Take Two sulla questione microtransazioni: dobbiamo pensare prima a divertire, dopo ai soldi

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Negli ultimi mesi 2K, di proprietà di Take Two, ha vissuto numerose polemiche a causa delle microtransazioni presenti nel gioco di basket NBA 2K18, poi modificate dopo le insurrezioni degli utenti. Sulla questione si è espresso Strauss Zelnick, CEO del publisher, che ha spiegato il punto di vista della compagnia: «non ci sono dubbi che abbiamo dato attenzione alla risposta dei consumatori, perché noi siamo pienamente concentrati sulla volontà di coinvolgere, catturare e divertire i giocatori. Ogni volta che otteniamo un feedback che sia al di sotto del mille per cento positivo, allora ci fermiamo e ci diciamo: cosa avremmo dovuto fare in modo diverso?» «Credo che ci sia una piccola scaglia di consumatori che di base vuole che tutto sia gratis. Ecco, non possiamo aiutare queste persone. Ritengo che molti consumatori vogliano solo un accordo equo, una cosa che, ecco, avete presente quando finisci di mangiare e ti arriva il conto? Non è solo una questione legata al fatto che il cibo deve essere buono, si tratta anche del fatto che devi aver fatto un buon affare. Noi siamo concentrati sul fare in modo che i giocatori con noi facciano un buon affare, vogliamo dargli più di ciò per cui hanno pagato» ha aggiunto il dirigente.Zelnick ha anche assicurato che 2K Sport ha imparato dagli errori precedentemente commessi: una buona notizia per chi sta aspettando NBA 2K19.Fonte: GamingBolt