come analizzeremo successivamente, alcune di queste feature sociali, per esempio i rankings, non sono ancora completamente o ben implementate, fermo restando lo stato di Beta in cui versa il titolo al momento attuale e la community ancora in via di formazione.
Non fosse abbastanza, è stato aperto, ovviamente sul suolo americano e per la precisione in California, una vera e propria scuola di guida, denominata Peformance Driving Centre, la quale vende diversi tipi di pacchetti relativi a corsi di guida in grado di portare dal simulatore a diverse discipline provando realmente in circuito kart, auto sportive o addirittura monoposto fino alla partecipazione in alcune competizioni.
A completare il pacchetto è stato annunciato l’SRW-S1 ossia un particolare volante sviluppato appositamente per Simraceway in collaborazione con SteelSeries, nota per le sue periferiche dedicate al mondo gaming, ma comunque in grado di funzionare “out of the box” con la maggior parte dei giochi di guida senza particolari problemi di sorta. Non ambisce a rimpiazzare i ben più costosi volanti e pedaliere professionali nei confronti dei quali vuole porsi come comodo complemento portabile così da non fare mai a meno dei propri simulatori di guida.
Senza dubbio, come si nota dall’opulenza di certe strategie, Ignite Game Technologies è scesa in campo per restarci.
Alla guida, miei prodi!
Veniamo ora alla parte più succosa e attesa di questo articolo: le prime impressioni di guida.
Una volta lanciato per la prima volta si viene introdotti rapidamente alle feature del gioco da un breve e semplice tour. Si può decidere di gareggiare in gare veloci, eventi o limitarsi a fare pratica. Una volta deciso di gareggiare si viene posti di fronte a un dilemma: la scelta della difficoltà che varia a seconda degli aiuti alla guida disponibili, in grado di modificare fortemente la facilità di controllo della vettura, oltre che il sistema di controllo. Infatti Simraceway supporta volanti, pad e tastiere, queste ultime ovviamente fortemente sconsigliate. Già si intuisce come si punti comunque a un pubblico non solo limitato ai puristi della simulazione.
Dopo diversi tentativi di far partire una gara che non sempre passa correttamente dalla lobby alla pista per mancanza di server o giocatori, si entra nella visuale cockpit, ben riprodotto e con la strumentazione funzionante. Ci si ritrova quindi catapultati ai box dai quali partire per effettuare un giro di warm-up. Alla partenza si aspetta con ansia il verde del semaforo. Poi al via ecco che la competizione entra nel vivo. Il modello di guida si presenta abbastanza simulativo: oltre a tenere conto di tutta una vasta serie di parametri come la temperatura delle gomme o il carburante a bordo, riproduce molto fedelmente gli ondeggiamenti della vettura generati dalla forza centrifuga delle curve, dalle frenate più brusche oppure dai dissestamenti ondulatori dell’asfalto. L’acceleratore, come il freno e in svariati frangenti anche lo sterzo, vanno dosati con sensibilità compatibilmente col grado di aiuti, ossia fondamentalmente del controllo di stabilità e trazione, inseriti. Permangono alcuni dubbi sulla fisica degli urti, probabilmente da rivedere, e sull’eccessiva facilità riscontrata nella gestione della vettura durante le escursioni fuori pista dove è difficile perdere velocità oltre che il controllo, tanto che in alcune sezioni conviene tagliare clamorosamente.
A livello grafico ci si assesta complessivamente su buoni livelli considerata la natura free che caratterizza Simraceway. La già accennata visuale interna, ormai una prassi imprescindibile di tutti i giochi di guida, risulta sempre affascinante sebbene sia preferibile quella sopra il cofano. Le autovetture sono tutte discretamente modellate a livello poligonale pur rimanendo in alcuni dettagli qualche spigolosità di troppo, comunque difficilmente notabile in gara. Vengono alternati tocchi di classe come l’elicottero che gira nei cieli di alcuni circuiti a gravi deficienze come la mancanza dei piloti all’interno dell’abitacolo. Il sistema di illuminazione nel suo complesso non sorprende eccessivamente ma fa comunque il suo dovere a patto di ricordarsi di attivare le ombre che per non si sa bene quale motivo sono disattivate di default. Il tutto con tanto di riflessi in tempo reale: spettacolare durante i replay notare la vegetazione che circonda il circuito rifrangersi sui vetri e la carrozzeria delle autovetture. Diverso e delicato il discorso riguardante i circuiti: Zandvoort Mid-Ohio sono fedeli riproduzioni delle controparti reali, veramente ricche di dettagli. Al contrario Brno risulta decisamente più spoglio e piatto mentre il quarto circuito di fantasia è semplicemente pessimo con texture che fanno inorridire e un ambiente incredibilmente vuoto di particolari, quasi si trattasse del primo circuito realizzato anni fa e incluso giusto per fare numero.

– Gratuito

– Un simulatore ma non per una piccola elite

– Miriade di contenuti promessi già licenziati

Simraceway si presenta come un titolo ambizioso che giunge sul mercato dei racing online per restare.

Pur non nascondendo velleità simulative risulta un titolo facilmente approcciabile da tutti grazie alla sua natura plug & play. Non rimane altro che aspettare qualche mese sperando nell’arrivo di interessanti contenuti e che vengano sistemati i fisiologici problemi tecnici di questa prima fase di beta pubblica.