Black Ops II - Bluetooth Controller

Avatar

a cura di FireZdragon

Call of Duty attira ogni anno su di sé tutte le attenzioni. Tra gli amanti più sfegatati del titolo e chi lo vorrebbe invece vedere sullo scaffale in eterno, è inutile negare che il brand Activision sia in grado di condizionare durante i primi mesi di lancio l’andamento dell’intero mercato videoludico. Se fino a qualche anno fa tuttavia questo discorso era pertinente solo ai videogame che comparivano nei negozi, negli ultimi tempi anche gran parte delle case produttrici di hardware hanno iniziato a brandizzare i propri prodotti con i titoli di maggior richiamo, nella speranza di poter guadagnare qualche nuovo cliente. Gli headset Turtle Beach, le periferiche da gaming griffate Razer e le partnership NVIDIA sono solo alcuni esempi, e Big Ben ha deciso di cavalcare l’onda proponendo un gamepad pensato appositamente per tutti gli hardcore gamer, amanti del genere degli sparatutto ed esigenti in termini di prestazioni. Di recente abbiamo avuto modo di provarlo per qualche settimana, e oggi siamo qui per esporvi le nostre prime impressioni.
COD dentro e fuori la console
La confezione, in plastica trasparente, è piuttosto spartana e contiene al suo interno oltre al pad anche un cavetto USB per il collegamento con la console di casa Sony e la batteria ricaricabile. Questa, da 700 mAh, è perfettamente identica a quelle viste nei controller per Xbox 360 e data la sua conformazione può essere ricaricata anche tramite le speciali dock station proprietarie Microsoft, o utilizzata in altri pad compatibili. Il suo peso tuttavia influisce in maniera sostanziale sulla sensazione di robustezza, rendendo il pad Big Ben decisamente più massiccio rispetto a quello originale Playstation soprattutto nella parte centrale e in quella delle manopole, leggermente più lunghe e sicuramente più comode. Oltre ad una miglior impugnatura dovuta alle appena citate maggiori dimensioni, la presa è facilitata da della gomma antiscivolo posta ai lati, incisa con il logo di Call of Duty: Black Ops II, comoda e funzionale per la stabilità complessiva.
Di grande valore invece i grilletti che, sebbene non ancora pratici come quelli presenti sui controller Xbox 360, risultano nettamente più agevoli rispetto al pad Playstation 3 grazie a una semplice scalettatura finale che ne semplifica la pressione e permette una presa più salda e impedisce alle dita di scivolare, aggiunta che sicuramente aiuta anche nei più recenti racing game. Immutati invece i dorsali, che mantengono le medesime dimensioni degli originali. Cambia invece la croce direzionale: Big Ben ha infatti optato per una soluzione unica, che richiama il d-pad del primo controller Xbox 360 ma che, a differenza di quest’ultimo, si rivela ugualmente precisa e reattiva. Diversa anche la disposizione dei tasti START e SELECT, leggermente ribassati e più vicini alle levette analogiche e al tasto home. 
A sorprendere, non propriamente in positivo, è invece la grandezza dei tasti principali nettamente ridotta. La superficie di pressione è inferiore rispetto a quella presente sulla soluzione Sony, e non è infatti raro premere accidentalmente più di un tasto alla volta e magari vanificare l’azione che si sta eseguendo a schermo. Una scelta piuttosto discutibile, che forse potrebbe ostacolare un’esperienza di gioco ottimale a tutti coloro che hanno delle dita dalle dimensioni generose.
A fianco di tutte queste modifiche è inoltre presente una retroilluminazione a led di colore arancione, attivabile mediante un comodo switch posto sulla parte inferiore, che interessa in particolar modo la superficie circostante gli analogici, la croce direzionale e i tasti standard posti sulla destra.

La nostra prova con il controller marchiato Big Ben è sicuramente positiva. I punti di forza di questa periferica risiedono in una robustezza strutturale e da una serie di interessanti aggiunte, estetiche e non, che permettono all’utente, tra le altre cose, di beneficiare di una maggiore stabilità durante le proprie sessioni di gioco. Rimane qualche riserva riguardo alla dimensione dei tasti standard, inferiore rispetto a quella della controparte Sony ma che non inficia particolarmente l’esperienza ludica. Buono in ultima istanza anche il prezzo, di circa 49,90 euro.