Call of Duty Elite

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a cura di Pregianza

Colonia – Esistono pochi giochi al mondo in grado di dividere l’utenza come gli ultimi Call of Duty. Da una parte milioni di giocatori li adorano e considerano gli FPS numero uno in assoluto, dall’altra un quasi pari numero di persone li detesta e/o ritiene titoli poco profondi e non meritevoli del successo avuto (esistono anche delle vie di mezzo tra le due ideologie, ma sono una specie rara e si nascondono nei vicoli di notte nd. Pregianza). Indipendentemente dalla categoria di cui fate parte, una cosa è innegabile: il multiplayer dei Call of Duty è unico e dà assuefazione. Cosa fare quindi quando si possiede un marchio che vanta milioni di utenti impegnati tutti i giorni a massacrarsi online? Si migliora l’esperienza multiplayer “of course“! Activision lo ha capito e ha deciso di mettere gli sviluppatori di Beachhead Studios al lavoro su Call of Duty Elite, a tutti gli effetti un servizio aggiuntivo che va ad aggiungersi alle normali opzioni multigiocatore di Black Ops e del futuro Modern Warfare 3, e le amplia notevolmente. Solo un piccolo problema: al momento dell’annuncio è stato rivelato che il servizio sarebbe stato free solo in parte. Visto che al giocatore medio non piace sborsare soldi per servizi di contorno, siamo andati allo stand Activision al GamesCom per farci spiegare esattamente fino a che punto potranno godere di questa novità i giocatori non paganti, e cosa offre in più una sottoscrizione. La cattiva notizia è che delle opzioni a pagamento non abbiamo saputo moltissimo, quella buona è che Call of Duty Elite nella sua versione gratuita offre un sacco di extra agli amanti di questa serie. Vediamo quali.

Camperone, ora so dove ti nascondiEntrati nella stanza dedicata a Call of Duty Elite, siamo stati accolti da uno degli sviluppatori, che ha prontamente chiesto al pubblico una tag Xbox Live per mostrare il funzionamento dell’add-on. A rispondere alla chiamata è stato un coraggioso giornalista tedesco,  che ha deciso di rivelare le sue statistiche ai presenti (neppure malvagissime a volerla dir tutta). Inserito il nome, è apparso il menu principale, con quattro sottoinsiemi selezionabili: Career, Connect, Compete ed Improve. La prima opzione, Career, è risultata essere uno studio minuzioso del proprio stile di gioco. Una volta scelta permette di visionare statistiche dettagliatissime di tutte le partite fatte negli ultimi 30 giorni, con tanto di mappe con segnalati i movimenti e le morti di ogni giocatore. Una planimetria di questo tipo è estremamente utile per capire quali sono le zone “calde”, e come modificare il comportamento per migliorare le prestazioni durante uno scontro. Career non permette però solo di studiarsi un percorso furbo nei deathmatch: tramite l’opzione si possono trovare altri giocatori, ed è possibile aggiungerli come amici e condividere con loro i loadout (le combinazioni di classi ed equipaggiamento utilizzate). Trattandosi poi di un dettagliato resoconto della propria carriera in game, vi sono ovviamente anche delle classifiche personalizzabili, che permettono di paragonare il proprio punteggio in ogni modalità e scenario a quello dei nuovi compari. Improve, è simile a Career, poichè propone un quantitativo altrettanto imponente di dati riguardanti il giocatore. Questi però mostrano punti forti e deboli dell’utente, e si concentrano sulle prestazioni ottenute con le singole armi – nel caso del nostro amico tedesco che aveva fatto da cavia, abbiamo potuto osservare una certa dimestichezza con i mitragliatori pesanti ed un’atroce incapacità nell’utilizzo dei fucili a pompa. A tutto ciò si uniscono degli interessanti tutorial video per ogni bocca da fuoco. Ne abbiamo osservati solo un paio, ma ci son parsi ben fatti ed utili per imparare tutti i trucchi del proprio arsenale.  Una volta giunti al Connect, abbiamo abbandonato il profilo del prode redattore germanico e siamo tornati a quello dello sviluppatore che presentava. Improvvisamente le statistiche infinite che caratterizzavano i sottoinsiemi precedenti sono scomparse, per lasciare il posto ad un nutrito numero di “gruppi”, divisi per argomento. A quanto pare alcuni studi hanno rivelato che i giocatori di Call of Duty non legano molto tra loro (ci voleva uno studio per capirlo…). Per risolvere il problema, Call of Duty Elite permette di creare dei raggruppamenti sociali divisi per argomento, dove chattare e relazionarsi. Per farci un esempio lo sviluppatore ha formato un gruppo il cui tema principale era uno snack digerente. Basterà a rendere la comunità del gioco un giardino felice con margherite e coniglietti rosa? Beh, considerando che siamo un sito che tratta videogame e non novelle fantascientifiche ve lo diciamo subito: NO. Tuttavia è innegabile che possa aiutare, e non è nemmeno l’unica mossa fatta allo scopo di migliorare la comunità. Infatti è accompagnata da un altro sistema di raggruppamento, quello dei clan: ad una prima occhiata poco più di una versione ufficiale dei team di giocatori che si formano solitamente nei server, ma in realtà resi più interessanti grazie all’introduzione di punti esperienza e livelli, che vengono guadagnati dai membri durante le partite. Altra interessante aggiunta mostrata sono i Theater, in pratica video confezionati dallo staff di Beachhead a mò di Call of Duty Show, nei quali vengono mostrate le uccisioni più spettacolari e divertenti selezionate dai giocatori. Gli sviluppatori sono poi passati all’opzione conclusiva, Compete, e ci hanno spiegato che si divide in eventi e in operation. Gli eventi sono normali tornei comprendenti le modalità base del gioco, le operation permettono invece di creare competizioni personalizzate, come ad esempio una sfida ad ore nella quale per vincere è necessario eseguire più headshot degli avversari. Un modo interessante per rendere ancor più variegato il multiplayer. Per chiudere la presentazione Beachhead ci ha svelato che alcuni eventi saranno ufficiali ed avranno premi concreti (zaini, consoles, yacht.. ok, l’ultimo forse è un po’ eccessivo). Prima di lasciarci ci hanno anche confermato che tutto quello che abbiamo visto sarebbe stato gratuito, sia in Black Ops che in Modern Warfare 3, esclusi gli eventi ufficiali premiati, riservati agli utenti premium. Non ci è stato svelato altro delle opzioni a pagamento, ma pare che molta roba “cool” non gratuita sarà direttamente legata ai clan.

Call of Duty Elite nella sua forma gratuita sembra poter migliorare sostanzialmente l’esperienza multiplayer della serie, con utili tutorial, dati precisissimi ed interessanti chicche aggiuntive. Non sono ancora chiare però le opzioni premium dell’add-on, e soprattutto non è chiaro se varrà la pena pagare per ottenerle. La mossa degli eventi ufficiali limitati ai paganti è furba, ma non basta certo a convincerci. Gli sviluppatori hanno tuttavia promesso grandi cose da questo punto di vista, non ci resta che aspettare.