Recensione

La Torre delle Ombre

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a cura di Zeno

Uscito in sordina nei negozi e accolto tiepidamente dal pubblico dei videogiocatori, La Torre delle Ombre, il nuovo puzzle-platform 2D targato Hudson, si presenta come un’esperienza particolare, ricca di atmosfera e fascino. Questo curioso lavoro, caratterizzato da un gameplay semplice ed immediato e da uno stile grafico molto suggestivo trasporta il giocatore in un mondo onirico intriso di misteri. Continuate a leggere la nostra analisi per scoprire i dettagli più significativi di questa silenzioso viaggio.

Niente è come sembraIl gioco ci porta in una terra sconosciuta, una valle perennemente irradiata dal sole ospita un’imponente Torre. Un oscuro rituale avvenuto sulla sommità della Torre segna l’incipit della nostra avventura. Un ragazzo viene separato dalla sua ombra da un arcano boia e la mal capitata viene lasciata cadere nel vuoto. Risvegliata alle pendici della Torre l’ombra del giovane farà la conoscenza di una una silfide di nome Spangle che deciderà di accompagnarlo nelle sue peripezie al fine di aiutarlo a ricongiungersi al suo corpo. Il gameplay e tutte le meccaniche di gioco sono strettamente legate alla collaborazione del protagonista con Spangle. Se il primo, controllato dal giocatore mediante lo stick analogico, potrà muoversi tra le ombre proiettate su ogni superficie dello scenario, la silfide, i cui movimenti sono stati affidati al puntatore del Wii Remote, sarà il vostro unico contatto con il mondo fisico. Questo significa che se l’ombra di un oggetto vi impedirà di proseguire basterà cercare il giusto punto da sollecitare con Spangle e una volta spostato l’oggetto anche la sua ombra si estenderà, inclinerà, restringerà a seconda dei casi. Questo è il concetto alla base del gameplay del gioco. Mentre avanzerete nei meandri della Torre incontrerete degli enigmi da risolvere, niente di complicato, ma comunque quest’ultimi rappresentano brevi momenti di riflessione collocati in modo intelligente nell’ambiente di gioco. Anche in questo caso sarà importante riuscire a vedere oltre quello che c’è davanti ai nostri occhi, cercando di immaginare le possibili soluzioni derivanti dallo spostamento di un oggetto al posto di un altro e di cambiare addirittura la collocazione di una fonte di luce in alcune situazioni. Ad ostacolare il nostro singolare protagonista saranno presenti anche delle minacciose ombre, alcune appartenenti alle creature che abitano la Torre altre generate da un’oscura entità. Per difenderci avremo una spada abbastanza rudimentale, o meglio, avremo la sua ombra che al contrario non risentirà dei segni lasciati dal tempo. Se da una parte il gameplay di questo titolo colpisce per originalità durante le prima fasi di gioco, successivamente abbiamo fatto i conti con una discreta dose di ripetitività per quanto riguarda le azioni da compiere con Spangle e l’interazione con lo scenario. In diverse occasioni sarebbero state gradite soluzioni più variegate, ma in questo ambito bisogna ricordare che La Torre delle Ombre è un gioco bidimensionale e che quindi il sistema di gestione delle ombre è strettamente legato a dei movimenti circoscritti all’ambiente 2D. Una macchia che purtroppo fa sentire il suo peso a seguito di un ritmo di gioco che non sempre riesce a mantenere vivo l’interesse del giocatore. Il nostro consiglio, già che ci siamo, è quello di affrontare il gioco in modo calmo, senza correre, assaporando l’atmosfera e esplorando per bene ogni area, anche in virtù della presenza di frammenti di memoria sparsi in giro per la Torre, dei file di testo che andranno a delineare una specie di sotto trama curiosa e affascinante. Purtroppo anche la longevità non si attesta su livelli d’eccellenza, tutt’altro, ma considerando la natura del gioco e il genere d’appartenenza non ce la sentiamo di andare oltre un doveroso appunto nei confronti di questa mancanza.

Tecnica e dintorniIl comparto grafico del gioco è sicuramente uno degli elementi chiave dietro il concept del progetto. Il calore della luce ricrea un effetto molto suggestivo, i forti contrasti cromatici risaltano le ombre sulle superfici dei muri, i riflessi sugli ingranaggi metallici, tutto contribuisce alla modellazione di paesaggi e luoghi in cui il tempo sembra essersi fermato, dove sono gli oggetti e le cose i veri protagonisti della scena. Tutto questo reso ancora più efficace grazie alla colonna sonora del gioco, curata e perfettamente in linea con le sensazioni che Hudson vuole trasmettere al giocatore. La solitudine e quel silenzio rotto da un suono in lontananza o da una morbida melodia appena sussurrata dal vento. Se riuscirete a far vostro questo mondo vi assicuriamo che godrete a pieno di ogni istante di gioco.

– Atmosfera incantevole

– Gameplay semplice e originale…

– …ma serviva più varietà

– Lo finirete in poco tempo

7.5

La Torre delle Ombre è un titolo che difficilmente potrete valutare ignorando le due facce della medaglia che lo rappresentano. L’idea alla base del gameplay è molto interessante ma come abbiamo detto non riesce ad offrire una buona varietà al giocatore, che spesso si ritroverà di fronte a qualche déjà vu di troppo. E’ comunque un gioco che ci sentiamo di consigliare senza molte riserve a tutti i giocatori che fossero alla ricerca di esperienze fresche e particolari. Un titolo di nicchia che speriamo possa trovare il posto che merita nella line-up del Wii e nel cuore degli appassionati. Un posto piccolo magari ma lasciate, se potete, uno spiraglio per il sole di Hudson.

Voto Recensione di La Torre delle Ombre - Recensione


7.5