Essere nel posto giusto al momento giusto, col gioco giusto. Questa la chiave del successo di PAC-MAN, secondo Thomas Nieman, vicepresidente del marketing della Midway Games. Una citazione entrata nella storia, che ben riassume la formula grazie alla quale una semplice pizza privata di una fetta e colorata di giallo s’è trasformata nell’inimitabile mangiapalline, creando un mito destinato a durare nel tempo: il momento giusto cui si riferisce, ad oggi, tale citazione, è infatti l’anno 1980. La costa straordinaria è che, 33 anni dopo, sembra ancora sia il momento giusto per PACMAN Championship Edition DX + , versione migliorata della Championship Edition DX del 2010.
Il Pacman definitivo?L’originalità dei prodotti videoludici degli anni 80’ e 90’, periodo fertile e ancora inesplorato, viene spesso rimpianta quando, ai giorni nostri, ci si trova davanti a titoli con alla base formule eccessivamente ripetitive. Il trend sembra essersi interrotto da qualche anno grazie alla realtà Indie e ad alcune produzioni tripla A finalmente disposte a rischiare ma, nonostante questo, il ritorno ai classici in chiave rivisitata è una costante che sembra destinata a non avere fine. Talvolta remake di prodotti storici hanno consegnato tra le mani dei giocatori dei giochi capaci persino di rovinare le memorie degli originali. Non è questo il caso di
PAC-MAN Championship Edition DX+ , che, a tre decadi di distanza, si presenta migliorato ma rispettoso della formula originale, grazie all’introduzione di meccaniche inedite per la serie e ad una valanga di opzioni.Già dal menù principale si intuisce la ragion d’essere di questa nuova edizione, ovvero il dare al giocatore una versione all-inclusive del mondo del simpatico personaggio, aggiungendo alla ottima Championship Edition DX “non plus” del 2010 ulteriori contenuti, approfittando di questo passaggio sulla piattaforma PC. Sono presenti quattordici mappe giocabili, ognuna delle quali giocabile a tempo, con limite di punti, con specifiche richieste da completare cronometro alla mano, come la raccolta di venti frutti, ed altre varianti alla meccanica base. Le differenti mappe lasciano al giocatore la possibilità di selezionarne il tema grafico e la colorazione liberamente, tra i dodici temi a disposizione, basati sulla storia dei 33 anni di PAC-MAN e di Namco in generale. I template disponibili vanno dal classico, ispirato alla primissima apparizione degli 80’s, l’unico da sbloccare tramite un sistema di obiettivi, a quelli più moderni e caratterizzati quali
Pacman is Back, dove la pizza bidimensionale gialla si trasforma in una sfera con volto dalle bizzarre fattezze umane. La possibilità di combinare lo stile visivo preferito separatamente rispetto allo stile grafico di protagonista, nemici e bonus, fa sì che ognuno possa cercare il proprio mix preferito, eventualmente variando anche la base musicale nella buona scelta di rivisitazioni in chiave elettronica delle originali, e il colore dominante su schermo, funzione questa limitata solo ad alcuni temi. Non mancano un paio di template completi ispirati a classici Namco come Dig Dug e Rally-X nei quali non vengono consentite variazioni, giacché portano su schermo grafiche e suoni identici a quelli dei giochi cui fanno riferimento, pur mantenendo le meccaniche rinnovate di PAC-MAN CE.
Come rinnovare un classico senza stravolgerlo?Fortunatamente, PAC-MAN CE DX nella sua versione Plus non sconvolge le meccaniche tanto amate dal pubblico, limitandosi a fungere da super-update e festeggiando il lancio su PC con alcune implementazioni nel gameplay, sia funzionali che estetiche. Principale caratteristica del titolo è l’incremento della velocità in generale, velocità che sale ulteriormente ogni qual volta tutte le palline su schermo vengono acquisite. Ad ogni cambio di velocità corrisponde l’apparizione di nuovi fantasmi pronti ad ostacolare il giocatore, ma non mancano, ovviamente, i bonus in grado di ribaltare la situazione consentendo a PAC-MAN di inglobare gli avversari, bonus che affiancano gli immancabili frutti, utili ad accumulare punti. A ribilanciare in favore del giocatore un gameplay che, per via del ritmo crescente e la quantità di fantasmi su schermo in costante aumento, avrebbe altrimenti reso improba la missione dell’utente, sono stati inseriti una particolare funzione di Slow-Motion che, in maniera automatica, entra in funzione quando il personaggio color limone si avvicina eccessivamente ai fantasmi, e la possibilità, limitata nel numero di usi, di sganciare bombe utili ad allontanare i nemici quando ci si trova circondati. Il rallentatore soprattutto dona al gameplay fascino aggiuntivo, regalando al giocatore qualche attimo di tempo per decidere il successivo cambio di direzione, e creando la giusta suspance tramite semplice effettistica visiva e sonora. Il bilanciamento tra maggiore azione su schermo e giocabilità ci è parso positivo. Riuscendo a rimanere vivi per qualche minuto, la velocità di gioco raggiunge presto altissimi livelli, e il continuo scappare da orde di fantasmi, mai cosi tanti prima d’ora, sfruttando rallentatore e bombe con attenzione, per poi di colpo trovarsi ad essere gli inseguitori, è senza dubbio estremamente divertente, ma non escludiamo siano elementi che potrebbero infastidire i puristi del genere.
MULTIPLAYER
Nel complesso, fatto salvo per le interessantissime aggiunte, il prodotto si rivela un fantastico aggiornamento della Championship Edition del 2010, senza però lasciare troppo sbalorditi per le novità. Manca, ad esempio, l’introduzione di una qualsivoglia modalità multigiocatore, per la quale i tempi sarebbero stati piu’ che maturi. Sebbene il titolo sia storicamente orientato al single player, una qualche novità anche sul versante multiplayer, basata magari sul raggiungimento di obiettivi in una sfida testa a testa su schermi diversi, o quantomeno una qualche forma di sfida asincrona diversa dalle sole statistiche o classifiche, avrebbero innalzato ancor più l’asticella qualitativa del prodotto. E’ presente in ogni caso una corposissima area dedicata alle classifiche, tramite la quale è peraltro possibile vedere i replay delle partite altrui, imparando qualche segreto del mestiere, ma che allo stato attuale -almeno per quanto riguarda la versione PC da noi testata- riporta punteggi inverosimili per partite che, se osservate, si scopre siano durate in realtà solo pochi secondi. Un aspetto da sistemare per evitare che l’unico aspetto di reale confronto competitivo del gioco venga reso nullo. In tema di necessarie ottimizzazioni, si segnala qualche crash nel caso di sessioni di gioco particolarmente impegnative durante la nostra prova: un fastidio che ci è capitato di subire davvero raramente, ma che non escludiamo possa presentarsi in maniera più o meno frequente a seconda dell’hardware utilizzato.
– E’ PAC-MAN, ancora migliore
– Piccole ma determinanti modifiche al gameplay
– Tante opzioni di personalizzazione
– Possibilità di vedere i replay di altri giocatori
– Rivedere i replay altrui svela classifiche inverosimili
– Nessuna implementazione sul versante multiplayer
– Sporadici crash
In un periodo storico particolarmente florido di remake e reboot, PAC-MAN Championship Edition DX+ spicca per la sua capacità di rinnovare, ancora una volta, il proprio gameplay senza stravolgerlo. La possibilità di personalizzare l’estetica delle proprie partite è senza dubbio un grossissimo valore aggiunto, che in realtà è comunque ereditato, come molti altri, dalla versione CE DX del 2010. Invero, considerando tale edizione, l’aggiunta dei contenuti in quest’ultimo capitolo non è poi cosi sorprendente, nonostante quanto sia stato aggiunto abbia trovato il nostro pieno consenso. Un punto in meno rispetto all’importante voto della versione senza il plus nel titolo non sta a significare, quindi, una minore qualità al paragone tra i due prodotti, sfida che vedrebbe certamente vincitrice l’edizione plus essendo questa un’edizione completa, DLC inclusi, dell’originale, ma rappresenta l’occasione mancata di stupire con ulteriori modalità, magari multigiocatore, davvero originali rispetto al predecessore.