Anteprima

Caravan

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Amburgo – Qualche giorno fa, siamo stati accolti ad Amburgo per i Daedalic Games, con la compagnia tedesca che ci ha mostrato alcuni dei titoli della sua line-up per i prossimi mesi, annunciando anche a sorpresa Deponia Doosmday, ora già disponibile (e del quale stiamo realizzando la recensione). Se volete conoscere tutti i giochi che ci sono stati presentati nel corso dell’evento, vi rimandiamo al nostro video speciale dedicato.
La manifestazione è stata aperta da Jens Kortboyer, di it Matter Games, che ci ha parlato del suo Caravan, e al quale abbiamo deciso di dedicare una sua anteprima, avendo passato un po’ più tempo a conversare con lo sviluppatore e a testare il titolo, rispetto a quanto è stato possibile con gli altri giochi.
L’arte del commercio (e tanta sete)
Caravan è un’avventura in 2D nelle quali torniamo nell’Antica Arabia per vestire i panni di un giovane (sarete voi a sceglierne sesso e nome) che ha ereditato dalla sua generazione la tradizione carovaniera. All’inizio dell’avventura, il protagonista comincerà il suo viaggio per imparare l’arte del commercio, ma ben presto si ritroverà a fare i conti con il mistero della sparizione di sua madre. Determinato, può quindi consultare la mappa dell’Arabia per decidere verso quale meta spostarsi, affrontando un viaggio che sarà ricco di incontri e di pericoli: nella demo mostrata, ad esempio, era possibile imbattersi in un viandante che, mentre ci vedeva diretti ad un’oasi nel tentativo di sopravvivere alla sete imposta dal deserto, ha chiesto di potersi unire a noi, così da poter viaggiare più sicuro. Mentre, insomma, proseguirete il vostro viaggio a caccia della verità su vostra madre, vi ritroverete ad affrontare numerose quest secondarie, che saranno presenti a tal punto che gli sviluppatori hanno deciso di avere una schermata dedicata proprio all’elenco delle quest attive. Oltre ad incontrare personaggi che vi chiederanno favori o mercenari che tenteranno di uccidervi, costringendovi a difendervi con i mezzi a vostra disposizione, in Caravan visiterete anche le città dell’Antica Arabia, tutte realmente esistenti nell’epoca in cui è stato ambientato il gioco. Qui, potrete ad esempio spendere dei soldi per equipaggiarvi al meglio, prolungando via via la vostra carovana e facendovi accompagnare da cammelli o perfino combattenti, con l’intenzione di proseguire il vostro viaggio al meglio delle possibilità. 
Occhio però, perché per attraversare i deserti è necessario portare delle scorte d’acqua, ed è quindi bene cercare di investire parte dei soldi che ricaverete vendendo le merci in vostro possesso per acquistare da bere. Il gioco punta fortemente su componenti di ruolo, come il fatto che la carovana possa costituirsi di altri personaggi che potranno seguirvi, come i già citati guerrieri, e che potrete equipaggiarli sia di oggetti che ne migliorano le capacità, sia di abilità utili per il vostro viaggio: con un apposito training, ad esempio, un combattente riuscirà a consumare meno acqua durante il viaggio, facendovi risparmiare sulle scorte.
Usare il cervello e vivere una storia
In caso finiste con l’imbattervi nei nemici, vi ritrovereste di fronte ad una schermata che vi consente di scegliere con quale membro della carovana affrontare la vostra sfida: una volta fatto, basandovi sulle sue statistiche, vi troverete davanti ad un mini-gioco, nel quale ad ogni possibile caratteristica della lotta (come attacco e difesa), vostra e dell’avversario, è assegnato un punteggio. Sul tavolo sono presenti dei dadi, utilizzando i quali e assegnandoli alle abilità, potete modificare le vostre possibilità di vittoria. Il gioco, a primo impatto molto complesso da padroneggiare e ben poco intuitivo, prevede insomma che, scegliendo ed assegnandovi i dadi giusti di turno in turno, possiate ottenere statistiche superiori al nemico, sconfiggendolo. Lo stesso meccanismo viene utilizzato anche per le trattative nel commercio, laddove alle armi e alle difese si sostituiscono invece i diversi possibili approcci emotivi – calma, emotività, aggressività. In caso riusciste a scegliere i dadi giusti, in questa reinterpetazione per numeri di sasso, carta, forbice, otterrete un prezzo più vantaggioso per le merci. In caso contrario, sarete invece penalizzati. Nel caso delle battaglie, invece, sarà ovviamente deciso il loro esito.
Sebbene, come anticipato, a primo impatto il sistema risulti complesso, dopo poche prove si riesce a padroneggiarlo abbastanza agevolmente, e ad affrontare delle sfide interessanti. Gli sviluppatori ci hanno spiegato di aver cercato di realizzare un sistema che potesse sposarsi bene sia alle battaglie che alle trattative, e che hanno quindi deciso di creare quanto mostrato ispirandosi anche ai giochi a dadi dell’epoca in cui è ambientato Caravan.
In merito alle vicende narrate nel gioco, gli sviluppatori ci hanno poi spiegato che, sebbene siano presenti numerose side-quest, i cui esiti possono anche modificarsi in base a chi abbiamo deciso di portare con noi, la storia è lineare, e rimane uguale a prescindere che scegliate i personaggi femminili o quelli maschili. La volontà del team era quella di narrare una trama favolistica, da Mille e una notte, trasportandovi in un contesto affascinante e in qualche modo perfino istruttivo, non pienamente esplorato nel mondo dei videogiochi. In totale, ci è stato detto, potrete esplorare trentasei diversi scenari: un numero interessante, se consideriamo che il progetto è stato sviluppato da un team di dodici persone. Gran parte di loro, non ne dubitiamo, sono sicuramente artisti, dal momento che Caravan cerca un forte ed immediato impatto visivo, facendo vivere il gioco all’interno di una pergamena, e facendoci muovere in illustrazioni che, come spiegato da Kortboyer, si ispirano a quelle dello stile della Casa de Sezim in Portogallo.
Giocare a Caravan
 Alla nostra prova, mouse alla mano, Caravan è riuscito ad incuriosirci sopratutto per il suo stile affascinante e per gli scenari da esplorare, che via via si tramutano in vere e proprie possibilità di viaggio libero. Tuttavia, c’è anche da far notare che i tempi morti sono numerosi: selezionata la destinazione sulla mappa, assisterete alla vostra carovana che procede, in disperata attesa che succeda qualcosa—si tratti di un incontro con dei nemici, dell’arrivo di un personaggio che assegnerà una quest secondaria o dell’assalto da parte di qualche animale feroce. I ritmi, insomma, sono molto lenti e fondati sull’attesa—una scelta che potrebbe scoraggiare i giocatori meno pazienti.
Interessante notare come il team abbia poi voluto puntare forte sulla componente strategica del gioco, costringendovi ad organizzare le scorte d’acqua con oculatezza prima di inoltrarvi nel deserto. Impossibile, quindi, arrivati in una delle città, non recarsi a commerciare per vendere le proprie risorse ed acquistare un po’ di provviste—pena, non essere più in grado di sopravvivere allo spietato deserto. Il commercio può essere eseguito con una schermata classica in cui selezionate cosa volete vendere e cosa volete acquistare, accettando i prezzi fatti dal venditore. Se e solo se, invece, foste intenzionati a provare a trattare sui pagamenti, allora dovreste vedervela con il mini-gioco di cui abbiamo accennato poco fa.
Abbiamo trascorso più di mezz’ora a giocare Caravan e parlare del gioco con gli sviluppatori, e l’impressione è che il titolo poggi su una base di idee interessanti e suggestive, che si sposano al fatto che il team assicuri che “piacerà certamente a chi nei videogiochi vuole vivere una storia”. I suoi ritmi di viaggio, però, sono veramente ma veramente lenti, anche quando si finisce con l’incontrare qualcuno nel percorso, e sono passivi, dal momento che vi spingono solo e soltanto a guardare il monitor in attesa che si arrivi a destinazione o compaia qualcuno. Non sappiamo se nella versione finale di Caravan la durata dei viaggi sarà accorciata o meno, visto che abbiamo provato una build precedente, ma speriamo si possa trovare un compromesso migliore. 
Il gioco è atteso per il Q2 su PC, Mac OS X e Linux, e lo sviluppatore ci ha anticipato che il mese di uscita più probabile è aprile.

– Scenario suggestivo e stile artistico ben realizzato

– Componente strategica interessante

– Tante side-quest da completare

Nel complesso, Caravan presenta una base di idee suggestive ed un sistema di gameplay che mette insieme componenti da gioco di ruolo e strategiche, con l’organizzazione delle vostre risorse per i viaggi, la gestione dei membri della carovana, delle loro abilità e dei loro equipaggiamenti. Il sistema di battaglia con il mini-gioco a dadi potrebbe non piacere a tutti, così come il fatto che il gameplay imponga ritmi molto molto blandi, ma il titolo riesce comunque a mantenere del fascino, e potrebbe far breccia nei giocatori che non hanno paura dei suoi tempi, intenzionati a lasciarsi trasportare nell’Arabia e a scoprirne tutti i segreti.