L'industria videoludica si trova di fronte a una nuova fase della battaglia contro la pirateria digitale, con le autorità federali statunitensi che hanno intensificato le operazioni di contrasto ai siti illegali.
Questa attenzione, sommata al grande zelo di Nintendo nella lotta alla pirateria e agli usi non autorizzati dei suoi giochi, ha portato a un vero e proprio sequestro di un sito, che si occupava proprio di distribuire illegalmente i giochi pirata.
Il portale sequestrato dall'FBI, infatti, ospitava migliaia di versioni piratate dei titoli per Nintendo Switch, configurandosi come uno dei principali hub per la distribuzione illegale di software videoludico. La piattaforma era già finita nel mirino delle autorità europee, entrando nella lista di sorveglianza dell'UE dedicata ai siti di pirateria, e ora è arrivata anche la manovra statunitense.
Il provvedimento di sequestro, emesso dal tribunale distrettuale federale della Georgia, ha così dato quello che potrebbe essere il colpo definitivo a questo sito. Che, comunque, non è un caso isolato: come sappiamo, Nintendo Switch ha rappresentato un caso emblematico nel fronte della pirateria videoludica moderna, considerando che molti sono riusciti a piratare i suoi contenuti e a giocarli senza nemmeno la console – motivo per cui, con Switch 2, abbiamo sentito parlare di misure anti-pirateria molto più severe.
Un aspetto particolarmente discusso riguarda anche la pratica di streaming illegale dei giochi ancora non rilasciati ufficialmente – dove, in pratica, chi viola la legge si "autodenuncia" mostrandosi mentre gioca.
Numerosi utenti utilizzano infatti regolarmente piattaforme come TikTok, Twitch e YouTube per trasmettere in live dirette di titoli ottenuti illegalmente, spesso attraverso copie retail trapelate (o trafugate) prima del lancio ufficiale. Una tendenza che spesso ha fatto parlare di sé, e che ha creato un ecosistema parallelo di distribuzione che danneggia significativamente le strategie di marketing e vendita delle aziende.