USA: Walmart chiamati a rimuovere pubblicità di giochi violenti, tutto ok con le armi

I centri commerciali Walmart sono stati chiamati a rimuovere le pubblicità di prodotti mediali violenti – ma non le armi dagli scaffali

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ci sono cose che, a noi che non abitiamo negli Stati Uniti, suonano semplicemente inconcepibili. Una di queste è, ad esempio, il fatto che sia perfettamente legale in diversi Stati vagare per le strade con in bella mostra la propria arma da fuoco. Un’altra potrebbe essere il fatto che, finalmente, la nazione a stelle e strisce ha deciso di rispondere alle sparatorie di massa che hanno causato decine di morti a El Paso e Dayton. Come? Facendo rimuovere dai centri commerciali Walmart le pubblicità di prodotti mediali violenti, ad esempio. Come quelle dei videogiochi.

La notizia arriva (ovviamente) dagli USA, con i dipendenti della catena di centri commerciali che hanno segnalato di aver ricevuto l’ordine di rimuovere cartelloni pubblicitari di videogiochi, come quelli su PlayStation e Xbox, che rappresentino la violenza. Un dipendente, riferisce VGC, afferma di essersi rifiutato di eseguire l’ordine, poiché «stanno ovviamente provando a spostare il bersaglio, il vero responsabile di queste sparatorie di massa, il vero problema».

La decisione fa seguito alle recenti parole del presidente Donald Trump e del vice-governatore del Texas, che avevano affermato che la glorificazione della violenza nei mass media, come nei videogiochi, fosse causa delle sparatorie di massa – ignorando il fatto che i prodotti mediali sono simili in molte delle nazioni del cosiddetto primo mondo, mentre solo una ha sparatorie di massa. E che questo potrebbe magari essere dovuto al fatto di avere facilmente accesso a delle armi da fuoco, anche d’assalto. Armi da fuoco che, sottolineiamo in questa sede, rimarranno regolarmente in vendita dopo i casi di Dayton e El Paso. Anche da Walmart.

Fortuna che hanno oscurato le pubblicità dei videogiochi.

Per il nostro approfondimento sull’argomento, vi rimandiamo all’articolo in cui abbiamo citato studi e opinioni della scienza in merito al possibile collegamento tra sparatorie e videogiochi – dove si giunge alla conclusione che «la correlazione è rilevante tanto quanto quella delle banane nei suicidi.» Il nostro più recente numero della rubrica Il Dettaglio, inoltre, ha voluto raccontarvi un divertente e curioso episodio reso possibile, udite udite, proprio dai videogiochi.

Fonte: VGC