Ubisoft perde pezzi: addio a un big della compagnia dopo un solo anno

Ubisoft ha annunciato l'addio del CCO, ma prima del suo addio aiuterà a ristrutturare la compagnia.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Mentre Ubisoft sta ancora lavorando a tantissimi giochi in arrivo, soprattutto per quanto riguarda la serie Assassin's Creed, sembra che all'interno della compagnia sia in corso una ristrutturazione davvero importante.

Pochi istanti fa è stato infatti annunciato l'addio di uno dei suoi più importanti dirigenti, conosciuto soprattutto per aver contribuito alla produzione dell'ambizioso Riders Republic (trovate la Ultimate Edition su Amazon).

Si tratta di Igor Manceau, il Chief Creative Officer della compagnia: dopo aver ricoperto tale posizione per un solo anno, questa mossa sembra essere frutto di una forte riorganizzazione interna.

Come riportato da Kotaku, la notizia è arrivata tramite un messaggio inviato allo staff dal CEO Yves Guillemot, nel quale viene però anche svelato che Manceau avrebbe preso la decisione di lasciare lo studio per sua volontà.

Nel messaggio viene anche segnalato l'ormai ex CCO continuerà ad aiutare Ubisoft fino alla fine di novembre, ma che fino ad allora continuerà a collaborare per organizzare proprio una nuova ristrutturazione:

«Da adesso fino alla sua partenza a novembre, Igor si dedicherà ad accompagnare l'evoluzione della struttura in specifici poli organizzati per segmenti chiave da Ubisoft, così da adattarla meglio alla varietà del nostro portfolio e ai bisogni unici di ciascun progetto».

Non viene però specificato come mai Manceau abbia preso questa importante decisione dopo aver ottenuto questo incarico soltanto un anno fa: Ubisoft segnala infatti che si tratterebbe semplicemente di «motivi personali».

La nuova strategia significa che l'azienda creerà presto un nuovo ufficio globale creativo, proprio per dirigere meglio la varietà di progetti attualmente in corso: l'ex CCO ha semplicemente commentato sostenendo di essere grato di aver preso parte a questa avventura e di avere piena fiducia nel potenziale di Ubisoft per i prossimi progetti.

Dato il delicato ruolo importante ricoperto dall'ormai ex dirigente, come dimostrato anche dal comunicato dell'azienda, non sarà una figura semplice da sostituire per un'azienda attualmente al lavoro su un titolo che «rivoluzionerà il genere», oltre che ai già citati innumerevoli capitoli di Assassin's Creed.

Nel frattempo, il publisher ha dato un annuncio che ha sorpreso — e non poco — fan e addetti ai lavori: Far Cry 6 è davvero il gioco dell'anno, per Ubisoft.