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ASUS ROG Raikiri Pro | Recensione - Bello, ma è anche il migliore?

Abbiamo messo alla prova ASUS ROG Raikiri Pro, controller con licenza Xbox pensato per giocare anche su PC e ROG Ally. Vediamo com'è andata.

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

In sintesi

  • Un controller pensato per il mondo Xbox, con un design accattivante
  • Su console, però, funziona solo cablato
  • La sua particolarità e il display OLED per la gestione di profili e impostazioni

Da qualche settimana, abbiamo potuto mettere le mani su ASUS ROG Raikiri Pro, il nuovo controller pensato per il mondo Xbox e dotato di licenza ufficiale – compatibile sia con le console Xbox Series X|S, sia con WindowsASUS ROG Ally, la piattaforma handheld arrivata sul mercato lo scorso mese di maggio.

Dopo un bel po' di ore in sua compagnia, trascorse su tutte le diverse piattaforme, quello che ne è emerso è un controller accattivante ma che costa indubbiamente più di quello che realmente ha da offrire – in un mercato, peraltro, dove le alternative, anche ufficiali, sono più accessibili eppure più ricche di opzioni, per chi non vuole accontentarsi.

I pregi di Raikiri Pro, tuttavia, ci sono e potrebbero essere molto importanti per alcuni giocatori: vediamo punto per punto cosa offre, allora, il nuovo controller di casa ASUS.

Cosa c'è nella confezione

La scatola di Raikiri Pro, ben progettata e piuttosto contenuta (lo trovate su Amazon), propone al suo interno tutto quello di cui avete bisogno per giocare, su qualsiasi piattaforma, tra quelle citate, scegliate di farlo.

Il controller si può utilizzare cablato, in Bluetooth oppure attraverso comunicazione wireless 2.4 GHz. All'interno della confezione, pertanto, trovate:

  • 1 x controller ROG Raikiri Pro
  • 1 x cavo USB-C in filo intrecciato da 3 metri
  • 1 x dongle USB per connessione wireless
  • 1 x guida rapida
  • 1 x documenti garanzia.

Design ed esperienza d'uso

A una prima occhiata, ROG Raikiri Pro fa davvero un'ottima impressione. Ovviamente, quanto il suo look aggressivo possa piacervi dipende dai gusti personali: il corpo del controller è caratterizzato da linee geometriche precise e da alcune parti della scocca semitrasparenti, in cui è inciso il logo del marchio. Il risultato è un nero tono su tono molto gradevole, impreziosito da alcune strisce di luci LED RGB che evidenziano il centro del controller e i suoi stick analogici.

A balzare all'occhio è sicuramente il suo display OLED da 1,3", che approfondiremo a breve per vederne le funzioni. Nella parte frontale troviamo anche tutti i normali pulsanti di un controller Xbox – compreso quello Condividi, per chi ama catturare screenshot e video dalla sua console – e un d-pad a otto vie, migliorato rispetto a quello a quattro vie del ROG Raikiri base.

Raikiri Pro vanta un'ottima qualità costruttiva, un design accattivante e un peso contenuto.
Nelle parte bassa troviamo il jack per le cuffie da 3,5 mm e il tasto per il Muto. Nella parte superiore, invece, abbiamo la porta USB-C per l'alimentazione della batteria (inclusa, non rimovibile) e due piccoli pulsanti che permettono di interagire con il display OLED.

Infine, sul retro troviamo quattro paddle programmabili, le due leve che permettono di regolare la lunghezza della corsa dei grilletti (ci sono due livelli diversi) e uno sportellino che contiene il dongle USB per la connessione wireless, utile per non perderlo facilmente.

Sulle impugnature abbiamo una texture a puntini che rende la presa salda e antiscivolo, mentre non sono presenti texture di nessun genere sui grilletti.

Nel complesso, come dicevamo, il design è ricercato e accattivante e, anche nelle sessioni di gioco lunghe, il controller risulta molto comodo, soprattutto se come chi scrive non avete mani troppo grandi. Pur avendo un form factor in tutto e per tutto sovrapponibile a quello del normale controller Xbox, Raikiri Pro pesa solo 258 grammi batteria inclusa: per confronto, il controller della mia Series S con le pile arriva a 290 grammi, Elite Series 2 più o meno pesa 350 grammi.

I pulsanti hanno una buona risposta e sicuramente convince il d-pad, molto preciso. Niente di eccezionale da segnalare, invece, sugli stick analogici, affini a quelli di un controller standard, senza la possibilità di cambiarne lunghezza, testa o qualsivoglia tipo di modularità. Mancano anche, visto il prezzo del prodotto e il fatto che gli stick siano fissi e non estraibili, delle tecnologie per evitare l'odiosa possibilità di drifting.

Sul retro, invece, i paddle programmabili non sono del tutto riusciti: capiterà spesso di premerli senza volerlo, solo perché state stringendo il controller per l'impugnatura, perfino con le mani piccole. Questo significa che, con mani più grandi, la cosa potrebbe succedere anche più spesso.

Designed for Xbox, ma...

Fin dalla sua confezione, impreziosita dagli accenti verdi, Raikiri Pro sottolinea di essere designed for Xbox: tuttavia, proprio qui sta una contraddizione quasi curiosa. Per utilizzare il controller su console Xbox, è necessario tenerlo sempre cablato. Su Windows, invece, potete utilizzare anche il Bluetooth e la connessione wireless, come citato.

Se è vero che il cavo in dotazione è molto lungo e si sta comunque comodi, è un peccato che in qualche modo i giocatori su console abbiano un'esperienza un po' penalizzata, rispetto a chi conta di usare Raikiri Pro su PC. 

Il lato positivo, comunque, è che l'abbinamento su Ally e PC è rapido e indolore, sia in wireless che in Bluetooth. Qui, attraverso il software proprietario Armoury Crate, è possibile personalizzare numerosi aspetti del controller: dalle zone morte alla forza della vibrazione, passando per l'attuazione degli stick analogici e la creazione di diversi profili (fino a quattro) che salvino le impostazioni per richiamarle rapidamente. L'impostazione è intuitiva e vi permetterà di sbizzarrirvi, impostando magari un profilo ideale per i racing game e uno per gli shooter.

Per quanto gradevole alla vista, il display OLED risulta più un piacevole vezzo che un alleato utile.
Qui entra in gioco, ovviamente, il display OLED. L'idea di ASUS era quella di proporlo, oltre che per "sfizio" (dato che potete personalizzare il testo che ci scorre dentro), anche per permettere di gestire alcune impostazioni direttamente dal controller, come il passaggio da un profilo all'altro. 

Il risultato è riuscito a metà: la navigazione tra i diversi menù è lenta e piuttosto scomoda (impensabile farla mentre si gioca, magari in competitivo online), al punto che ben presto vi domandereste se non fosse migliore l'idea di tralasciare del tutto l'OLED e risparmiare quello che consuma. Per fortuna, comunque la batteria ha un'ottima durata – ancora meglio, se doveste decidere di abbassare o disattivare le luci RGB, regolabili anch'esse tramite il software proprietario.

La sensazione è insomma quella che il display sia più una peculiarità che vuole dare un tocco di vendibilità unica al prodotto, più che uno strumento funzionale di per sé per l'esperienza dei giocatori. Un peccato, anche considerando che il prezzo del controller va a braccetto con la presenza di questa feature unica – che vi viene fatta pagare come tale.

Segnaliamo anche, infine, che il jack audio da 3,5 per la connessione di un headset mm funziona solo quando il controller è utilizzato in modalità cablata.

Voto Finale

Conclusioni Finali di SpazioGames

Pro

  • Design sicuramente d'impatto

  • Molto ergonomico e leggero, soprattutto per mani piccole, anche nelle sessioni lunghe

  • Pairing rapidissimo e tante personalizzazioni da Armoury Crate

  • Qualità costruttiva di alto livello, è molto solido

Contro

  • Paddle posteriori scomodi, capita di premerli spesso senza volerlo

  • Nessuna modularità, né stick analogici alternativi

  • Prezzo fuori scala rispetto a quello che offre

Commento

ASUS ROG Raikiri Pro è sicuramente un controller pieno di personalità, che dà all'occhio la sua famosa e sempre reclamata parte. A un design seducente e capace di risultare comodo per lunghe sessioni – soprattutto per chi non ha mani troppo grandi – il controller affianca però alcuni inciampi: i paddle posteriori, ad esempio, si premono di tanto in tanto senza volerlo e, a dispetto del prezzo, non sono previste personalizzazioni modulari di alcun genere, nemmeno per gli stick analogici (che sono le parti più "a rischio" di un controller). Il display OLED ha una sua unicità, certo, ma nell'uso concreto risulta fine a se stesso, per quanto gradevole alla vista. 
Nel complesso parliamo quindi di un controller valido, dalla straordinaria qualità costruttiva, ma che è molto limitato su console (dove funziona solo cablato) e che, pur abbondando di possibilità di personalizzazione lato software, manca di alcune caratteristiche che è possibile trovare, anche sul fronte dei controller ufficiali Xbox, in altre proposte nella stessa fascia di prezzo.
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