Anteprima

Divinity 2: Ego Draconis

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a cura di andymonza

Il mercato degli RPG su piattaforma PC sta vivendo un momento decisamente felice con il ritorno di apprezzati successi del passato (vedi Sacred) ed il lancio di nuove promettenti saghe (da Dragon Age a Risen). Divinity 2: Ego Draconis è il sequel di quel Divine Divinity rilasciato nel 2002, classico RPG a visuale isometrica che ottenne un buon riscontro di pubblico grazie alla sua notevole profondità narrativa e di gameplay. Gli sviluppatori Larian Studios si rimettono ora in gioco con un sequel, che promette di riportare sugli schermi lo stesso stile classico del predecessore unito ad alcune interessanti novità. Una demo mostrata durante la GamesCOM 2009 ci ha permesso di farci un’idea precisa del prodotto, ormai completo e prossimo al rilascio.

DragonslayerIl protagonista di questo sequel è nientemeno che un apprendista cacciatore di draghi, nei suoi panni ci troveremo ad ultimare le fasi del nostro addestramento per ottenere finalmente il rango e farci una vita. Dopo un’ispirata cut scene d’introduzione, che mostra il nostro arrivo nei pressi di un campo d’addestramento con un elegante Zeppelin, ci caliamo subito nella prima quest, consistente in un interessante giro presso i diversi istruttori, che con generosi dosi di arti magiche ultimano le fasi del nostro addestramento. I dialoghi sono strutturati secondo la familiare impostazione della scelta multipla, con la telecamera che dalla terza persona zooma e si pone più vicina ai volti dei partecipanti alla discussione. Il primo addestratore infonde la nostra mente con le memorie di un drago, concedendoci così una conoscenza più profonda del nostro nemico e donandoci collateralmente la facoltà di vedere le anime dei defunti e poter interagire con loro. Ancor più interessante è l’oggetto della lezione impartitaci dal secondo istruttore, che ci insegna a leggere nelle menti. Da questo momento in avanti i dialoghi si tingeranno di un aspetto molto interessante, dato che potremo leggere i pensieri del nostro interlocutore, con tutti i vantaggi del caso.La terza fase dell’addestramento ci ha visto familiarizzare con le meccaniche di combattimento, che si basano sulla tradizione GDR più pura. L’attacco con l’arma da mischia è legato alla pressione del tasto sinistro del mouse, ovviamente da combinare con l’utilizzo delle diverse skill presenti sulla consueta barra divisa in slot nella parte bassa dello schermo. Il personaggio può essere modellato con la distribuzione dei vari punti abilità e non vi sono classi chiuse da scegliere: sarà possibile sviluppare l’abilità con le armi o la magia a piacimento, ed eventualmente creare dei crossover.

L’importanza della sceltaCome in ogni GDR di stampo classico la facoltà di operare scelte è uno dei punti cardine del gameplay. Terminato il nostro addestramento ci accingiamo ad esplorare finalmente il mondo in cerca di draghi da cacciare e non passa molto tempo prima che ci imbattiamo in un gruppo di persone che sostengono di averne avvistato uno in una vicina città. Otteniamo così una nuova quest, ovvero raggiungere il paese ed interrogare gli abitanti per tentare di rintracciare la bestia. A metà strada inciampiamo tuttavia nella possibilità di compiere un lavoretto extra, ovvero l’eliminazione di certi Goblin nascosti nel bosco. Per evitare raggiri, decidiamo di attivare per la prima volta la nostra capacità di leggere le menti, la quale funziona solo dietro esplicito comando e comporta la spesa di un certo numero di Punti Esperienza per essere utilizzata. Tramite la lettura della mente (concretamente, una o più righe di testo che compaiono subito sopra all’interfaccia del dialogo a scelta multipla) abbiamo scoperto che la ricompensa offertaci era in realtà più che misera, dato che i Goblin erano ben più numerosi ed organizzati di quanto il furbone di turno volesse farci credere. Come spiegato dagli sviluppatori, questa piccola vicenda può concludersi in diversi modi: potremmo rifiutare l’incarico: a quel punto il personaggio si troverebbe costretto a cacciare i Goblin per conto suo. Una visita nel bosco qualche minuto dopo ci permetterebbe di vederlo accerchiato dai mostri ed in grave pericolo ed avremmo una chance per salvargli la vita.Se invece avessimo accettato subito la quest, un’intera catena di aventi avrebbe preso il via, sviluppandosi per diverse ore di gioco.Decidiamo comunque di rifiutare e ci incamminiamo nuovamente verso il centro città dove inizia e le nostre indagini. Cominciamo dalla taverna, che sospettiamo essere il punto di ritrovo dei cittadini, per scoprire che essa è in realtà semivuota, salvo tre figuri dall’aria poco raccomandabile che stanno apertamente infastidendo la cameriera, un po’ indignata un po’ spaventata. Ci facciamo avanti in sua difesa e la situazione degenera immediatamente in una baruffa, interrotta bruscamente dall’arrivo di una guardia.Anche da questo evento apparentemente poco rilevante possono scaturire una serie di diverse conseguenze. Si potrebbe ad esempio mentire dicendo che i ragazzi sono semplicemente ubriachi ed a questo punto la guardia si limiterebbe a spedirli nel bosco a scontare la punizione con qualche lavoro utile, come fare legna per la città. Oppure si potrebbe dire che si è trattato semplicemente di un malinteso, facendo andar via la guardia e ottenendo la gratitudine dei poco di buono che scambierebbero con noi delle interessanti informazioni riguardo ad un proficuo mercato nero, il che ci darebbe a sua volta accesso a delle chance di ricatto. Questo rende evidente come il mondo di Divinity 2 offre chance e tende trappole al giocatore, costringendolo a reagire e trasformando a sua volta le situazioni in base alle decisioni prese. Se questa profondità verrà mantenuta per tutto l’arco narrativo del titolo, unita alla capacità del protagonista di leggere le altrui menti essa potrebbe davvero farne un GDR di notevole spessore.

Casa dolce torreDopo averci mostrato la versione PC del titolo, siamo passati a quella Xbox 360 per uno sguardo ad alcune caratteristiche cui si avrà accesso nelle fasi più avanzate di gioco. Innanzitutto la possibilità di trasformarci in un drago, con possibilità di volo ed attacchi speciali, anche se non è ancora chiaro come ne giungeremo in possesso. Secondariamente la nostra casa, ovvero un’imponente torre dove potremo raccogliere un gran numero di NPC e godere dei loro servigi. Avremo ad esempio un Negromante che potrà “costruire” per noi dei Golem che combattano al nostro fianco: questo avviene attraverso un apposito editor, che consente di assemblare letteralmente le bestie scegliendo tra diversi arti ed organi interni. Avremo poi un alchimista disposto a produrre per noi delle pozioni e dei ragazzi che potremo incaricare di raccogliere le erbe necessarie alla preparazione. Non manca naturalmente un compositore e relativa danzatrice, mentre se vorremo cambiarci d’aspetto non resterà che ricorrere all’Illusionista.

Comparto TecnicoIl motore proprietario su cui gira Divinity 2 è stato realizzato con in mente il Personal Computer e solo secondariamente adattato per Xbox 360. Sulla piattaforma PC la resa è notevole, con gli ambienti bucolici ricchi di dettagli caratterizzanti e distinti da un design non originale, ma comunque efficace nel tratteggiare architetture, scorci naturali, fisionomie ed armamenti. La qualità delle texture è generalmente buona, mentre la palette di colori è apparsa in qualche inquadratura leggermente sbiadita. Degna di nota è la realizzazione dell’acqua, assolutamente gradevole e realistica nel look.La controparte Xbox 360 è stata trasposta sacrificando un po’ di dettaglio sulle texture e talvolta anche quanto a modellazione poligonale, che appare leggermente più spoglia. Non è comunque un downgrade eccessivo e considerata la scarsità di GDR puri su console, questo titolo rimane comunque un’ottima potenziale scelta.

– Lettura della mente originale

– Possibilità di trasformarsi in un drago

La prova con Divinity 2 ha rivelato che un marchio ormai quasi dimenticato sta per risorgere con qualche idea nuova per il genere. La lettura della mente e la possibilità per il protagonista di trasformarsi in un drago sono due elementi interessanti, in grado di offrire spunti di gamepaly senza dubbio interessanti. Il comparto tecnico è buono, e la conversione Xbox 360 riesce a mantenere un livello qualitativo discreto.

Gli appassionati di GDR puri stanno per vivere una grande stagione di uscite, e senza dubbio Divinity 2 è da tenere d’occhio. Rimanete con noi per l’ormai prossima recensione.