Recensione

La Battaglia per la Terra di Mezzo II

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a cura di Darkzibo

Per l’ennesima volta ci troviamo a parlare di un gioco ispirato al mondo creato da Tolkien e portato sul grande schermo da un Peter Jackson particolarmente ispirato (a differenza di King Kong). Il Signore degli Anelli torna a far parlare di sé con lo strategico in tempo reale reso famoso dalle apparizioni su Pc: La Battaglia per la Terra di Mezzo. In particolar modo, tutte le razze della Terra di Mezzo hanno scelto il secondo capitolo comparso ormai sei mesi fa su Pc come biglietto da visita da presentare ai possessori della console Micorsoft. Riuscirà EA nella difficile impresa di riproporre su una console casalinga uno strategico in tempo reale? Ma, soprattutto, riuscirà a dare qualcosa di nuovo a un capitolo uscito qualche tempo fa ?

Stavolta serve un pad per governarli tuttiPrima di iniziare a parlare del nuovo RTS basato sul mondo tolkieniano, direi di fare un passo indietro e di ricordare i difetti che affiggevano il titolo precedente e che, nonostante il rilascio di diverse patch, non ha mai risolto. Subito vi verrà in mente che le costruzioni dovevano essere erette in zone predefinite: questo limitava di molto la componente strategica riducendo a piccoli agglomerati le città e limitando la libertà data per esempio da Age of Empire. Inoltre regnava una sorta di esagerazione per quanto riguarda le caratteristiche degli eroi: avere Gandalf voleva dire sbaragliare l’esercito nemico in poco tempo.Ebbene le novità partono proprio da qui: gli edifici potranno essere costruiti in ogni punto della mappa, mentre egli eroi ora risultano sì più forti, ma non invincibili. Sono presenti le battaglie navali, forse un pò facili e la I.A. dei nemici è stata migliorata. L’altra novità consiste nelle distribuzioni delle razze che ora sono ben sei: elfi, nani, uomini dell’ovest (sotto la cui bandiera si riuniscono Gondor e Rohan), Isengard, Goblin e Mordor. Ognuna di queste ha particolari abilità e i propri eroi che, per l’occasione, sono cresciuti di numero, divisi ora per razza e non per apparizione nei film: tra le fila degli elfi, ad esempio, troviamo Arwen, Elrond e Legolas mentre in Mordor potremo guidare lo stesso Sauron (nelle vesti viste nel prologo); ancora Aragorn, Eomer e Theoden saranno gli eroi degli uomini dell’ovest, Gimli e suo padre Gloin dei nani. Non solo, se vorrete, potrete creare il vostro eroe, da impiegare nella modalità Guerra dell’anello della quale parleremo meglio più avanti. Per quanto riguarda le novità, interessante è quella che permette alle truppe di assediare una propria struttura, oppure quella che dà l’opportunità di conquistare strutture nemiche già presenti, cambiando lo stendardo. Per la prima volta saranno presenti i costruttori, cittadini o goblin, vero braccio per la costruzione delle strutture.Il gioco, sostanzialmente, ricorda molto da vicino quanto visto in altri RTS: edificazione di ogni tipo di struttura atta a diverse funzionalità, dalla creazione dei soldati, degli arcieri e dei cavalieri e ai rispettivi potenziamenti; ancora dalla creazione delle risorse (fattorie e mercati) alla difesa come le torri. Tutto è potenziabile e, per la prima volta, dalla roccaforte sarà possibile edificare lunghe muraglie che difenderanno la nostra città. Per ogni razza, ovviamente, le strutture variano, proponendo anche diversi potenziamenti, che andranno a migliorare le condizioni delle truppe e degli edifici, in modo da instaurare un esercito sempre più competitivo. Gli eroi, inoltre, potranno salire di livello, quasi come se fosse un RPG, ottimizzando le loro caratteristiche: Gandalf il grigio, tanto per prenderne uno a caso, diventerà il bianco, con asserite diverse magie devastanti. Abbattendo gli eserciti avversari, oltre all’incremento del livello dei vostri personaggi principali, potrete guadagnare punti per sbloccare i poteri, utili per ricevere una mano nel momento giusto: l’invocazione di Tom Bombadil (personaggio ingiustamente eliminato dalla trilogia Jacksoniana), dei cavalieri di Rohan e degli elfi arcieri. Potrete altresì rinvigorire le truppe malmesse o calarle dentro una sottile nebbia alla vista nemica. Tutti questi appena elencati, sono poteri del bene; per quanto riguarda quelli del male, tra le tante, invocazione degli uomini selvaggi di Dunland, la pioggia gelida, l’evocazione del Balrog e quella del dragone.Fin qui tutto molto simile (per non dire uguale) a quanto visto nella versione Pc. Se però in quell’occasione bisognava usare il mouse, in questo caso, dovrete impiegare il pad della Xbox 360, dove l’analogico sinistro serve per muovere la freccia sullo schermo e il pulsante A per confermare le scelte effettuate come creare i soldati o edificare le costruzioni.

Combattere per un anello, ancora una volta, anche se menoParlato del gameplay, non resta che descrivere le possibilità che riesce a dare al giocatore un titolo come La Battaglia per la Terra di Mezzo II. La cosa che più interesserà i giocatori sarà sicuramente la modalità storia. Anche in questo caso, come ci aveva abituati EA, esistono due tipi di campagne: quella del bene e, come è lecito pensare, quella del male. C’è da dire che la storia di questo titolo non rappresenta un seguito del Signore degli Anelli (sarebbe impossibile crearne uno all’altezza della trilogia d’origine), ma una sorta di spin-off: per la campagna del bene dovrete ripulire, grazie all’alleanza tra elfi e nani, le terre del nord dall’invasione Goblin mentre nella campagna del male sarete chiamati da Sauron in persona a conquistare le suddette terre. Diciamo che il vero punto debole di tutto il titolo è proprio la storia delle due campagne che peccano anche per la longevità: solo otto missioni ciascuna con l’aggiunta di qualche obbiettivo secondario. Peccato, forse gli appassionati, piuttosto di un semi spin-off (le vicende non sono narrate nei libri anche se sono stati inseriti alcuni personaggi come Gloin, padre di Gimli), avrebbero preferito la riedizione della storia originale che, a detta di un appassionato quale sono, non ha eguali. Qui arrivano le note dolenti della conversione per Xbox 360: la famosa Guerra dell’anello, modalità apprezzata nella versione per PC, e simile a quanto visto nella serie Total War, non è presente. Inspiegabilmente direte voi, e lo dico anche io. Così come non mi spiego il perché ci siano meno punti di comando su questa conversione per Xbox 360 rispetto a quella PC, il che significa che potrete governare meno unità. Per completare l’opera di restrizione, la modalità schermaglia, composta da 18 mappe non editabili, ha il solo scopo di annientare gli avversari mentre il Live prevede l’impiego di, al massimo, quattro giocatori, quando nella già citata versione Pc, ce ne potevano essere fino a otto.In compenso è presente la modalità dell’unico Anello, ovvero se trovate Gollum e lo uccidete, in base all’appartenenza alle forze del bene o del male, potrete evocare Galadriel o Sauron. Non troppo di più, però.

Il Live ha qualcosa di piùA compensare le assenze di modalità in single player, arriva in soccorso il comparto Live che prevede diverse opportunità. Il primo è il double che prevede lo scontro tra 2 giocatori o due gruppi composti da due giocatori. Il secondo è l’occupazione: due gruppi avversi partono dai piedi di una montagna e si affrontano per conquistare una fortezza o un checkpoint e il vincitore è quello che riesce a tenere occupato qusto punto per un determinato lasso di tempo. Il modo Risorse è molto meno combattivo e lascia spazio a una raccolta di risorse: vince semplicemente chi ne raccoglie di più. La modalità più particolare è quella denominata Eroica: ogni giocatore parte con quattro eroi e sfida gli altri e al termine decide se sottrarre un personaggio all’altro o ucciderlo.

Una Terra in alta risoluzionePer quanto riguarda l’aspetto puramente visivo, ci troviamo di fronte a un ottimo esemplare di sfruttamento della grafica di Xbox 360. La Terra di Mezzo è stata ricreata alla perfezione e, cosa che noterete da subito, ogni razza ha il proprio stile architettonico. Gli elfi hanno strutture a metà tra il barocco e il gotico (basti pensare a Gran Burrone) con archi acuti e molto decorati con motivi floreali. I nani sono invece più massicci proponendo strutture aspre e decorate da geometrie più ruvide; lo stile degli uomini ricorda quello medievale, con castelli e cittadelle. Invece Mordor e Isengard si diversificano per il disordine imperante. Inutile dire che ogni struttura, come ci hanno abituato i programmatori di EA, è perfettamente dettagliata, tant’è che in alcuni casi noterete le pietre che la compongono o i personaggi che la abitano.Tutte le unità sono ben caratterizzate e le armature, anche in questo caso, diverse in base al tipo di razza, risultano perfette, sono ben rifinite, supportate da texture di buon livello. Ben si sa, che nel caso di personaggi di massa, molte volte gli impatti e i movimenti degli stessi sono poco curati. Capita anche in questo caso, anche se più raramente, che nel caso facciate uno zoom all’interno della battaglia, una vostra unità o eroe effettui un colpo di spada per esempio, riuscendo a colpire i nemici anche senza impattarli veramente. Peccato, anche se, alla fine, si tratta di un difetto di poco conto se paragonato alla sontuosa struttura finale. Pare quasi superfluo elogiare ancora una volta il comparto sonoro che, avvalendosi delle musiche del film, riesce a coinvolgere quasi perfettamente. Per i fans della serie, sarà quasi commovente risentire la marcia degli Ent, la traccia dell’arrivo di Gandalf al fosso di Helm, l’epica musica del finale de ‘Il ritorno del re’. Gli effetti, in base alla distanza con cui zoomerete, avranno un diverso volume: le grida dei soldati, l’urlo dei Nazgul, le frasi di paura poste per esempio, all’arrivo del dragone, sono realizzate in maniera eccelsa. Anche il rumore del cozzare delle lame o il trotto dei cavalli o il sibilo delle frecce, sono inseriti senza la presenza di sbavature uditive. Il doppiaggio, interamente in italiano, gode ancora una volta della presenza di alcune voci italiane prese dai tre film: perfetta la voce di Pino Insegno che doppia Aragorn, così come il doppiatore di Gandalf. La sensazione, però, è che per La Battaglia per la Terra di Mezzo 2, per dare voce agli eroi, si siano riutilizzate le frasi campionate del primo episodio dello strategico in tempo reale basato sulle vicende narrate da Tolkien. Niente di male visto che la loro funzione la svolgono bene, ma ci saremmo attesi di più.

– Come al solito, ottimo comparto tecnico

– Buone modalità Live

– Meno unità gestibili rispetto alla versione Pc

– Assenza di modalità fondamentali in singolo

7.0

Purtroppo, sarò sincero, questa conversione per Xbox 360 de La Battaglia per la Terra di Mezzo II mi ha deluso. Questo soprattutto per lo scarso impegno nello strutturare il single player, che risulta persino monco di alcune modalità di rilievo come la Guerra dell’anello (nella versione Pc ho passato qualche era geologica in questa modalità). Il multiplayer, nonostante qualche sporadico rallentamento, va bene con le sue diverse modalità capaci di catturare per un po’ di tempo l’attenzione del giocatore. Purtroppo, pagare dai 65,00 ai 70,00 euro un gioco uscito 6 mesi fa, per giunta privo di opzioni di rilievo, potrebbe far storcere il naso ai più. Stavolta EA butta al vento la prestigiosa licenza de Il Signore degli Anelli, riproponendo un buon titolo ma molto limitato sulla console Microsoft che prende un buon voto solo per l’atmosfera.

Voto Recensione di La Battaglia per la Terra di Mezzo II - Recensione


7

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