Anteprima

Il Signore degli Anelli: L'avventura di Aragorn

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a cura di andymonza

Chi si fosse soffermato a sfogliare le Appendici de Il Signore degli Anelli avrà senza dubbio notato che gli Annali redatti da Tolkien forniscono diversi indizi su cosa accade una volta sciolta la Compagnia dell’Anello e sconfitto Sauron. Frodo e Gandalf lasciano la Terra di Mezzo, Sam, Pipino, Merry, Legolas e Gimli fanno ritorno ai loro luoghi natali, mentre Aragorn viene incoronato Re degli uomini. La particolarità de L’avventura di Aragorn, titolo Wii e Playstation 3 sviluppato da Headstrong Games e distribuito da Warner Bros, è proprio quella di raccontare le vicende del Ramingo sotto forma di flashback, ambientando parte dell’arco narrativo diversi anni dopo la conclusione del viaggio della Compagnia. La disponibilità di una versione di prova per Wii ci ha permesso di affrontare le prime ore di gioco e farci un’idea molto precisa dell’offerta ludica.

”Ricordate la Contea, Padron Frodo?”Per quanto l’ispirazione narrativa di questo action in terza persona provenga più dalle pagine di Tolkien che dai film di Jackson (i quali hanno mostrato solo una piccola parte degli eventi successivi alla distruzione dell’Anello), sotto il profilo estetico gli sviluppatori hanno preferito attenersi a quanto visto al cinema, donando ai personaggi l’aspetto degli attori che li hanno interpretati nelle tre pellicole neozelandesi. Per sfruttare al meglio le capacità di calcolo del Wii questa scelta è stata affiancata ad un look cartoonesco vagamente ispirato a Fable, caratterizzato da fisionomie al limite del caricaturale e colori pastello. Il colpo d’occhio, per quanto il Wii abbia dimostrato di saper gestire ambienti ben più dettagliati, è piacevole e si conforma adeguatamente alla narrativa ed al gameplay proposti. Sempre dai film sono state tratte diverse linee di dialogo originali, spesso riadattate e spostate, operazione perfetta per creare un notevole effetto nostalgia nei fan delle pellicole. L’incipit del gioco offre la possibilità di aggirarsi per Hobbiville nei panni di Frodo Gamgee, primogenito cui il padre Sam ha dato il nome del suo vecchio amico e padrone. Nelle gambette del piccolo potremo scorrazzare liberamente per il parco nei dintorni dell’Albero della Festa, scoprendo che il piccolo borgo nel cuore della Contea non è affatto cambiato, così come casa Baggins, ora di proprietà di Sam. Questo inizio fa come di consueto da tutorial, permettendo al giocatore di familiarizzare con quelle che diventeranno poi le meccaniche alla base del gameplay, decisamente votato all’azione e controllabile tramite Wiimote e Nunchuck. Il telecomando farà le veci della spada, con i controlli di movimento dedicati a fendenti ed affondi speciali ed il tasto A alla schivata, mentre il Nunchuck servirà, oltre che per muoversi, a controllare lo scudo (o occasionalmente una torcia), il quale potrà essere orientato ed utilizzato per colpire il nemico rompendo la sua guardia. Man mano che si accumulano colpi a segno si va a riempire una barra visibile a schermo, la quale darà accesso ad un breve lasso di tempo in cui la forza del protagonista aumenterà esponenzialmente: questo è forse l’unico espediente di gameplay poco contestualizzato nel background tolkeniano, tendendo così a stridere con il resto degli elementi.Una volta presa confidenza con i controlli di base comincerà l’avventura vera e propria, che prende vita attraverso i racconti di Sam Gamgee, il quale narra le peripezie vissute al tempo della Compagnia al piccolo Frodo ed ai suoi amici. I racconti coprono tutto l’arco delle avventure di Aragorn descritte ne Il Signore degli Anelli, dall’incontro con gli hobbit a Brea sino alla battaglia alle pendici del Monte Fato. Il gameplay offerto dal titolo si divide equamente tra l’esplorazione dei livelli, spesso di generose dimensioni, e le dominanti fasi di combattimento: queste ultime prevedono un massiccio utilizzo di spada e scudo ed avvengono spesso in presenza di compagni guidati dall’Intelligenza Artificiale amica. A colpire sin da subito è la relativa facilità che caratterizza l’incedere del gioco, la quale conferma come il target del titolo sia rappresentato in primis da un’utenza relativamente giovane. Ricalcando da vicino le orme delle pellicole, L’avventura di Aragorn propone missioni caratterizzate da un notevole effetto nostalgia: stringendo saldamente Wiimote e Nunchuck ci troveremo a respingere l’assalto dei Nazgul ad Amon Sul per poi correre alla ricerca dell’Athelas, sfruttando occasionalmente l’abilità di Aragorn di seguire le tracce.

”Viaggeremo leggeri, andiamo a caccia di Orchi!”All’utilizzo di scudo e spada ed all’esplorazione dei livelli, ricchi di oro ed altri collezionabili da raccogliere, si affianca ben presto anche l’utilizzo dell’arco, ottimo per gli attacchi a distanza. Volendo rendere i combattimenti ancora più interessanti sarà possibile in qualunque momento della storia far entrare un amico in partita, il quale nei panni di Gandalf potrà fare ampio uso degli attacchi di bastone e spada e dell’utilizzo della magia del Grigio Pellegrino: nonostante qualche problema nel posizionamento della telecamera di gioco (peraltro comune a molti titoli che offrono una cooperativa in locale di questo tipo), la modalità si è rivelata divertente da condividere. Il sistema economico integrato nel gameplay permette l’acquisto di pozioni ed altri upgrade presso i mercanti i quali forniranno specifici bonus contro determinati nemici, naturalmente spendendo le monete accumulate durante l’esplorazione delle diverse location. Le avventure di Aragorn verranno di tanto in tanto intervallate con brevi ritorni alla Contea, dove nei panni di Frodo Gamgee sarà possibile continuare l’esplorazione delle zone adiacenti Casa Baggins e completare alcune brevi quest secondarie, ottime per spezzare efficacemente l’azione nei panni del Re Di Gondor.

– Tema dei flashback interessante

– Controlli ben studiati per il Wii

L’avventura di Aragorn è un titolo espressamente dedicato ai giovani fan di Tolkien e delle trasposizioni cinematografiche della sua opera letteraria. L’azione offerta è sufficientemente varia e piacevole da affrontare grazie alle generose dimensioni dei livelli ed all’utilizzo intelligente di alcune abilità dei singoli personaggi, ma il livello di difficoltà molto basso potrebbe scontentare i giocatori più smaliziati. Solo i fan più accaniti dell’opera tolkeniana potrebbero insistere, non foss’altro che per il credibile effetto nostalgia che gli sviluppatori sono riusciti ad ottenere. Rimanete con noi per il verdetto finale, dove occorrerà valutare la longevità e la varietà complessive per confermare questa prima impressione positiva.