Tweet misterioso su No Man's Sky: ricostruiamo tutto quello che è successo

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a cura di Stefania Sperandio

Editor-in-chief

La giornata di ieri ha avuto risvolti surreali: vi abbiamo raccontato che, nel pomeriggio, l’account ufficiale di No Man’s Sky aveva pubblicato un cinguettio nel quale definiva il gioco come “un errore”. In seguito a quel messaggio, poi cancellato, si è scatenato un vero e proprio putiferio, tra contraddizioni, mail inviate alla stampa anglofona e presunti hacker in azione. Cerchiamo quindi di ricostruire tutto quello che è successo. Il tweet misteriosoIl primo passo è quello che vi abbiamo appena riassunto: il tweet del mistero. Dopo essere stato letto da decine di utenti in tutto il mondo, il cinguettio è stato prima impostato come privato e dopo rimosso. Un hacker? Uno scherzo di cattivo gusto? Uno sfogo fuori controllo dopo mesi di silenzio e insulti da parte della community? Sono tutte opzioni, ma abbiamo scoperto col passare delle ore che si trattava solo della punta dell’iceberg.Le mail alla stampaVisto il tweet inspiegabile, diversi colleghi anglofoni, come ad esempio Forbes, hanno contattato direttamente la software house, chiedendo spiegazioni su quanto accaduto. Quest’ultimo sito ha ricevuto una mail brevissima, in cui veniva riferito che “il tweet è stato inviato da un dipendente scontento. Stiamo lavorando per risolvere.” Non è tutto, però, perché siti diversi hanno ricevuto risposte diverse: nel caso di Kotaku (contattato direttamente da Hello Games), ad esempio, leggiamo che No Man’s Sky è stato un errore. Vi scrivo perché il silenzio di Hello Games non è professionale. La community mi ha chiesto di parlare e devo farvi una confessione: alla sua uscita, il gioco era semplicemente non terminato. Siamo stati forzati non solo da Sony, ma anche dalla community. Le continue persecuzioni e la condotta disgustosa da parte della community hanno reso difficile riuscire a rispettare la nostra visione artistica, mentre la pressione di Sony per far uscire il gioco il prima possibile ci ha costretti a tagliare delle feature. Vorrei scusarmi per ciò che non sono riuscito a far uscire, visto che il gioco non è all’altezza della visione artistica che avevamo.” La mail rincara la dose: “comunque, speravamo che la community sarebbe stata più comprensiva della nostra situazione. Molte persone hanno chiesto i rimborsi nonostante le nostre promesse di migliorare e aggiornare No Man’s Sky. Siamo solo un piccolo studio e abbiamo dato il sangue, il sudore e le lacrime a questo progetto. La totale mancanza di rispetto, quando si arriva al lavoro svolto, rende molto triste non solo me, ma l’intero team. Vogliamo migliorare il gioco per farlo arrivare al punto in cui sognavamo e anche oltre.” Firmato: Sean Murray.C’è di più: anche i colleghi di Polygon avrebbero ricevuto una mail da Hello Games, nella quale si legge che “il tweet è stato inviato da me, ma qualcuno del team lo ha cancellato. Non la stiamo gestendo bene”, sempre firmato da Sean Murray.Da notare come la mail ricevuta da Forbes e quella ricevuta da Polygon siano in totale contraddizione—a meno che alla prima non abbia risposto una persona diversa da Murray, il che farebbe proprio di quest’ultimo il dipendente scontento. L’annuncio dell’attacco hackerDopo l’invio di queste mail, la vicenda si è spostata nuovamente su Twitter: l’account di Sean Murray ha inviato un cinguettio nel quale annunciava che il team era stato hackerato, aggiungendo poi che l’unico errore compiuto era stato quello di non inserire una doppia autenticazione su LinkedIn, da cui il tweet incriminato è partito:

Attenzione, perché il sipario surreale continua: poco dopo questi tweet, dal profilo di Sean Murray ne sono stati inviati degli altri (a questo punto, è veramente difficile capire cosa abbia cinguettato Murray e cosa qualcun altro), in cui, taggando l’account ufficiale di Hello Games, scriveva “è bello vedere che almeno così qualcuno usa quel profilo. Hacker, fintanto che siete lì, date una riordinata a tutti i miei inviti”. Ecco il tweet:

Se pensavate che la cosa non potesse diventare più grottesca, vi sbagliate di grosso: l’account di Murray ha infatti inviato un tweet a Hello Games—le telefonate sono troppo mainstream, a quanto pare—per chiedere se il loro profilo era ancora hackerato. Ecco il cinguettio:

Prontamente, il resto del team ha risposto di essere “al 100% libero da hacker”, fornendo finalmente la soluzione anche al mistero della mail, che sarebbero state inviate sempre dall’hacker che, a questo punto, si era introdotto anche nella loro casella di posta ufficiale. Ecco la risposta:

La cosa, partita dal tweet misterioso, è andata decisamente fuori scala quando la stampa ha cominciato a ricevere comunicazioni contraddittorie. A questo punto, non sappiamo a cosa sia meglio credere: se al fatto che alcuni “fan” delusi arrivino al punto di tormentare degli sviluppatori, o se ad un dipendente così scontento (verosimilmente, secondo le mail, Murray stesso) che ha voluto dire la sua, salvo poi vedere il messaggio venire cancellato. Sta di fatto che, dopo mesi di silenzio, non è sicuramente questo il tipo di comunicazioni che i fan che hanno comprato il gioco stavano aspettando.

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