Anteprima

Gran Turismo 6

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a cura di Hybr1d

Colonia – Mai come in questi anni il “real driving simulator” di Sony ha visto il suo trono vacillare tanto violentemente. Anzi, in realtà Polyphony e Gran Turismo potrebbero essere già cascati dal loro posto d’onore visti i passi falsi compiuti durante questa generazione di console e la presenza sul mercato di titoli automobilistici molto validi. Non tutti hanno fatto bella figura, ma tanto è bastato a mettere in ombra il brand che fin dal suo esordio sulla prima PlayStation è sempre stato sinonimo di automobilismo. A sua difesa ci sentiamo di dire che nonostante gli alti e bassi, traspare sempre e comunque la reale passione che gli sviluppatori mettono in ogni capitolo di Gran Turismo, che va di pari passo con la ricerca della bellezza estetica ultima e la cura maniacale in ogni minimo dettaglio. Gran Turismo 6 non fa eccezione e si muove in questa direzione attento a evitare gli errori grossolani di GT5. Ci riuscirà?

Un garage sterminatoIl lavoro di Yamauchi e compagnia ha fatto si che la saga di Gran Turismo possa essere paragonata a una vastissima enciclopedia videoludica dell’automobilismo. Questo motivo e la passione di cui sopra hanno fatto si che GT 5 ci mettesse troppo tempo per arrivare su PlayStation 3 accompagnato da uno strascico di polemiche e musi lunghi per le problematiche riguardanti la funzionalità online e la mancanza di importanti feature ormai ampiamente utilizzate come i danni. Il sesto capitolo ha avuto una gestione migliore, basata soprattutto nel rivedere e correggere le imperfezioni del titolo precedente migliorandolo in ogni sua sfaccettatura. Dovremmo aspettare il prossimo 6 dicembre per vederlo su PS3, ma intanto a Colonia abbiamo assistito a un evento a porte chiuse con la presenza di Kazunori Yamauchi, padre della serie. È proprio lui a incarnare maggiormente l’incondizionato amore per le macchine e la perfezione estetica del team, e con l’entusiasmo che lo contraddistingue è partito in quarta presentandoci le nuove vetture e le nuove partnership di Gran Turismo 6, che vengono tutte raccolte sotto il nome di Vision Gran Turismo. Gli accordi non riguardano solamente macchine reali incluse nell’immenso garage disponibile in GT 6, ma anche concept car create per l’occasione da produttori e designer e che, magari, non verranno mai presentate alle fiere automobilistiche. Ne è un esempio la Alfa Romeo 6C, vettura che si pone a metà strada tra la sportiva 4C e la supercar da competizione 8C, ma che in realtà non ha mai visto la luce. Tra i grandi nomi troviamo i designer Bertone, Giugiaro e Zagato e costruttori come Aston Martin, Audi, BMW e Lamborghini e persino la new entry Air Jordan, marchio di Nike dedicato al basket ispirato e gestito da sua maestà Michael “Air” Jordan. Saranno tutte vetture avveniristiche che faranno la felicità dei molti appassionati di automobili che nonostante tutto continuano a supportare il lavoro di Mr. Yamauchi. Oltre a queste, è presente una corposa collezione di vetture vintage e molto rare realizzate alla perfezione sia esteticamente che nel modello di guida. Ai più appassionati è dedicata la ricca modalità foto presente all’interno del titolo. Tutte le macchine potranno essere immortalate in una delle suggestive location realizzate in maniera certosina dai programmatori Polyphony. Tra le nuove location troviamo l’italiana Siracusa, la cittadina di Ronda in Spagna e gli avveniristici edifici della città dell’arte e della scienza di Valencia. Vecchie e nuove location anche per i tracciati, che vedono il ritorno di Apricot Hill, dal quarto capitolo, SPA, Daytona e il Nurburgring, nei quali è presente anche il ciclo giorno/notte. Un sostanzioso miglioramento è stato riservato anche all’editor dei tracciati, adesso più accessibile e intuitivo nel suo utilizzo, ma non per questo povero di opzioni: la personalizzazione sarà ai massimi livelli e il giocatore avrà la possibilità di creare circuiti a piacimento e in piena libertà.

Una prova convincenteIl giorno successivo, arrivati presto i fiera, ci siamo fiondati allo stand Sony per provare Gran Turismo 6 in una delle tante postazioni munite di volante e pedaliera messe a disposizione del pubblico. Prima che arrivasse la folla terrificante che ha animato questa edizione della GamesCom, abbiamo fatto qualche gara per saggiare la bontà del codice e le evoluzioni rispetto al capitolo precedente. Il modello di guida ha subito un miglioramento dovuto soprattutto a una più precisa gestione delle sospensioni che permette un comportamento maggiormente realistico della vettura in curva. Ma a fronte di un’esperienza di guida sicuramente godibile e realistica stona ancor di più il sistema di danni purtroppo poco incisivo e non all’altezza di quanto fatto vedere da altri titoli presenti sul mercato. A livello tecnico e visivo, si vede tutto il gran lavoro di affinamento e pulizia operato dagli sviluppatori e il nuovo sistema di illuminazione con i suoi riflessi aumenta ulteriormente il realismo, complice anche un frame rate stabile. Oltre alla componente offline, però, Yamauchi ci ha tenuto a sottolineare quanto il multiplayer di GT5 sia ancora molto popolato dai giocatori di tutto il mondo. Attualmente più di un milione e mezzo di piloti virtuali si sfidano online e il feedback dei giocatori è stato fondamentale per capire le criticità da migliorare in vista di GT 6. Purtroppo quest’ultima modalità non era provabile, ma Poliphony pare tenerci parecchio, confermando che verrà affinata fino al rilascio del gioco e supportata con l’aggiunta di nuovi contenuti anche dopo l’uscita.

– Automobili per tutti i gusti

– Ottimo tecnicamente

– Feeling di guida migliorato

Gran Turismo 6 è un titolo importantissimo chiamato a risollevare il brand dopo il mezzo passo falso fatto con il quinto capitolo. Yamauchi e Polyphony sembrano aver imboccato la strada giusta, affinando il modello di guida e proponendo un parco macchine ampissimo realizzato con la massima cura. Tecnicamente il GT 6 convince, ma la mancanza di un sistema di danni credibile e ben implementato inizia a pesare eccessivamente sull’intera esperienza di gioco.