Scrittore di The Witcher: i giochi hanno rovinato il mercato dei miei libri

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

Se seguite costantemente le notizie sul nostro sito, sapete che ci siamo già ritrovati a parlare dell’opinione che Andrzej Sapkowski ha del medium videoludico. Lo scrittore, autore della saga di romanzi The Witcher, ha anche spiegato che non si sarebbe mai aspettato il successo del gioco, motivo per cui si è pentito di aver ceduto i diritti a CD Projekt RED. Lo scrittore è stato intervistato dal sito Waypoint e, nel corso della chiacchierata, ha tenuto a ribadire che è certo che siano i videogiochi a dovere la loro popolarità al successo dei suoi romanzi, e non di certo i suoi romanzi a dover ringraziare il successo dei videogiochi per le loro vendite.“La convinzione, ampiamente diffusa da CD Projekt RED, che siano stati i giochi a rendermi popolare all’infuori della Polonia, è completamente errata” ha dichiarato Sapkowski. “Sono stato io a rendere i giochi popolari. Tutte le mie traduzioni in Occidente, quelle in inglese comprese, sono arrivate prima che il gioco fosse pubblicato.”Pur apprezzando la passione con cui Sapkowski parla della sua opera, c’è da segnalare che non è proprio così: il primo The Witcher arrivò su PC nel 2007, mentre il primo romanzo venne pubblicato in Occidente solo nel 2008, facendo seguito al primo volume, “The Last Wish”, che arrivò in inglese solo nel 2007. Già in passato, lo scrittore aveva dichiarato di ritenere che la pubblicazione dei giochi sia stata anzi dannosa per le vendite dei suoi romanzi, ed ha ribadito che la pensa ancora allo stesso modo. Tuttavia, Sapkowski dichiara anche che “ci sono più persone che hanno giocato ai giochi perché hanno prima letto i romanzi. Questo secondo i miei calcoli, anche se non ne sono sicuro. Non ho mai fatto degli studi.”L’autore ha anche dichiarato che ora alcuni lettori sono convinti che i suoi siano romanzi derivati dei videogiochi e che, per questo, siano di infima qualità—motivo per cui i titoli di CD Projekt RED avrebbero rovinato il suo mercato.Nel frattempo, lo scrittore della serie Metro (a sua volta diventata un videogioco), Dmitry Glukhovsky, ha commentato le parole del collega, dichiarando semplicemente che Sapkowski “si sbaglia di grosso” ed etichettandolo come “un arrogante figlio di pu*tana”. Secondo lo scrittore russo, l’arrivo nel mondo dei videogiochi è stato estremamente positivo per la sua esperienza e per i suoi romanzi, al punto che ha voluto collaborare con 4A Games per riuscire a rendere le atmosfere dei giochi fedeli a quelle dei romanzi. Un approccio opposto a quello di Sapkowski, che ha sempre dichiarato di aver semplicemente incassato i soldi per la cessione dei diritti, senza interessarsi allo sviluppo dei videogiochi. Vedremo se in futuro i due scrittori torneranno sull’argomento. Voi avete letto i romanzi di The Witcher? Lo avete fatto perché siete appassionati di fantasy, e solo dopo avete scoperto i giochi, o perché avete gradito i giochi e volevate scoprire il loro contesto narrativo originale?Fonte: VG24/7.com