Immagine di The Dark Pictures Anthology: House of Ashes, orrore sotterraneo visto da vicino
Anteprima

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes, orrore sotterraneo visto da vicino

Abbiamo visto il primo gameplay di House of Ashes: ecco il nostro primo resoconto sul nuovo capitolo della Dark Pictures Anthology.

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a cura di Domenico Musicò

Deputy Editor

Informazioni sul prodotto

Immagine di The Dark Pictures Anthology: House of Ashes
The Dark Pictures Anthology: House of Ashes
  • Sviluppatore: Supermassive Games
  • Produttore: Bandai Namco
  • Distributore: Bandai Namco
  • Piattaforme: PC , PS4 , XONE , XSX , PS5
  • Generi: Survival Horror
  • Data di uscita: TBA2021

Dopo il piccolo passo indietro fatto da Little Hope, che ha mostrato una flessione qualitativa e qualche incertezza di troppo sulla gestione della storia e dei destini dei personaggi, Supermassive Games è pronta a proporre il nuovo capitolo della sua The Dark Pictures Anthology, che prende stavolta il titolo di House of Ashes.

Il cambio di ambientazione è netto e, come ci hanno già abituato gli sviluppatori, anche la nuova avventura autoconclusiva si ispirerà e miti e leggende che scavano nella storia reale. Dall'incubo dell'Ourang Medan alla caccia alle streghe, si passa ora alla storia moderna, esattamente nell'area Medio Orientale che è stata teatro della sanguinosa guerra a inizio degli anni 2000.

Storia e narrazione

House of Ashes è ambientato esattamente nel 2003, proprio al termine della guerra in Iraq. Con l'obiettivo di trovare armi di distruzione di massa, una task force composta dalla Marina, dalla CIA e dalle Forze Speciali statunitensi  viene incaricata di scovare un deposito sotterraneo di armi chimiche segnalato dalle scansioni satellitari. Com'è lecito aspettarsi da un titolo horror, la situazione sfugge rapidamente di mano, mettendo i personaggi in una situazione che va ben al di là di ogni più infausta previsione.

Una volta giunti sul posto, i soldati vengono attaccati dalla resistenza irachena, e proprio durante lo scontro, un improvviso e violento terremoto fa sprofondare i soldati di entrambe le fazioni nel sottosuolo, dove scoprono un enorme tempio sotterraneo risalente all'antico regno di Akkad. Si tratta di un luogo infestato da una minaccia terribile, un covo di mostri assetati di sangue. Partiti per cercare armi di distruzione di massa, i protagonisti scopriranno dunque qualcosa di ben peggiore proveniente dal passato, da antichi segreti rimasti sepolti a lungo. Lo schema narrativo sembra sembra essere del tutto simile a quelli visti in precedenza, col solo cambio di ambientazione in grado di poter fare la parte del leone. Gli sviluppatori ci hanno spiegato da dove è venuta fuori l'idea per la nuova avventura:

"La Mesopotamia, antica regione che include l'attuale Iraq, fu la culla della civiltà. Le sue prime testimonianze scritte risalgono a quasi seimila anni fa. Il tempio in cui è ambientato House of Ashes fu eretto da una figura storica realmente esistita, il sedicente sovrano divino dell'impero di Akkad, Naram-Sin, che regnò attorno al 2250 avanti Cristo. Egli fece infuriare gli dei e attirò una maledizione sul suo popolo per aver saccheggiato il tempio di Enlil, dio della terra, del vento e delle tempeste. Gli dei punirono il regno con guerra, carestia ed epidemie".

Nella storia che vivremo in House of Ashes, Naram-Sin costruì il tempio per placare gli dei e indurli a rimuovere la maledizione, ma le sue suppliche furono ignorate. Akkad cadde e il tempio di Naram-Sin fu sepolto dal deserto e scoperto solo migliaia di anni dopo.

I protagonisti si troveranno pertanto braccati da due diversi gruppi di nemici: quelli del mondo di superficie, che sono in sostanza gli avversari delle cruente battaglie, e quelli infidi e sfuggenti del mondo sotterraneo. Per sopravvivere, dovranno allearsi coi nemici che hanno combattuto in guerra, ma con ogni probabilità il peso delle decisioni influirà in modo decisivo sulle alleanze e sulle modalità attraverso cui potranno essere salvati i personaggi.

In House of Ashes ci sono chiari riferimenti a film come Aliens, Predator, The Descent e The Cave (conosciuto in Italia come Il Nascondiglio del Diavolo); considerando poi che nel filmato da noi visionato i protagonisti s'imbattevano nella statua di Pazuzu, il pensiero non può che correre anche all'Esorcista, aprendo la strada a risvolti narrativi che potrebbero anche toccare temi legati alla demonologia. L'unica fonte letteraria citata dal team di sviluppo è invece Le Montagne della Follia di Lovecraft, che potrebbe già dire molto sui toni che assumerà la nuova avventura.

Gameplay

Ma cosa ha di realmente diverso House of Ashes rispetto agli altri due episodi? Pochissimo, secondo quanto si evinceva dal filmato. Si tratta sostanzialmente di un horror esplorativo sulla falsariga delle avventure precedenti, ma stavolta vi ritroverete con un gruppo di esperti che dovrà intraprendere una missione in un luogo isolato, senza soccorsi e con una mostruosa minaccia costante.

Ritornano le risposte multiple che indirizzano i tratti caratteriali dei personaggi e delineano le loro storie personali, con tanto di esiti felici o infausti. E anche stavolta i personaggi dovranno scegliere se lottare da soli o mettere da parte rivalità e pregiudizi per sopravvivere insieme. Sopravvivenza e collaborazione, rischio e coesione, egoismi o disponibilità a non abbandonare nessuno. Chiaramente, per scoprire tutti gli snodi sarà necessario giocarle House of Ashes più di una volta.

Oltre a includere tutto ciò che abbiamo già visto nei due giochi precedenti, House of Ashes ha due percorsi per giocatore singolo: la versione originale e la Curator's Cut, ottenibile come bonus per i preordini (e la cosa, ovviamente, non può far altro che indispettire i giocatori). Quest'ultima consente di seguire la storia dalla prospettiva di altri personaggi e di vedere scene non presenti nella versione originale. Ecco dunque che nella versione originale controllerete Nick, uno dei marine ricognitori, mentre nella Curator's Cut giocherete con Jason, che è di grado più alto ed è dunque in grado di far valere la propria autorità per far mantenere la disciplina.

Gli scenari saranno angusti e claustrofobici, ma è presente un'alternanza con quelli più ampi e di grande impatto visivo, che fanno sentire il giocatore esposto e vulnerabile. Nel filmato da noi visionato non si è visto granché di rilevante, e al di là di una striminzita sessione di gioco in cui tre personaggi si muovevano circospetti nei budelli di terra infestati da una minaccia che si muove rapida nel buio, nient'altro offriva elementi capaci di far esprimere giudizi sulla qualità e varietà delle ambientazioni. Non sembra però che la libertà della visuale possa apportare cambiamenti al sistema di gioco, né che i personaggi possano utilizzare armi in tempo reale per contrastare le minacce. E d'altra parte, non ci saremmo di certo aspettati nulla di diverso.

In House of Ashes ci poi saranno diverse migliorie ai comandi di gioco. Ad esempio, le visuali fisse che talvolta avevano creato qualche problema di troppo sono state adesso sostituite con una telecamera libera a 360 gradi, per rendere più coinvolgente l'esplorazione. E c'è anche un comando apposito per la torcia, che consente di scandagliare le zone immerse nel buio e scovare segreti e sentieri nascosti; tuttavia rallenterà i movimenti dei personaggi, e immaginiamo che in dei momenti specifici di gioco bisognerà approfittare della possibilità offerta con estrema parsimonia. Ne apprezzerete l'utilità durante l'esplorazione degli anfratti più bui delle catacombe, ma se verrete attaccati o vi troverete in situazioni di panico totale, le vostre priorità dovranno cambiare d'improvviso.

Sono stati inoltre aggiunti nuovi livelli di difficoltà attraverso cui personalizzare la sfida: facile, normale o decisamente impegnativo. Considerando la spaccatura causata dai QTE all'interno della fanbase, con feedback positivi e altri decisamente negativi, il team di sviluppo ha deciso di dare la possibilità di regolare la loro velocità in base ai propri riflessi. Ricorderete infatti come in Man of Medan alcuni dei quick time event fossero praticamente fulminei e senza preavviso, vanificando del tutto quanto di buono fatto fino a quel momento.

In Little Hope gli sviluppatori avevano dunque inserito un perentorio preavviso, ma il giocatore era già fin troppo preparato e raramente falliva la pressione dei tasti. In House of Ashes, per incontrare il favore di tutti, Supermassive Games ha deciso di gettare la spugna e di far fare tutto agli utenti.

Questo nuovo capitolo, infine, sarà il primo gioco della serie a includere miglioramenti per le nuove console, con un netto incremento delle prestazioni grafiche.

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Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Storia dalla premessa più convincente rispetto a quella dei precedenti capitoli

  • Telecamera libera a 360 gradi

Contro

  • Non sembra avere rilevanti variazioni alla formula di gioco

Commento

The Dark Pictures Anthology: House of Ashes ha l'ingrato compito di risollevare la saga dopo il mezzo passo falso del capitolo precedente. Apporta alcune novità legate ai comandi e alla telecamera, finalmente libera e non più fissa, ma al di là di ciò non sembra distanziarsi granché dal tipico sistema di gioco già visto in Man of Medan e Little Hope. La storia, invece, incuriosisce maggiormente, e potrebbe di fatto essere la migliore del trittico.
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