Mouse P.I. For Hire, lo sparatutto ispirato ai cartoon classici che ha catturato l'attenzione degli appassionati, ha subito uno slittamento nella data di uscita, passando dal 2025 ai primi mesi del 2026. L'annuncio arriva in un momento particolare, proprio alla vigilia di una presentazione importante che dovrebbe finalmente rivelare dettagli concreti sul progetto.
Il team di sviluppo Fumi Games ha comunicato la decisione attraverso un messaggio ufficiale, anticipando che maggiori informazioni saranno disponibili durante il Galaxies Gaming Showcase previsto per il 23 ottobre. L'evento, programmato per le 20:00 ora italiana, rappresenterà l'occasione per scoprire la data di lancio definitiva e probabilmente vedere nuove sequenze di gameplay del titolo.
La scelta di posticipare l'uscita non sembra tuttavia scoraggiare le ambizioni del team di sviluppo. In dichiarazioni precedenti, Fumi Games aveva tenuto a precisare che Mouse P.I. For Hire non è semplicemente un esperimento estetico, nonostante il suo aspetto visivo fortemente caratterizzato richiami l'animazione classica. Gli sviluppatori hanno sottolineato come dietro la patina artistica si nasconda una sostanza ludica solida, un gameplay che promette di offrire molto più di quanto l'apparenza vintage possa suggerire.
L'interesse attorno a questo shooter si è costruito gradualmente, alimentato da un'identità visiva che strizza l'occhio ai cartoni animati degli anni d'oro dell'animazione. Il protagonista, un topo investigatore privato, si muove in ambienti che sembrano usciti direttamente da una pellicola d'epoca, con quella grana e quei movimenti che ricordano le produzioni animate del secolo scorso. Ma è proprio l'equilibrio tra forma e sostanza che gli sviluppatori vogliono dimostrare di aver raggiunto.
Il rinvio al 2026, pur rappresentando una delusione per chi attendeva il gioco entro la fine dell'anno corrente, potrebbe rivelarsi una mossa saggia per garantire che il prodotto finale sia all'altezza delle aspettative. Nel panorama videoludico contemporaneo, la fretta di pubblicare ha spesso portato a lanci disastrosi che hanno danneggiato irrimediabilmente la reputazione di titoli promettenti.