Recensione

Picross E

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a cura di Naares

Con una “E” che sta proprio per e-Shop, il nuovo Picross distribuito da Nintendo raggiunge lo store digitale della sua console portatile 3D, per la gioia di tutti i giocatori appassionati di puzzle game. Offerto al prezzo di 5 euro il prodotto continua una serie apprezzata un po’ in tutto il mondo. 
Come ti unisco logica e disegno
Sviluppato dallo stesso team responsabile dell’ottimo Picross 3D per Nintendo DS, il nuovo lavoro di Jupiter Corporation opta per una distribuzione esclusivamente digitale per ridurre i costi e proporsi alla modica cifra di 5 euro. Eliminando tutta una serie di feature presenti nella versione per il precedente doppio schermo, il nuovo Picross E si ospita in uno spazio decisamente contenuto, garantendo un download molto rapido. 
Dallo spartano menù iniziale avremo modo di selezionare una tra le modalità di gioco e il giusto livello di difficoltà, oltre ad avere accesso ad un tutorial che spiegherà ai neofiti i principi di base. Questi coincidono con le classiche regole comuni ai giochi enigmistici dello stesso tipo, da anni molto apprezzati in Giappone insieme al sudoku. Avremo a che fare con una griglia di dimensioni variabili, in cui ciascun riquadro andrà riempito o lasciato vuoto in base ad una serie di indizi posti su ogni riga e su ogni colonna. Si procede per logica, in una maniera che ricorda molto da vicino lo stesso sudoku e, una volta risolta la griglia, ciò che ne apparirà sarà un disegno realizzato dai nostri stessi tratti di pennino.
Oltre a poter dare i nostri comandi tramite stilo, avremo la possibilità di utilizzare un sistema molto più tradizionale, quale la classica croce direzionale per i movimenti e due pulsanti adibiti a riempire o lasciare vuoti i vari quadrati delle griglie. Proprio la griglia sarà ciò che maggiormente determinerà la difficoltà di gioco, dove se da una parte gli schemi 5 x 5 offriranno un livello di sfida molto basso, risolvere quelli 15 x 15 nel tempo limite – ma sarà possibile eccedere tale valore – di un’ora senza ottenere aiuti potrà rivelarsi più ostico del previsto.
Qualora la sfida si facesse troppo ardua ci sarà consentito chiedere una serie di indizi addizionali, che dovrebbero darci una mano nel superare i passaggi più complessi. In linea di massima il livello di difficoltà è comunque ottimamente bilanciato, offrendo oltre al già citato tutorial, un’ intelligente disposizione delle varie griglie, organizzate per offrire una difficoltà crescente che flette verso l’impegnativo senza però scadere nel frustrante. 
Pur non potendo definire immane la quantità di livelli di gioco, l’offerta si rivela comunque adeguata al prezzo ridotto, garantendo numerose ore di allenamento per le nostre capacità logiche. Nello specifico, considerati i vari livelli di difficoltà sono presenti 150 schemi, ripartiti in 15 di bassa difficoltà, 60 di difficoltà media dove saremo corretti e penalizzati ogni volta che commetteremo un errore, 60 di difficoltà alta (denominati Free) dove anche sbagliando non avremo nessuno a segnalarci l’errore e, infine, 15 ulteriori livelli di difficoltà variabile.
Stereoscopia senza 3D?
Per quanto si stia parlando di un gioco fattibile anche su carta, trovandoci su una console 3D ci aspetteremmo l’uso di tale qualità. Tale desiderio viene soddisfatto solo in parte. 
Il precedente capitolo della serie rilasciato su Nintendo DS fu, come già accennato, realizzato dagli stessi sviluppatori. Proprio quell’episodio poté godere di numerosi encomi da parte della critica per il coraggio con cui seppe implementare la terza dimensione in un sistema di gioco bidimensionale. La stessa cosa non è stata fatta in questo Picross E.
Le griglie di gioco verranno rappresentate dall’alto e in due dimensioni, nella classica maniera di intendere questa tipologia di puzzle game. I motivi di questo passo indietro possono essere molteplici, ma con ogni probabilità si è trattato semplicemente di voler ridurre costi di produzione e peso del software per poter garantire una distribuzione rapida ed economica tramite digital download.
La stereoscopia è stata implementata, ma l’utilizzo che se ne fa è assolutamente superfluo e del tutto trascurabile nell’economia di gioco, tanto che vorremo con ogni probabilità disattivarne l’effetto dallo schermo superiore. Discorso più o meno simile può essere fatto per l’accompagnamento sonoro, composto da un’unica traccia anonima e ripetitiva.
Per dovere di cronaca segnaliamo che è stata rimossa, rispetto al prequel su Nintendo DS, la possibilità di zoomare sul quadro, cosa che nelle griglie 15 x 15 trasforma l’uso del pennino in una specie di simulatore di chirurgia.

– Buoni contenuti

– Meccaniche intriganti per molte ore di gioco

– Un netto passo indietro rispetto al prequel

– 3D e soundtrack del tutto insufficienti

6.5

Picross E saprà offrire svariate ore di allenamento mentale per chiunque ami cimentarsi in questa categoria di giochi. Il prodotto esce nettamente sconfitto rispetto al precedente capitolo per Nintendo 3DS, ma bisogna considerare che il prezzo a cui viene proposto è decisamente ridotto, cosa che ne fa comunque un acquisto consigliato per tutti gli amanti del genere.

Voto Recensione di Picross E - Recensione


6.5