Recensione

007: Quantum of Solace

Avatar

a cura di ViKtor

Ad una più che discreta pellicola, Activision ha saputo affiancare una trasposizione videoludica di tutto rispetto, almeno sulle console next-gen. E non era così ovvio, vista la qualità di alcune trasposizioni di altri film. Come di consueto questo genere di prodotti invade ogni macchina da gioco possibile e immaginabile: poteva il Nintendo DS esserne esente?

Il pennino come gadget segretoProdotto dai Vicarious Visions, casa ormai solida ed esperta nel panorma Nintendo DS, Quantum of Solace cambia decisamente pelle rispetto ai suoi fratelli maggiori e si adatta al touch-screen con un sistema di combattimento particolare.La prima differenza che si nota rispetto alle versioni Xbox360 e PS3, però, è la visuale: in questo caso Bond seguirà i nostri comandi sempre in terza persona, con una telecamera per certi versi quasi isometrica.La console è tenuta in verticale, sullo stile di Hotel Dusk; lo schermo in alto (in questo caso a sinistra) è dedicato ad una mappa della locazione che stiamo esplorando in quel momento, mentre sul touch screen una telecamera sempre troppo vicina all’azione ci mostra Bond e un angolo di visuale piuttosto stretto. Questo problema, procedendo con il gioco, diventa abbastanza significativo, perchè quando ci si trova ad affrontare più nemici in una stanza non si ha la corretta visione degli spazi. La mancanza di un sistema di copertura, inoltre, lo enfatizza particolarmente.Il carismatico James si sposta nell’ambiente di gioco tramite una semplice pressione con il pennino, esattamente come accade in Zelda: Phantom Hourglass. Un’altra analogia con il capolavoro Nintendo è l’attacco dei nemici così come l’interazione con i (pochi) oggetti; basta un tocco sull’obiettivo desiderato e Bond eseguirà la relativa azione, sia essa aprire una valigietta, oppure ingaggiare uno scontro a fuoco.Il sistema di combattimento offre due approcci differenti: l’utilizzo di armi da fuoco ed il melee classico. Il primo ovviamente va eseguito a distanza, utilizzando una delle armi selezionabili da un inventario sempre più ricco procedendo con le missioni. Proprio in questa fase abbiamo notato il difetto già accennato in precedenza, ovvero la gestione della telecamera: se con un solo nemico da mirare il problema non si pone, quando diventano di più e si spargono per la mappa l’impossibilità di tenerli sotto tiro in ogni momento diventa una fastidiosa complicanza.Tutto ciò è naturalmente eliminato nel corpo a corpo, per il quale invece la telecamera zooma sull’azione. Un po’ macchinoso all’inizio, il melee permette a Bond di sferrare fendenti e ganci attraverso lo strofinamento laterale o verticale (o una combinazione di questi, nel caso di combo) del pennino sul touch-screen. Pur non essendo partiolarmente innovativo o profondo, il sistema studiato da Vicarious Visions tutto sommato funziona a dovere.Tutta l’avventura si trascina fondamentalmente su questi binari: cambiano gli obiettivi, ma Bond sarà sempre chiamato ad esplorare l’edificio, raccogliendo pass per le stanze successive e atterrando chiunque provi a complicargli la vita. Fortunatamente il gameplay Quantum of Solace non esclude un approccio più stealth, diversivo fondamentale per dare un po’ di varietà ad una campagna single player altrimenti ripetitiva e senza clamorosi spunti.

Comparto tecnicoNon si può certo dire che i Vicarious Visions abbiano dato il meglio di loro stessi nel sviluppare il motore grafico. Sia per quanto riguarda le animazioni che per il livello di dettaglio generale la sensazione è che sia stato fatto il “compitino”. Sicuramente il tutto è funzionale al gameplay e non si notano gravi difetti, ma gli ambienti risultano spesso spogli, poveri di elementi e cromaticamente piatti.Il sonoro ripropone qualche musichetta del film e alcuni effetti semplici, ma credibili. Discreta anche qualche scena di intermezzo tra una missione e l’altra, fattore che aiuta molto a ritrovare le atmosfere della pellicola.

– E’ Bond

– Buone atmosfere del film

– Pessima gestione della telecamera

– Potreste trovarlo presto ripetitivo

6.0

James Bond compie la sua missione anche su Nintendo DS, seppur davvero per il rotto della cuffia così come in uno qualunque dei suoi film.

Si poteva fare di più, questo è ciò che vi verrà da dire procedendo in un’avventura che comunque qualche spunto ce l’ha, ma non è in grado di regalare mai quel poco che basterebbe per renderla più varia e godibile.

Il sistema di combattimento alterna fasi di azione pura a momenti tattici e questo è un pregio, ma è minato da una telecamera che taglia via una fetta troppo grossa all’angolo di visuale durante le sparatorie.

Le atmosfere del film, in ogni caso, ci sono e almeno da questo punto di vista i Vicarious Visions hanno raggiunto lo scopo, quindi il messaggio è per gli appassionati: se avete già spolpato a dovere il gioco su Xbox 360 o PS3 c’è anche questa versione da prendere in considerazione. Ma non aspettatevi nulla di eccezionale.

Voto Recensione di 007: Quantum of Solace - Recensione


6