Recensione

World of Warplanes

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a cura di Shiryo

Con 4,5 milioni di download già in fase beta, World of Warplanes esordisce nella sua versione finale, e non abbiamo mancato di metterci alla guida degli aerei sviluppati da Wargaming.net per provare, finalmente, l’emozione delle dogfights secondo il team bielorusso.

Mai stato così facile combattere in ariaQuelli di Wargaming.net ci avevano già abituato con World of Tanks: mouse in una mano, un paio di lettere della tastiera sotto le dita, tutto pronto per abbattere qualsiasi nemico. Con World of Warplanes mettersi alla guida di potenti aerei da guerra è altrettanto semplice immediato. Lo è persino più di quanto non fosse con i più celebri shooter aerei arcade, eppure la sensazione non è quella di star giocando con un titolo da sala giochi. Pur essendo lontano da meccaniche simulative, WoW (perdonate l’acronimo di blizzardiana memoria, ma è bene trovare un abbreviativo) riesce a fondere l’immediatezza con una certa credibilità dei mezzi, e lo fa al mescolando sapientemente limitazioni fisiche imposte agli aerei – non manca la possibilità di andare in stallo o surriscaldare i motori – ad un sistema di controllo estremamente agevole da padroneggiare. Le meccaniche imparate in altri giochi del medesimo genere possono essere quasi del tutto dimenticate: poco importa se siete abituati ad immaginare di tirare una cloche verso di voi per salire di quota, o al contrario se preferite salire spingendo un analogico o premendo un tasto verso l’alto, cercare acrobazie alla Top Gun con combinazioni di tasti o mantenere uno stile di volo più lineare. In WoW la guida avviene semplicemente puntando il mirino posto al centro dello schermo dove si vuole andare, accelerando e decelerando a piacimento. Qualsiasi altra evoluzione o virtuosismo sono lasciati alla CPU, che automaticamente esegue l’animazione più indicata a dare senso estetico alla manovra. E ci riesce bene. Qualora aveste un mouse dotato di più di due tasti, cosi da consentire Throttle e decelerazione sul mouse stesso, potreste giocare agevolmente con una mano sola sorseggiando del caffè con l’altra, godendo di acrobazie a 360 gradi generate unicamente dal motore di gioco. Anche considerando la necessità di usare pochi altri tasti per le funzioni secondarie come flaps, bombe o l’attivazione dei bonus consumabili da acquistare nell’Hangar, il controllo resta semplice ed intuitivo ai massimi livelli.Nonostante l’apparente estrema semplicità, le dinamiche fisiche credibili e gli avversari “umani” (perché questo vi aspetta, stiamo parlando di un MMO a tutti gli effetti), rendono ogni partita incredibilmente avvincente e ricca di tensione. La sola modalità presente, fatto salvo per quelle d’allenamento, mette il giocatore all’interno di una squadra di compagni, contro un equo numero di avversari per un totale di trenta aerei pronti a tutto per portare a casa la vittoria, in mappe di gioco nelle quali lo scopo è, semplicemente, quello di risultare la squadra sopravvissuta. Morte significa fine partita, nessun respawn consente di tornare in battaglia, elemento che aumenta la tensione e fa sì che sia il gioco di squadra a consentire esiti sempre migliori. Se mettere una sfida 1 contro 1 sul piano dell’abilità può dare soddisfazioni e forti momenti di divertimento, è infatti il teamwork a farla da padrone. Più volte nella nostra prova siamo riusciti a sopravvivere a scontri con alcuni inseguitori ostinati nell’abbatterci in solitudine, mentre noi, furbescamente, ci facevamo inseguire sino a giungere nei pressi dei nostri compagni.D’altra parte, non è un segreto che Wargaming.net punti all’e-sport con WoW più di quanto non abbia tentato di fare con l’edizione dedicata ai Tanks, e il risultato, mouse e tastiera alla mano, si sente, sia nel bilanciamento della sfida, sia nel buon mix tra combattimento istintivo e ragionato. Come gli sport virtuali insegnano, non basta mettere in un’arena un po’ di nemici per creare una contesa equilibrata e sufficientemente varia. Così fosse ogni sfida si tradurrebbe nello spararsi addosso per la sopravvivenza. Per assolvere a questa necessità, sparsi sui terreni di gioco, in maniera speculare, sono presenti navi e unità di contraerea comandati da intelligenza artificiale, capaci di colpire i velivoli troppo vicini alla loro linea di tiro. Una scelta che, oltre a giustificare la categoria dei bombardieri, altrimenti lenti e goffi, che diventano utili per pulire l’area di sfida da elementi di disturbo, introduce l’elemento tattico legato alla necessità di avere in squadra mezzi in grado di distruggere rapidamente tali pericoli, oppure il sapersi spostare intelligentemente in aree che diano vantaggio alla propria squadra piuttosto che agli avversari.

Migliori le classi, più veloce il combattimentoLa struttura del gioco stessa suggerisce l’acquisto di più di un aereo in modo che, una volta sconfitti in una partita, si possa uscire anche senza attendere il finale, e si possa iniziare un altro scontro con un velivolo differente, nell’attesa che il match precedente volga al termine. I velivoli disponibili, divisi per nazionalità ma, ancor più determinante, in dieci classi con numerazione romana, vanno dalla I che rappresenta i mezzi meno prestanti e lontani nel tempo, parliamo del 1925 in poi con buone riproduzioni di aerei entrati nella storia, salendo verso la classe X rappresentata da quelli più recenti e tecnicamente avanzati, con un crescendo, quindi, che mette nelle mani del giocatore macchine da guerra sempre più raffinate, sebbene manchino aerei moderni. L’accurato matchmaking farà sempre in modo di farvi affrontare solo classi di aerei simili a quella da voi posseduta, pertanto quantomeno il rischio di trovasi in coda mostri alati veloci il doppio o tre volte meglio armati è sventato. Grazie alla meccanica di matchmaking per classi, e a gruppi di aerei divisi conseguentemente in ere di produzione, il risultato è la sensazione di avanzare, man mano che si gioca, non solo con l’esperienza in-game, ma anche nel tempo, avendo contro avversari con aerei sempre più progrediti. Le differenti tecnologie, armamenti e meccaniche scoperte e prodotte nel tempo, fanno sì che anche il gameplay parta più lento e semplice nelle prime fasi, diventando più rapido e furioso man mano che si accumulano esperienza e soldi adeguati a comprare mezzi più aggiornati, il che rende le prime ore spese su World of Warplanes un grande tutorial, sino al culmine rappresentato, appunto, da sfide con gioielli alati che sapranno emozionare anche i giocatori avvezzi alle dogfights aeree ad alto impatto di spettacolarità.

Migliorare il proprio velivolo, ma senza strapagarloOgni areo ha a disposizione potenziamenti di vario genere, che vanno dal rendere più potente e prestante il motore, sino all’implementazione di nuove armi, quali bombe per attacchi a terra o mitragliatori di supporto. L’acquisto di questi miglioramenti forza ovviamente a spendere i soldi duramente guadagnati, ma non solo. E’ richiesto infatti anche l’utilizzo di punti esperienza specifici per ogni velivolo, ottenuti durante l’arco delle partite, che, se non presenti nel numero richiesto, vengono a loro volta coperti da ulteriori punti esperienza generali dall’account del giocatore, eventualmente riaccreditabili con micro-transazioni o giocando poche partite, giacché il loro ottenimento è pari al 10% dell’esperienza ottenuta dall’aereo stesso dopo ogni sfida. Seguendo un albero delle evoluzioni presente per ogni nazione in conflitto, diventa piuttosto semplice non solo capire quali potenziamenti siano a disposizione di ogni aereo, ma anche quale velivolo rappresenti il “successore evolutivo” del modello in uso, consentendo al giocatore di passare di categoria in maniera consapevole.  Sta proprio nel buon bilanciamento tra “a pagamento” e “gratuito” la chiave del possibile successo di World of Warplanes, formula già azzeccata nell’ormai consolidato World of Tanks e apparentemente centrata anche in questo nuovo prodotto, da quanto abbiamo avuto modo di vedere. Il giocatore/pilota disposto a sborsare dei soldi in valuta reale ottiene invero delle possibilità altrimenti di più difficile raggiungimento, e il 50% di bonus su soldi e esperienza accumulata, oltre che qualche aereo esclusivo, restano invitanti motivazioni a fare un abbonamento Premium, ma considerando la rapidità con la quale si acquisiscono soldi ed esperienza anche in sole due o tre partite, e la non poi eclatante qualità dei mezzi premium rispetto a quelli disponibili a tutti, l’attingere dal proprio conto bancario non si fa mai necessario. Speriamo vivamente che questo fattore venga preservato nel tempo.

Per quanto spendere soldi non sia mai richiesto, è bene comunque segnalare che la struttura del gioco non sia comunque restia all’accettare incassi, anzi. La volontà di saltare alcune delle tappe giungendo prima del tempo verso le classi migliori di aerei, significherebbe per l’utente spendere non pochi denari in potenziamenti ed aerei migliori in maniera incontrollata. Il consiglio è, quindi, di prendere l’avventura con estrema calma e buonsenso, godendo le singole categorie d’aereo e sfruttando la crescita di esperienza che queste donano, piuttosto che affrettare i tempi dilapidando danari, magari trovandosi in classi avanzate senza la necessaria capacità per sopravvivere.Aerei dettagliati, mappe meno, ma va bene cosiSul comparto tecnico, WoW mostra alti e bassi, sicuramente non a caso. Il titolo punta, infatti, su una buona cura dei dettagli degli aerei, e sul colpo d’occhio dei terreni, che mostrano panoramiche lodevoli sia di aree di verde lussureggiante, che deserti sperduti o coste nelle quali apprezzare onde e mare blu. Quando tuttavia si va nel dettaglio di unità di terra e textures ravvicinate, anche a setting alti, qualche imprecisione e modelli tridimensionali fin troppo basilari si vedono eccome. Poco importa, in ogni caso: per la maggior parte del tempo ci si trova in volo a grandi altezze, e la mancanza di scenari cittadini con case o palazzi evita di mettere in difficoltà un motore di gioco che vuole concentrarsi, più che su elementi poco rilevanti, sulla fluidità di gioco. Certo, PC corazzati saranno in grado di settare i dettagli al massimo delle selezioni possibili, e offriranno al fortunato possessore scenari di altissimo impatto visivo, fatto salvo per gli elementi citati, ma computer meno dotati, costretti a compromessi, manterranno in ogni caso una resa visiva di tutto rispetto anche con parametri bassi. E’ un bene poter affermare che non solo l’aspetto tecnico-estetico sia stato ben curato: il net-code, fondamentale nel gioco gioco online, regge senza problemi partite con numerosi membri che si concentrano in spazi di volo ridotti, sparandosi addosso razzi o mitragliate con linee visibili, motori in fiamme che tracciano scie di fumo quasi permanenti nell’aria ed esplosioni continue, il tutto senza scatti e rallentamenti, a patto di non aver esagerato, come dicevamo, con dettagli fuori dalle possibilità del sistema utilizzato. Ricordiamo, concludendo, che dopo World of Tanks e World of Warplanes, il trittico di Wargaming.net andrà a completarsi grazie a World of Warships, titolo ancora in sviluppo, ma che immaginiamo riuscirà a differenziarsi dai due già usciti per meccaniche almeno quanto i predecessori hanno saputo fare tra loro. Sebbene i tre mondi di gioco non saranno interconnessi, limitando le sfide solo tra mezzi della medesima categoria in giochi del tutto separati, l’account personale sarà utilizzabile indistintamente sui tre titoli, e l’esperienza oltre che i soldi accumulati vengono accumulati sullo stesso, pertanto se amate maggiormente carri armati e navi rispetto agli aerei, avete comunque un buon motivo per non saltare questo capitolo e prendere il volo, per variare un po’ la routine. Tanto è gratis, davvero questa volta, cosi come lo è il suo principale avversario sul mercato, un War Thunder con il quale World of Warplanes dovrà combattere non poco per stabilire a chi vada il titolo di dominatore dei cieli.

– Immediato e divertente

– Tanti aerei e potenziamenti

– Netcode stabile

– Realmente Free to play, se non ci si fa cogliere dalla fretta

– Da prendere con calma o si spende, eccome

– Modello di guida semplicistico per gli appassionati di volo

– Potrebbe risultare fin troppo Arcade

8.0

World of Warplanes ci è indubbiamente piaciuto. L’intelligente divisione per classi tutela i giocatori da sfide impossibili, e l’evoluzione dei velivoli nel tempo fa sì che, man mano che si procede, il gameplay diventi sempre più impegnativo, al pari con la crescita dell’abilità del giocatore. La semplicissima guidabilità dei mezzi consente a utenti di qualsiasi livello di afferrare il mouse e compiere virtuosismi, concentrandosi quindi sul solo combattimento e non su difficili manovre aeree. La semplificazione della guida potrebbe senza dubbio far storcere il naso agli amanti della simulazione, ma è evidente come la natura MMO del titolo miri a catturare quanta più utenza possibile, e in questo senso le scelte fatte sono senz’altro azzeccate.

Guarda il nostro video speciale dedicato all’evento di lancio di World of Warplanes.

Voto Recensione di World of Warplanes - Recensione


8