Anteprima

Ace Combat: Assault Horizon

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a cura di FireZdragon

A poco più di un mese dall’arrivo nei negozi di Ace Combat: Assault Horizon siamo riusciti a mettere le mani su una build non definitiva del titolo, grazie alla quale abbiamo potuto dare uno sguardo ravvicinato alle prime sei missioni della campagna per giocatore singolo. Dopo averlo visto in azione all’ E3 ed averlo assaggiato nuovamente al Gamescom di Colonia la voglia di poter approfondire la conoscenza con il titolo era alta e, fortunatamente, le nostre attese non sono state disilluse.

Take Off!Scelta la difficoltà intermedia tra le tre disponibili, ci siamo subito ritrovati coinvolti in un combattimento aereo super affollato. L’adrenalina è schizzata alle stelle in un attimo, con velivoli che sbucavano da ogni parte e nemici che ci si piazzavano in coda pronti a farci saltare in aria. Fortunatamente tutte le novità presenti in questo reboot della serie sono state introdotte in maniera graduale e ci hanno dato il tempo necessario per prendere confidenza con i controlli. Durante i primi scontri saremo infatti guidati da una sorta di tutorial-missione, utile per calibrare la sensibilità dell’aereo, prendere la mano con il nuovo sistema di aggancio del bersaglio e con la rinnovata interfaccia. Dimenticate dunque la noiosa lentezza di alcune sessioni di training presenti negli altri capitoli, in Ace Combat: Assault Horizon anche il tutorial vi porterà a volare tra palazzi che crollano, schegge di vetro che scalfiscono la carlinga ed inquadrature dedicate a rendere ogni singola azione spettacolare. Dopo qualche breve sessione di volo tuttavia, la sensazione di avere un aereo troppo stabile in aria e poco propenso alla libertà di movimento a cui ci avevano abituato i precedenti capitoli ci ha stranito, facendo balenare in noi la paura che per rendere più frenetica l’azione di gioco il modello di volo fosse stato semplificato in maniera eccessiva. Dubbio svanito quando, frugando tra le diverse impostazioni dei controlli, abbiamo trovato l’opzione per riportare il sistema di pilotaggio uguale a quello dei precedenti Ace Combat. Stranamente questa opzione non è attiva di default, rendendo impossibile fare avvitamenti, Immelman turn o lo Split S fin da subito. Il titolo si è dunque presentato aperto sia a coloro che desiderano giocarlo in maniera più “leggera”sia ai fan di vecchia data, che ritroveranno la stessa giocabilità del passato.Una delle novità più grosse riguarda la possibilità di agganciare un aereo avversario ed iniziare un dogfight ravvicinato. In questo caso la telecamera si avvicinerà in maniera sostanziale, concentrando l’attenzione sul mirino del mitragliatore ed i simboli di aggancio missilistico. Tutti i nostri colpi, a questo punto, potranno sfruttare un boost al danno ed una maggior velocità, a patto di continuare a mantenere il nostro bersaglio al centro dell’inquadratura. Durante la “DFM” si attiverà una sorta di pilota automatico, che manterrà la scia del nostro obiettivo ma lascerà al contempo la possibilità di evitare crolli o esplosioni nelle vicinanze. Gli aerei nemici infatti per toglierci di dosso ci porteranno a volare in mezzo ai palazzi, nei canyon od in spazi ristretti in un susseguirsi di manovre alla Top Gun. Purtroppo durante la prova i nostri colpi erano talmente efficaci da ridurre in polvere i nemici prima che questi riuscissero a portarci verso terra, probabilmente con una difficoltà di gioco maggiore sarà possibile guerreggiare in maniera prolungata. Non mancheranno inoltre Quick Time Event ed armi speciali a farcire il tutto e a regalare un po’ di varietà. La scelta di entrare nella DFM sarà a totale appannaggio del giocatore che potrà anche decidere di giocare come se questa non esistesse affidandosi al solo carico di missili trasportati sull’aereo per portare a termine le missioni. Ovviamente anche i nemici potranno mettersi in DFM su di noi e dovremo decidere se cercare di seminarli grazie alle nostre abilità di pilota o rischiare le nostre ali aprendo i flap, decelerando e allineando due indicatori a schermo che ci permetteranno, a quel punto, di portarci in coda al nostro inseguitore con una manovra automatizzata, ribaltando così lo scontro. Durante queste manovre il tempismo sarà essenziale ed in caso di fallimento riceveremo una devastante scarica di mitragliatori. Una scelta che non ci ha convinto del tutto in questo caso è relativa alla possibilità di rigenerare energia in volo: i danni infatti si ridurranno gradualmente con il passare del tempo, una meccanica ereditata direttamente dai First Person Shooter ma che non ci ha convinto del tutto in questo ambito.

Un’intera squadriglia a disposizioneOltre ai soliti caccia, tra i quali abbiamo potuto ammirare il Mirage, l’F16 Falcon, il Mig 21 Bis ed il carismatico Tomcat, sarà possibile giocare anche pilotando elicotteri da guerra o salire sui Blackhawk come mitragliere.Le missioni da noi provate hanno offerto una grandissima varietà in questo senso, con alcune nelle quali veniva richiesto di difendere la fanteria falcidiando tutto ciò che si muoveva, altre dove dovevamo guidare un attacco silenzioso a capo di un squadriglia di Apache o ancora missioni di bombardamento e di supporto. Tutti i velivoli sono risultati divertenti da pilotare e ci hanno dato modo di esibirci in spettacolari giri della morte per evitare missili lanciati dagli RPG o ingaggiare battaglia contro altri elicotteri in velocissimi scontri tra case di civili. Le missioni con questi ultimi sono molto meno spettacolari rispetto a quelle giocate utilizzando gli aerei ma, senza ombra di dubbio, sono risultate ugualmente divertenti. Non mancheranno inoltre situazioni nelle quali ci verrà richiesto di decollare o atterrare, si suppone, anche battaglie in mare aperto contro navi da guerra, dato che le location del gioco includeranno alcune delle città più famose dell’Africa, affacciate direttamente sull’Oceano Indiano.

Mancano i dettagli!Se il gameplay è risultato da questa prima prova realmente adrenalinico e divertente, alcune cose non ci hanno convinto del tutto, complice probabilmente una build ancora lontana dal completamento ma che, in ogni caso, dovranno essere risolti per poter offrire ai giocatori un titolo di volo arcade in grado di raggiungere l’eccellenza. Le carcasse dei velivoli abbattuti tendono a precipitare in maniera poco consona alla gravità e l’impatto con il terreno in caso di schianto va ancora migliorato. Pochi i modelli delle piante, e le turbolenze causate dalle pale degli elicotteri non smuovevano di un solo centimetro la vegetazione, lasciando una sensazione di posticcio, nonostante la polvere sollevata dal terreno. Ottimi invece i modelli degli aerei, i panorami dall’alto ed il sonoro, chiaramente in fasi più avanzate dello sviluppo. Vi confermiamo inoltre che il titolo avrà parlato e sottotitoli completamente in italiano, di fattura eccellente.

– Aerei ed elicotteri insieme

– Dogfight Spettacolari

– Grande varietà di missioni

Ace Combat: Assault Horizon, si è presentato alla sua prima prova ufficiale con una build soddisfacente sotto quasi tutti i punti di vista. La nuova meccanica di Dogfight e le visuali dinamiche ci hanno lanciato in un vortice di azione che ci ha colpito e, cosa ancora più importante, divertito. Buona anche la varietà delle missioni, con la possibilità di pilotare elicotteri e bombardieri oltre agli immancabili caccia. Se questo reboot saprà dunque portare anche una modalità multiplayer divertente e rifinire i piccoli dettagli grafici che non ci hanno convinto del tutto, potrebbe essere in grado di regalare ai fan dei simulatori di volo arcade un titolo di sicuro interesse. Da tenere d’occhio!