Sean Murray: abbiamo fatto bene a non parlare più con la stampa per No Man's Sky

Il lancio turbolento di No Man's Sky ha insegnato qualcosa a Sean Murray: gestire diversamente la comunicazione

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Ricorderete tutti il turbolento lancio di No Man’s Sky, per il quale i giocatori si aspettavano delle feature a cui l’autore, Sean Murray, aveva effettivamente fatto riferimento in delle interviste pre-lancio, che non erano invece presenti al momento del debutto. Le polemiche relative agli effetti contenuti del gioco e a quanto avesse da offrire hanno letteralmente investito la software house Hello Games, che da allora si è chiusa nel silenzio continuando a lavorare al suo progetto e, di aggiornamento in aggiornamento, ha continuato ad accrescere la sua offerta.

Sull’argomento si è pronunciato proprio Murray, che ha affermato di non rimpiangere affatto di essersi chiuso nel silenzio, in quel periodo. Secondo l’autore, anzi, non parlare più alla stampa ha insegnato ad Hello Games a trovare altre vie per parlare con la community, che fossero fuori dalla sfera d’influenza che un giornalista potrebbe esercitare, a suo dire, sui suoi lettori.

Secondo Murray:

Vediamo ad esempio EA o Microsoft o chiunque sia che cercano di calmare i malcontenti dei giocatori parlando con loro. Per quanto buona o no sia la cosa, semplicemente non funziona. Credo che noi abbiamo fatto la cosa giusta, e devo dire che non parlare con la stampa per noi è facile, perché non è una cosa che mi piace fare. Non penso di essere nemmeno particolarmente bravo nel farlo, quindi è stato facile seguire questa strada.

Murray ha ricordato che, da ragazzo, quanto leggeva nelle riviste specializzate influenzava il suo modo di considerare i videogiochi che stavano venendo trattati dal giornalista:

Penso che il motivo per cui non abbiamo più parlato con la stampa sia perché, quando stavo crescendo, alcuni organi di stampa diventarono praticamente degli hub della community dei videogiocatori. Quello che loro scrivevano io lo leggevo e, come ragazzo, tendevo poi a pensare quelle stesse cose. Venivo guidato da quanto il giornalista aveva detto, era una cosa che aveva una grande parte nella mia capacità di criticare i videogiochi, o di pensare a come venivano realizzati.

Considerate le correnti negative che hanno investito No Man’s Sky per il suo non felicissimo debutto, la software house ha quindi deciso di chiudersi nella riservatezza per continuare a lavorare, aprendosi poi a nuovi mezzo di comunicazione con la sua community. Murray, oltretutto, afferma che le notizie che parlavano degli aggiornamenti positivi per il gioco «non sono diventate così tanto popolari», o almeno non tanto quanto quelle precedenti che sottolineavano i problemi del lancio.

Se vuoi comunicare con la community di gioco, allora devi far uscire un aggiornamento, devi far uscire qualcosa. Penso sia una cosa particolarmente efficace, che inizia a farti capire com’è che la pensi. Quanto rapidamente possiamo far uscire un aggiornamento? Che cosa potremmo includerci, cosa vogliamo dire? So che è un modo strambo di pensarla, ma è un bel modo di pensarla.

Comunicare con la community, insomma, per Murray deve passare per i contenuti, più che per i comunicati stampa e le interviste: con le novità introdotte nel gioco, Hello Games ha detto ai fan che gli hanno dato fiducia quali erano i suoi piani (decisamente a lungo termine) per il suo ambizioso No Man’s Sky.

Fonte: GameReactor.eu