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Dying Light

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a cura di Nitro

Informazioni sul prodotto

Immagine di Dying Light
Dying Light
  • Sviluppatore: Techland
  • Produttore: Warner Bros Interactive Entertainment
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 27 gennaio 2015 (solo digitale), 6 marzo (solo fisico) - 9 febbraio 2016 (The Following su Steam) - 12 febbraio 2016 (The Following Enhanced Edition)

Los Angeles – Sulle nostre pagine vi abbiamo sempre parlato molto bene di  Dying Light. Il nuovo titolo di Techland, infatti, alla luce delle nostre precedenti prove sembrava proporre, oltre a delle solide meccaniche di gameplay, un comparto tecnico di tutto rispetto, già in grado di spremere la potenza offerta dalle console ormai disponibili da qualche mese sul mercato. Durante l’E3 di quest’anno lo abbiamo nuovamente trovato in giro per gli stand, prima da Warner Bros. e successivamente al booth di Microsoft, e se la versione PC/PS4 ci ha convinto piuttosto bene, quella Xbox One ci ha riservato qualche sorpresa a dir poco inaspettata.

Focus!Durante il nostro breve hands-on la versione di prova ci ha fatto nuovamente sperimentare le meccaniche di gioco alla base del titolo, che vi ricordiamo si rifanno alla grande a quelle già viste ad esempio in Left 4 Dead, seppur con qualche piccola variazione. Data l’assenza di un obiettivo preciso o di quantomeno un compito completabile nel breve periodo a nostra disposizione (ogni slot aveva una durata all’incirca di dieci minuti), abbiamo preferito imbracciare una delle armi melee e iniziare a falciare zombie come non mai. Come già sperimentato in occasione dei nostri test precedenti, il sistema di combattimento si rivela decisamente valido e il comparto animazioni rende la scena ancora più realistica. Ancora una volta gli zombie hanno un’intelligenza artificiale che varia a seconda della fascia oraria ingame: durante il periodo diurno i nemici saranno volutamente storditi e faranno fatica a notarvi se vi muoverete silenziosamente, mentre una volta calate le tenebre la situazione si farà a dir poco complicata, poiché saranno molto più sensibili e rischieranno di uccidervi in un men che non si dica. Inutile dire che in questo caso per avere la meglio è necessario creare diversivi sia con fumogeni sia con granate non letali, che riusciranno ad attirare a sé le orde di non morti e consentirci di svignarcela e portarci in salvo.Anche la componente parkour giocherà un ruolo fondamentale in questo senso, poiché gli zombie non saranno in grado di arrampicarsi sui tetti degli edifici. Non toccare mai la terraferma è dunque un’altra possibile strategia da seguire durante gli spostamenti, poiché se verrete circondati difficilmente riuscirete a salvarvi la pelle. Le armi disponibili nella versione di prova, in effetti, per come sono studiate (e nonostante la possibilità di potenziarle) non ci hanno permesso di lanciarci all’arrembaggio noncuranti del pericolo e di una morte certa.

Ziriuslyy?Nelle hall dell’E3 2014 erano disponibili sostanzialmente due versioni, ovvero quella PC e quella Xbox One. La prima come prevedibile ha offerto un comparto grafico davvero sensazionale, con un’ottima caratterizzazione degli ambienti, un frame rate inchiodato ai sessanta fotogrammi al secondo e texture validissime per gli zombie. La seconda, invece, presentava numerosissimi problemi. Prima di mettere le mani sul pad Xbox One ci aspettavamo una qualità grafica complessiva simile a quella vista alla Gamescom di Colonia dello scorso anno durante la prova su Playstation 4, ma purtroppo così non è stato. La prima cosa che abbiamo notato è la mancanza di ombre per alcuni nemici, un aliasing accentuatissimo per alcuni elementi dello scenario e una fluidità inficiata da un frame rate ballerino, che mostrava anche qualche problema di tearing. Se a ciò si aggiunge una qualità complessiva piuttosto mediocre, viene naturale domandarsi se la build portata in fiera non fosse eccessivamente datata o comunque meritevole di una maggiore ottimizzazione, poiché in alcuni momenti abbiamo avuto l’impressione di trovarci davanti a un titolo della vecchia generazione. Sicuramente il team di sviluppo lavorerà duramente per cercare una certa omogeneità nella qualità delle varie versioni, e il rinvio al 2015 è molto probabilmente stato causato anche da questi problemi.

– Ciclo giorno/notte

– Adrenalinico e frenetico

La versione Xbox One di Dying Light non ci ha convinto. La qualità grafica complessiva del titolo è infatti ben al di sotto di quella delle altre versioni Plastation 4 e PC, e ancora adesso stiamo sperando che la build portata al booth Microsoft fosse particolarmente datata. Certo, da qui al 2015 di tempo ce n’è a sufficienza, e ci aspettiamo un ottimo lavoro da Techland anche su questa console.