Recensione

Perfect Dark

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a cura di Antonello Buzzi

Senior Staff Writer

Uscito originariamente per Nintendo 64 nel lontano 2000, ben dieci anni fa, Perfect Dark è stato una specie di seguito spirituale del meraviglioso GoldenEye 007, di cui riprendeva gran parte del gameplay ampliandolo con nuove soluzioni. Purtroppo, le limitate capacità tecniche della console Nintendo di allora non hanno permesso al titolo di essere giocato così come pensato dagli sviluppatori, a causa principalmente di un frame rate molto instabile nonostante l’utilizzo dell’apposita espansione di memoria da 4 Mbyte. Ora, grazie allo sviluppo tecnologico, e soprattutto dei ragazzi di 4J Studios, possiamo apprezzare il capolavoro Rare nel suo pieno splendore, ma sarà ancora possibile considerarlo un gioco di eccezionale valore anche nell’odierno mondo dell’alta definizione? Vediamolo insieme.

Un remake rispettoso dell’originaleA differenza di molti odierni remake, che puntano sul rifacimento grafico e l’introduzione di nuovi elementi di gioco in modo da “aggiornare” il gameplay del titolo originale agli standard attuali, 4J Studios non ha fatto altro che portare Perfect Dark ad un frame rate stabile ancorato ai 60 fps e principalmente filtrare e migliorare le texture per rendere l’impatto grafico più piacevole sui televisori ad alta definizione. Tuttavia, strutture poligonali, animazioni e tutto il resto derivante dalla versione Nintendo 64 sono stati qui riproposti praticamente intatti.Protagonista della vicenda è Joanna Dark, un agente segreto britannico del Carrington Institute, agenzia contrapposta all’avversaria Datadyne e ben presto coinvolta in una cospirazione che coinvolgerà addirittura gli alieni. La campagna consta di ben diciassette missioni, ognuna affrontabile in tre diversi livelli di difficoltà nei quali non solo cambierà l’I.A. dei nemici (purtroppo di infimo livello rispetto agli standard attuali in ogni caso), ma verranno aggiunte di volta in volta nuovi obiettivi da completare per variare il modo in cui affrontare le varie situazioni. Purtroppo il level design a volte confusionario rende difficile capire esattamente di primo acchito come procedere, tanto che ci troveremo in alcuni casi a dover fallire una missione solo perché abbiamo distrutto accidentalmente un oggetto importante o ucciso in mezzo alla confusione un testimone chiave. Tuttavia con un po’ di attenzione e provando a rifare più volte i livelli si comprenderà come terminarli nel corretto modo e nel più breve tempo possibile. L’armamentario a nostra disposizione è molto vario e rende molto divertente uccidere i nemici nei più svariati modi possibili.Come di consueto la presenza di leaderboard online dove saranno inseriti i nostri risultati rende il titolo facilmente rigiocabile allo scopo di ottenere i punteggi migliori da esporre ai giocatori di tutto il mondo. La componente online ovviamente non si ferma qui. Infatti, è possibile giocare ogni singola missione della campagna in cooperativa o nella modalità Counter Operative, dove un player controllerà Joanna mentre gli altri le guardie, ovviamente sfruttando il respawn dei nemici. Ovviamente non mancano neppure le consuete opzioni Deathmatch e competitive, affrontabili su ben sedici mappe e con un arsenale composto da 43 strumenti di morte. Purtroppo online, dove è possibile partecipare fino a otto giocatori, è presente un po’ di lag che rende le partite un po’ meno apprezzabili del dovuto, ma generalmente la resa complessiva è piuttosto buona. Notevole divertimento è comunque ricavabile in locale, grazie allo split screen fino a quattro player sulla stessa console, e se proprio non avete la possibilità di avere amici a casa o giocare online, potrete comunque creare partite per esercitarvi attivando gli appositi BOT, personaggi controllati dalla CPU.

Miglioramento grafico e nient’altroQuesto rifacimento di 4J Studios si è limitato al miglioramento del comparto texture e all’ottimizzazione del motore grafico per ottenere una resa a sessanta frame per secondo in ogni situazione di gioco. Purtroppo sotto tutti gli altri aspetti, Perfect Dark dimostra perfettamente la sua età, nonostante fosse decisamente all’avanguardia ai tempi dell’uscita originale. Ci riferiamo soprattutto ai modelli poligonali dei personaggi, quasi del tutto privi di espressioni facciali e che parlano senza muovere la bocca, gesticolando per far capire che sono loro a dialogare in quel dato momento. Gli ambienti risultano inoltre molto spartani e privi di particolari, con strutture piuttosto grezze e povere di poligoni.Il voice acting è pessimo, compreso quello della protagonista Joanna, e rende i vari character piuttosto inespressivi e privi di un carattere proprio. Di buona qualità invece le melodie che fanno da sfondo alle nostre avventure e gli effetti sonori in generale.Il gameplay tuttavia si è dimostrato ancora molto valido e in grado di divertire sia i giocatori di vecchia data sia quelli più giovani. Persiste qualche problema con il puntamento nelle situazioni in cui la precisione è importante, tuttavia segnaliamo la presenza di ben tre configurazioni per i controlli: Classic Style, Spartan per i fan di Halo e Duty Calls per quelli abituati alla serie Call Of Duty.

– Texture e frame rate migliorati rispetto all’originale

– Numerose modalità multiplayer e ben 17 missioni in singolo

– Divertente

– Level design a volte confusionario

– Presenza di lag online

– I.A. e strutture poligonali datate

8.3

In definitiva, Perfect Dark risulta un titolo godibile e ben giocabile nonostante i dieci anni trascorsi dalla sua apparizione originale su Nintendo 64. Tuttavia il peso degli anni è evidente, complici un rifacimento grafico limitato, l’assenza di contenuti inediti e un level design visibilmente antiquato, ma in generale il gioco continua a essere molto apprezzabile e soprattutto divertente online.

Il prezzo abbordabile al quale viene venduto (soli 800 Microsoft Points) rende l’acquisto consigliato praticamente a tutti gli appassionati del genere.

Voto Recensione di Perfect Dark - Recensione


8.3