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Dead Island 2

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a cura di LoreSka

Informazioni sul prodotto

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Dead Island 2
  • Sviluppatore: Dambuster Studios
  • Produttore: Deep Silver
  • Distributore: Plaion
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: 21 aprile 2023

C’era un’aura di terrore attorno al primo Dead Island. Forse era stato quello straordinario trailer ad innescare il tutto. Forse era la sequenza iniziale, con quella rocambolesca fuga da un villaggio vacanze. O, forse, era l’idea di un luogo idilliaco che si trasforma in un’inferno a rendere il tutto terrificante. Insomma: Dead Island aveva le premesse di un survival horror, e solo dopo qualche ora di gioco l’aspetto free roaming prendeva il sopravvento, lasciandoci scoprire i numerosi segreti e la vasta scala dell’isola di Banoi.
Credevamo che il sequel avrebbe mantenuto l’idea del primo gioco, ma ci sbagliavamo: Dead Island 2 è un’esperienza che punta più sul caos che sulla sopravvivenza, trasformando la lotta agli zombie in una grossa attrazione turistica. Insomma: se il primo Dead Island ci faceva fuggire da una vacanza, in Dead Island 2 la nostra vacanza passa attraverso l’uccisione degli zombie. Beh, più o meno.
Shutdown California
Per la prima volta la serie si sposta in un luogo reale: il teatro di Dead Island 2, infatti, è la California meridionale. Dopo l’esplosione dell’epidemia zombie in California, le autorità hanno deciso di “chiudere lo stato”, isolandolo dal resto del mondo. Così, la regione che fu un tempo il paradiso del surf e delle belle ragazze diventa una sorta di mondo a parte, nel quale vi abitano pochi sopravvissuti non disposti a lasciare le proprie case, una valanga di non morti e qualche turista. Perché, a quanto pare, chi è immune al virus zombie ama uccidere i non-morti. La California è diventata uno grosso parco a tema, nel quale chi cerca divertimento e gloria si reca per fare saltare la testa a qualche mangiacervello.
Questa premessa ci dà immediatamente un’idea di come sia cambiato Dead Island nel suo sequel: il gioco è più incentrato sull’uccisione degli zombie che sulla sopravvivenza, e i momenti drammatici sembrano essere stati sostituiti da molti più momenti caciaroni, nel quali ci si concentra unicamente sullo sterminio di chi ci sta attorno. E, dopo due sessioni di gameplay alla Gamescom 2014, crediamo che questa svolta alla Dead Rising, con la conseguente crescita del ritmo nel gameplay, sia davvero positiva.
Al contempo, non dobbiamo dimenticare che Yager Development, sviluppatori di Dead Island 2, hanno nel loro portfolio Spec Ops: The Line, un gioco spesso citato per la sua trama straordinaria. Anche se in un gioco casinista come Dead Island 2 non ci aspettiamo trame alla David Lynch, siamo abbastanza fiduciosi nelle capacità di Yager di saper creare un interessante impianto narrativo.
Meglio in coop
Nonostante le variazioni nel mood e nel ritmo del gioco, il concept Dead Island 2 resta solidamente ancorato a quello del suo predecessore: parliamo di un gioco che dà indubbiamente il meglio di sé se giocato in compagnia. Con questa “zombie fest” in corso, i giocatori sono portati sia a collaborare per procedere nelle sezioni più dense di zombi che a mantenere una sana competizione sul numero di non morti uccisi. Così, non è raro vedere qualche compagno allontanarsi dal gruppo per lanciarsi letteralmente nella mischia, e iniziare a menare fendenti a destra e a manca per massacrare il maggior numero di nemici. A differenza di Dead Island, dove le armi da fuoco avevano un ruolo importante nonostante la loro relativa rarità e scarsità dei proiettili, in Dead Island 2 il gioco sembra fornirci un numero di proiettili maggiore rispetto al passato, pur invogliandoci a mantenere un approccio melee. In altre parole, tra il fucile e la spada il giocatore è naturalmente portato a scegliere quest’ultima: combattere circondati da un’ora di zombie è infinitamente più divertente che farlo dalla distanza, complice anche la spettacolarità dei combattimenti corpo a corpo. Uno dei nostri personaggi, ad esempio, aveva a disposizione un martellone potenziato con un danno di fuoco: in alcuni casi il nostro amico era in grado di mandare in aria gli zombie con un solo colpo, incendiandoli allo stesso tempo. Se non avete mai visto uno zombie andare contemporaneamente a fuoco e in orbita, Dead Island 2 vi aprirà nuovi orizzonti.
I personaggi disponibili sono quattro – hunter, berserker, speeder e bishop – ognuna con peculiarità profondamente diverse dalle altre e con un attacco furia attivabile piuttosto spesso, con un tempo di cooldown relativamente breve. Nella nostra prova abbiamo giocato nei panni di un berserker (il tizio col martellone di cui parlavamo poc’anzi) e di una speeder, una sorta di ninja con la quale siamo riusciti a segnare un ottimo quinto risultato mondiale per numero di uccisioni alla Gamescom 2014. Quando hai a disposizione una katana e un attacco furia che finisce i nemici con la semplice pressione di un pulsante, il kill counter sale abbastanza rapidamente se ti trovi nel posto giusto, al momento giusto.

Nonostante l’atmosfera del primo Dead Island sia andata completamente persa in questo sequel a favore di uno scenario che sembra mescolare Dead Rising e Bulletstorm, quanto abbiamo visto ci ha lasciato un’ottima sensazione. Siamo usciti sinceramente divertiti dalla sezione in multiplayer, e crediamo che questo gioco abbia delle potenzialità per diventare un titolo particolarmente giocato online e capace di radunare una folta community di appassionati. Dead Island 2 è stata una delle belle sorprese della Gamescom 2014 e l’ennesimo titolo da attendere nel 2015.