Recensione

Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes

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a cura di LoreSka

Lo scorso anno Disney Infinity fu un esperimento. Dopo il successo sfavillante di Skylanders, quelli di Disney non potevano starsene in disparte: d’altro canto, l’azienda di Topolino & Co. è il colosso dell’intrattenimento per ragazzi, ed è evidente che l’azienda punta alla supremazia su questo particolare target anche nel reparto del digital entertainment. Utilizzare i personaggi della Banda Disney come statuette collezionabili e attivabili in un videogioco è un’idea forte e infallibile, e lo scorso anno tutto andò per il verso giusto grazie a un software di buona fattura.
Disney, però, seppe distanziarsi dalla concorrenza puntando a un concetto leggermente diverso rispetto a quello espresso da Activision: Disney Infinity non è un semplice videogioco d’azione con un portale elettronico e delle action figure dotate di chip NFC, ma è anche un titolo nel quale i giocatori si possono creare le proprie avventure. L’idea principale, infatti, era quella di trasformare il videogame in una grossa scatola dei giochi, una Toybox, nella quale i bambini possano inserire le proprie statuette, costruirvi attorno un mondo e giocare. Un po’ come abbiamo fatto tutti da bambini, ma in una maniera più adatta all’epoca in cui viviamo.
Nonostante il sistema di creazione non fosse dei più intuitivi e la maggior parte dei bambini si sia limitata a giocare con i playset – senza mai usare la modalità Toybox – la community di Disney Infinity ha ottenuto un buon seguito di grandi e piccini. Così, non sorprende che con Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes l’azienda californiana abbia deciso di proseguire con lo stesso concept, ponendo al centro dell’attenzione la creatività, senza però trascurare tutti gli altri elementi che rendono magica l’esperienza di Disney Infinity.
Viva i supereroi
La prima grande novità di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes è svelata dal nome stesso del gioco. Quest’anno si aggiungono alla formula i personaggi della Marvel, con supereroi e supercattivi, pronti a lanciarsi in rocambolesche avventure che fanno largo uso dei superpoteri e, spesso, della capacità di volare. Gli ambienti di gioco quest’anno sono stati ingranditi a dismisura, con mappe che raggiungono dimensioni tre volte più grandi rispetto alla mappa più vasta dello scorso episodio, e una scalabilità degli ambienti davvero notevole e tecnicamente ottimizzata.
Inutile dire che la qualtià delle statuette, ancora una volta, non si smentisce: i personaggi Marvel sono splendidi, e siamo convinti che i fan dei fumetti e dei film ameranno alla follia questi pupazzetti. Se consideriamo che Disney Infinity 2.0 è inoltre retrocompatibile con le statuette Disney uscite lo scorso anno, la collezione si può considerare di qualità davvero eccellente e di un carisma semplicemente non raggiungibile dalla concorrenza.
Crea e condividi
La modalità Toybox è stata arricchita con tutti gli ambienti e gli oggetti legati al mondo Marvel, e quest’anno la varietà in questa particolare sezione del gioco dedicata ai creativi raggiunge livelli stellari. Il sistema che consente di personalizzare ogni oggetto è stato semplificato, ed è ora possibile modificare i set delle proprie creazioni senza fare uso dei noiosi gettoni della scorsa edizione: basta un semplice tocco di bacchetta magica per aprire un menù, e selezionare il tema da una lista. In questo modo, chiunque potrà creare degli ambienti piuttosto variegati senza trascorrere troppo tempo a sperimentare. Degna di nota la possibilità di creare delle piste automobilistiche su cui poi sfrecciare con i veicoli inclusi nell’elenco degli oggetti del Toybox. Per creare una pista è possibile combinare tra loro i vari pezzi di circuito presi da un lungo elenco, o in alternativa è sufficiente inserire qualche pezzo e lasciare che il circuito si completi da solo. Questo genere di assistenze alla creazione pervade tutta la modalità Toybox, che quest’anno si arricchisce ulteriormente con la presenza dei “Costruttori”. Questi non sono altro che bot (con le sembianze di un omino in plastica) che costruiscono intere sezioni di mondo in nostra vece: tutto quello che dobbiamo fare è scegliere il tipo di costruttore più adatto alle nostre esigenze e al nostro stile, e lasciare che egli generi il livello in maniera procedurale. Le creazioni dei costruttori sono abbastanza armoniche, e in generale la randomicità dei livelli offre comunque qualche bello scorcio.
Infine, quest’anno vi è la possibilità di aggiungere delle porte magiche, che possono connettere tra loro più scatole dei giochi e/o aprirsi verso gli interni degli edifici. Nel primo caso, il giocatore può creare un’avventura strutturata a più livelli che, grazie alla presenza di alcuni elementi scriptati e di alcuni strumenti che permettono l’inserimento di semplici elementi di programmazione, possono dare luogo a veri e propri videogiochi creati dall’utenza. Se i bambini troveranno probabilmente difficoltà in questo genere di creazioni, siamo certi che l’eterogenea community di Disney Infinity saprà presto sorprenderci. 
Gli interni, invece, sono una vera novità che consente di ampliare ulteriormente le possibilità creative, e che si apre alla presenza di un nuovo set di oggetti atti a decorare le pareti e le stanze da noi creati. Per certi versi, la creazione degli ambienti interni è persino più divertente della creazione delle vaste città, in quanto consente una personalizzazione che il giocatore è immediatamente portato a sentire “propria”, perché più concentrata. Se, poi, popoliamo questa casa con qualche abitante, si prova una splendida sensazione di trovarsi in un luogo vivo e frequentato.
I Playset
Il quadro si completa con i Playset, che molti giocatori tendono a considerare la modalità principale del gioco. Come abbiamo detto, Disney considera la modalità Scatola dei Giochi il vero fulcro dell’esperienza, ma è nel Playset che si vive l’azione del gioco (e che, per certi versi, avvicina l’esperienza di Disney Infinity a quella di Skylanders). I Playset di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes sono più ampi di quelli del precedente capitolo, e in generale più curati. Le avventure hanno saputo offrire qualche colpo di scena, e le animazioni e i dialoghi sono particolarmente curati. Siamo convinti che, anche quest’anno, i bambini trascorreranno la maggior parte del tempo in questa modalità, ed è un vero peccato che Disney si ostini a considerare il Playset una sorta di appendice all’esperienza centrale del gioco. In effetti, si ha la sensazione che l’avventura offerta nello starter pack avrebbe potuto offrire qualcosa di più, e che Disney non abbia ancora pienamente compreso quanto questa modalità di gioco sia importante per molti giocatori, che continueranno a trovare Skylanders più divertente e variegato. La modalità Toybox è lodevole, ma da sola non basta a tenere testa alle avventure di Spyro e dei suoi amici che, pur senza il carisma dei personaggi Disney, Pixar e Marvel, riesce comunque ad offrire un’esperienza di gioco più intensa e adatta al button mashing che, volente o nolente, piace molto ai bambini.
Quest’anno, perlomeno, è stato aggiunto un albero delle abilità per ciascun personaggio, oltre alla radicale modifica dei Power Disk che offrono ai personaggi Marvel un attacco speciale preso in prestito da qualche altro mondo Disney o Pixar, generando un interessante crossover che divertirà molto i fan. Infine, da segnalare l’abbandono degli esagoni che aggiungevano inutili skin alla modalità Toybox, e che quest’anno diventano dei mini giochi piuttosto curati. Nello starter pack sono presenti un dungeon crawler e un tower defense, che ci danno un’idea delle possibilità offerte dalla Scatola dei Giochi nelle mani di un esperto. Speriamo solo che arrivino presto altri add on di questo tipo, e che giungano nei negozi a un prezzo molto competitivo.
Migliorie tecniche
Uno degli aspetti che, lo scorso anno, non ci aveva convinto era dato dal reparto tecnico. Nonostante le buone intenzioni di Disney, il gioco del 2013 soffriva di evidenti cali di frame rate e di qualche problema grafico. La versione 2.0 rappresenta un netto passo in avanti anche in questo senso: il frame rate non è granitico, ma rispetto ai singiozzi di Disney Infinity questa nuova versione offre un’esperienza marcatamente più fluida.
Da segnalare, ancora una volta, lo splendido doppiaggio in italiano. Non vi sono tutte le voci ufficiali Disney, Pixar e Marvel, ma il lavoro compiuto da chi ha curato il reparto audio del gioco è encomiabile.

– Mondi più grandi

– Modalità Toybox più accessibile

– Statuette di ottima qualità

– Miglioramenti tecnici

– Playset un po’ deludenti

– Costi piuttosto elevati

– Ancora qualche singhiozzo nel frame rate

7.5

Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes è un gioco costruito sulle fondamenta del predecessore, con alcuni miglioramenti tecnici e qualche aggiunta interessante che amplia ulteriormente l’esperienza. Troviamo curiosa l’idea di Disney di concentrarsi ancora una volta sulla modalità Scatola dei Giochi che, pur risultando un’idea straordinaria da un punto di vista puramente teorico, finisce spesso per essere ignorata dal vero target di questo gioco: i bambini. Crediamo che Disney Infinity sia un gioco di qualità, capace di divertire grandi e piccini e di farlo in maniera molto sicura. Al contempo, però, una modalità storia più corposa e variegata avrebbe certamente reso il pacchetto molto più interessante.

Voto Recensione di Disney Infinity 2.0: Marvel Super Heroes - Recensione


7.5