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Recensione

Total Overdose

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Avatar di Fr@ncesco

a cura di Fr@ncesco

Pubblicato il 24/10/2005 alle 00:00
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Il Verdetto di SpazioGames

6.8

Non molto tempo fa, Deadline Games si prefiggeva, tra i suoi obiettivi principali, quello di rafforzare il concetto tradizionale di “action game”, attraverso l’elaborazione di un prodotto in grado di recepire al suo interno elementi caratterizzanti altri colossi dell’azione, tra i quali Max Payne, Gta San Andreas e tanti altri. Impiegando i vari ingredienti in una miscela esplosiva i ragazzi di Deadline Games avrebbero portato alla luce un prodotto innovativo e dalle capacità potenziali enormi che lo avrebbero accompagnato lungo la via del successo, consentendogli di assumere una posizione dominante sul mercato dei giochi d’azione. Naturalmente un obiettivo del genere era troppo vasto per essere interamente riprodotto all’interno del videogioco ma, nonostante ciò, non tutta la buona volontà della software house è andata sprecata.

Una trama solida e convincenteDeadline Games ci propone la storia di Ramiro Cruz, fratello gemello di Tommy Cruz, agente federale della D.E.A. (acronimo di Drug Enforcement Administration). Dopo che Tommy viene ferito durante una missione, mentre sta indagando sulla morte del padre (anch’egli impegnato nella lotta contro il traffico di droga), resta coinvolto Ramiro, che, per l’occasione, viene tirato fuori dalla prigione per portare a termine il lavoro iniziato dal fratello e per collaborare (alla sua maniera) con la legge nella lotta a questo malavitoso traffico, con a capo Papa Muerte ed i suoi scagnozzi più fedeli. Infiltrato nell’organizzazione criminale, Ramiro viene spedito in Messico dove dovrà far chiarezza su quanto è accaduto alla sua famiglia…

Motore, ciak, azione!Total Overdose è sicuramente un titolo di stampo cinematografico, dal momento che richiama alla memoria i maggiori films d’azione del grande e piccolo schermo. La trama del gioco si sviluppa attraverso sparatorie ed inseguimenti spettacolari nella modalità in terza persona, regalando all’utente dosi adrenaliniche non indifferenti. Questo aspetto, puramente arcade, è accentuato soprattutto dalle acrobazie che saremo continuamente chiamati ad effettuare e dall’ormai noto bullet time, presente in altri titoli analoghi. Total Overdose vanta anche un sistema definito “Timer Combo” in base al quale, quante più uccisioni riusciremo a fare in sequenza, tanti più punti guadagneremo. Ma per raggiungere un punteggio elevato, non basta sparare: bisogna saperlo fare con stile, combinando tra loro mosse differenti. Raggiunto un determinato punteggio avremo a disposizione alcune mosse speciali, come ad esempio la “Pistola d’oro” con cui i nemici verranno abbattuti con un solo colpo a lunga distanza, oppure “El Mariachi” grazie alla quale due comode custodie per chitarre nasconderanno al suo interno potenti mitragliatrici. Presente è anche la modalità del “riavvolgi- tempo” in grado di salvarci da situazioni divenute ormai critiche o di riportarci in vita dalla tomba e compiere una perfetta combinazione di uccisioni. Inoltre è da sottolineare la possibilità, messa a disposizione del giocatore, di compiere le missioni nella maniera più discreta possibile oppure in grande stile, come accade nella maggior parte dei film d’azione.Total Overdose ha attinto numerosi spunti dall’imperatore GTA, come la possibilità di esplorare la città liberamente attraverso qualsiasi tipo di veicolo, sottratto ai legittimi proprietari o di scorazzare per strada ed impallinare tranquilli passanti. Un intento troppo arduo da parte degli sviluppatori, dal momento che hanno portato in vita una mal riuscita emulazione. Infatti, la guida dei veicoli non è per niente realistica e alla lunga può rendersi stancante; le zone della mappa appaiono separate da lunghi e fastidiosi caricamenti; l’AI dei passanti lascia alquanto a desiderare, dal momento che saremo costretti a vedere le persone gettarsi improvvisamente sulla strada, andare a sbattere contro muri o praticare l’arte della lievitazione. Inoltre scomoda è l’interfaccia del radar dal momento che al suo interno sono solamente rappresentati gli obiettivi principali o le missioni secondarie e non le vie attraverso cui raggiungerli. Di contro notevole appare il lavoro degli sviluppatori per quanto riguarda il sopra citato “bullet time” che ci permette, proprio come nella serie di Max Payne, di schivare i colpi dei nemici o di compiere evoluzioni acrobatiche al rallentatore.

Una tecnica superficialeSotto la lente di valutazione critica del gioco per quanto riguarda la tecnica bisogna rammentare che i ragazzi di Deadline Games hanno ancora molta strada da fare se vogliono riservare con sicurezza ad un loro futuro prodotto un posto di successo tra l’ormai folta schiera dei giochi d’azione. Partiamo dalla grafica. E’ ormai noto che in tempi in cui l’occhio vuole quasi sempre la sua parte un gioco particolarmente attraente dal punto di vista estetico riesce come per incanto a conquistarsi grandi punteggi di gradimento da parte dei fruitori di videogames. Ma in Total Overdose la grafica appare alquanto datata: mediocre si rivela la modellazione poligonale dei personaggi e la qualità delle texture raggiunge appena la sufficienza. Di contro, buone appaiono le immagini in sequenza che animano le cut-scenes. Facendo un salto nel comparto audio del gioco, Total Overdose vanta una buona colonna sonora dalle musiche più che adatte allo stile di gioco in generale. Discreti sono gli effetti sonori che rendono il tutto più credibile e sicuramente più attraente. Un discorso più lungo merita essere fatto a proposito della giocabilità. Total Overdose sa regalare piacevoli momenti di divertimento attraverso una modalità di gioco in terza persona, dall’attitudine arcade, impregnata di sofisticato umorismo, capace di strappare un sorriso all’utente. Inutile stare a ripetere che tutta la vicenda del gioco si sviluppa attraverso l’azione pura al 100%, ma che è ben lungi dall’essere realistica. Infatti, l’ossessiva ricerca del più alto punteggio possibile fa di Total Overdose il rumorosissimo e classico gioco da bar, seguendo decisamente la nota tradizione “flipperistica”, regalando al giocatore nient’altro che un puro e semplice passatempo. Uno scaccia-pensieri che, però, non può che durare poco, vista la facilità con la quale vengono portate a termine le missioni e, soprattutto, per l’assenza del multiplayer.

HARDWARE

Configurazione minimaProcessore Pentium a 1500 Mhz.256 MB di ram.Scheda acceleratrice 3D 64MB (Geforce 3 o Ati Radeon 8500 minimo). Sistema operativo Windows 2000/XP.360 MB di spazio libero su Hard-Disk. Lettore DVD-ROM.DirectX 9.0c (comunque presenti sul CD).

MULTIPLAYER

L’assenza del multiplayer costituisce un limite importante alla longevità.

– Ottimo passatempo

– Ottima colonna sonora

– Trama avvincente

– Scarsa realizzazione tecnica

– Poco realistico

– Emulazione mal riuscita

6.8

In conclusione la software house in questione è riuscita a realizzare parzialmente l’obiettivo che si era preposta, ossia quello di amalgamare gli elementi forti di titoli analoghi in un unico prodotto che però, data la sua scarsa realizzazione tecnica, non tiene testa alla produzione attuale. Total Overdose è comunque un classico sparatutto in terza persona, che riesce in qualche modo ad attrarre una certa schiera di utenti per le idee bizzarre che ci propone e grazie ad una trama coinvolgente non sfruttata, però, nella maniera più adeguata. Consigliato a chi ama il grilletto facile e per tutti coloro desiderosi di fare una strage.

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