Heroes of the Storm: nel mirino di Ana

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a cura di Valentino Cinefra

Staff Writer

Con l’ultimo aggiornamento, Heroes of the Storm ha fatto una bella scorpacciata di Overwatch. Oltre ad Ana, nell’elenco delle mappe del moba è stata inserita anche la rivisitazione delle Industrie Volskaya, una delle mappe più apprezzate di Overwatch. A breve arriverà anche Junkrat, il quale è già stato annunciato come eroe che seguirà Ana nel Nexus.
I giocatori di Overwatch conoscono già le abilità di questo formidabile cecchino, così come le sue capacità di supporto. Anche in Heroes of the Storm occupa il ruolo di supporto a distanza, in grado di supportare efficacemente gli alleati ma anche di dire la sua negli scontri.
Pur senza la stessa aggressività di una Tyrande, ad esempio, Ana può essere anche un buon supporto offensivo. Si tratta di un eroe complesso da giocare con molta lungimiranza, ed è ovviamente entrato di diritto nei miei main.
Ti ho nel mirino
Ana è un campione che rimane sempre nelle immediate retrovie, pronto ad intervenire in caso di necessità.
Iniziamo dal tratto distintivo: Shrike (D). Grazie a questa capacità, gli attacchi base di Ana somministrano una Dose agli avversari, ovvero un dot che infligge 44 danni al secondo per 5 secondi, e può accumularsi fino a 5 volte. Interessante perché uno dei talenti aggiunge un breve effetto soporifero all’accumulo delle cinque cariche. È ovviamente un’abilità passiva, pertanto non serve preoccuparsi di essere parsimoniosi, anzi, sparate sempre qualche colpetto quando capita.
La prima abilità di Ana è Dardo Curativo (Q), uno skillshot con il quale il primo eroe alleato colpito viene curato di 250 punti di salute. Questa è ovviamente la skill da spammare senza pietà, perché è la fonte di cure principale di Ana. Non cura i servitori, pertanto non ci si deve preoccupare eccessivamente della mira, ma sta tutto al giocatore nei panni del supporto calcolare il tempismo per curare le persone giuste al momento giusto, visto che è impensabile chiedere agli alleati di “fermarsi un attimo”. Tuttavia, il tempo di ricarica è molto esiguo quindi, anche in caso di errore, si può recuperare in relativa facilità.
L’abilità strettamente collegata alla cura, ma non solo, è Granata Biotica (W). Gli alleati colpiti dalla granata vengono curati di 175 punti di salute, e qualsiasi cura ricevuta nei successivi 4 secondi è potenziata del 25%. I nemici, invece, subiscono 60 punti di danno e ricevono il 100% di cure in meno per 2 secondi. La combo W + Q è ovvia, ma non è da sottovalutare neanche l’effetto offensivo perché, giocata al momento giusto, può bloccare gli healer più importanti come Lucio, Tenente Morales, Li Li, e chiunque abbia cure ad area più o meno automatiche. Granata Biotica è anche l’unico modo in cui Ana può curarsi da sola in caso di emergenza.
La terza abilità attiva è Dardo Soporifero (E). Si tratta di un altro skillshot che, se va a segno, addormenta il primo eroe nemico colpito, lasciandolo inabilitato per 3 secondi. L’effetto termina all’istante se il bersaglio subisce danni dopo i primi 0,5 secondi. La particolarità è che non può essere usato sui veicoli, ma in ogni caso si tratta della skill aggressiva di Ana. I suoi usi sono vari e l’efficacia ovvia, nei teamfight funziona bene sia in fase di ingaggio che di difesa, ma è anche un ottimo modo per evitare di essere inseguiti nel caso si venga braccati dall’assassino di turno. Anche in questo caso sono molto importanti il timing e la mira, soprattutto perché Dardo Soporifero ha un tempo di recupero ben più alto di Dardo Curativo, quindi un tiro sbagliato è potenzialmente un danno gravissimo per la squadra.
Concludiamo la disamina delle abilità con le abilità eroiche (R), come di consueto due tra cui scegliere: Biostimolatore e Occhio di Horo. Biostimolatore, nel momento dell’annuncio, mi ha fatto subito riflettere su come potesse essere diverso dalla mossa equivalente del Tenente Morales, pur mantenendo la stessa dinamica di funzionamento di Overwatch. Infatti, Biostimolatore rigenera 200 mana, e garantisce per i successivi 8 secondi solo un bonus del 30% alla potenza magica di un alleato, accelerando i tempi di recupero delle abilità del 130%. Non viene in alcun modo influenzato l’attacco fisico, come succede con Morales.
Per questo piccolo “debuff”, l’abilità eroica che preferisco usare con Ana è Occhio di Horo. Con questa mossa, Ana si piazza in posizione di cecchino, e può sparare fino a 8 colpi con portata illimitata. Colpisce il primo eroe alleato, nemico o struttura in linea, curando 300 punti di salute agli alleati, ed infliggendone 175 ai nemici, ma il 50% dei danni normali in meno alle strutture. Durante tutta la sua attivazione, Ana non può muoversi. Per come è strutturata Ana, preferisco il suo assetto da cecchino. Occhio di Horo ha molteplici utilizzi perché si tratta di un grande aiuto nelle teamfight per salvare gli alleati in pericolo, aiutare le uccisioni ed abbattere i nemici in fuga, ma anche nelle situazioni di controllo con templi, santuari e zone da conquistare, dove Ana può rallentare o infastidire gli avversari nelle dinamiche di conquista.
L’aiuto che viene da lontano
Abbiamo già detto come Ana sia un personaggio difficile da giocare, ed è il secondo supporto contrassegnato con difficoltà “Alta” nel gioco. Ed è proprio così, perché per essere efficace ha bisogno di tanta attenzione ed una buona mira. Le sue cure non sono eccessive e, nel caso si scelga un solo guaritore, le si potrebbe preferire qualcun altro. Tuttavia sono dell’idea che una volta presa confidenza, Ana come singolo support abbia tutte le carte in regola per sostenere il team a dovere. La sua croce e delizia sono i due skillshot tra le abilità, che richiedono una buona padronanza ma garantiscono la possibilità di sostenere i propri compagni senza buttarsi nella mischia, una cosa impossibile con gli altri eroi della sua categoria. Di certo non va giocata con aggressività, perché i danni che è in grado di fare sono pochi in breve tempo, e si tratta più che altro della possibilità di aiutare i dps a chiudere le uccisioni in fretta.

Ana mi ricorda un po’ Tyrande. Pur senza la potenza di fuoco della sacerdotessa di Elune (che nel meta attuale viene considerata un dps ibrido, praticamente), Ana è un supporto in grado di aiutare efficacemente gli alleati negli scontri. Di certo le dinamiche da imparare non sono immediate, pertanto è consigliata solo a giocatori esperti, o almeno bravi nel piazzare gli skillshot. Come unico guaritore, Ana può elargire un buon numero di cure a patto di essere abbastanza abili. In coppia con un secondo guaritore – magari proprio Tyrande – Ana è il pick da preferire in assoluto.