Microsoft, lo stop dell'accordo Activision-Xbox è il «giorno più buio» per l'azienda in UK

Il presidente di Microsoft Brad Smith ha descritto il blocco come il "giorno più buio" di Microsoft nel Regno Unito in 40 anni di attività.

Immagine di Microsoft, lo stop dell'accordo Activision-Xbox è il «giorno più buio» per l'azienda in UK
Avatar

a cura di Marcello Paolillo

Senior Staff Writer

Ieri, l'ente regolatore del Regno Unito noto come CMA ha bloccato l'acquisizione di Activision-Blizzard da parte di Microsoft, infliggendo un duro colpo all'operazione che avrebbe potuto vedere Xbox ottenere il controllo di Call of Duty, World of Warcraft e altro ancora. 

L'ente ha chiarito di aver preso questa decisione dopo aver valutato problematiche nel settore del Cloud Gaming, dove Microsoft — secondo le loro analisi — sarebbe diventata leader incontrastata grazie ai suoi servizi e all'accessibilità di Xbox Game Pass Ultimate (lo trovate su Amazon).

Una valutazione che dunque portato il Regno Unito a porre il veto sull'acquisizione, suscitando naturalmente le ire di Microsoft e Activision che hanno già giurato di essere pronte a fare ricorso in appello il prima possibile.

In effetti, Microsoft, che secondo la stessa CMA detiene il 60% del mercato britannico del cloud gaming, ha solo una capacità di server in grado di fornire larghezza di banda a un numero esiguo di 5.000 clienti in contemporanea. Secondo le cifre fornite dalla CMA, l'accordo avrebbe un impatto su meno di 10.000 persone in qualsiasi momento. 

Il presidente di Microsoft Brad Smith intende appellarsi alla decisione della CMA, anche se è raro che le decisioni della CMA vengano ribaltate. 

Nei commenti rilasciati alla BBC, Smith ha descritto il blocco come il «giorno più buio» di Microsoft nel Regno Unito in 40 anni di attività.

Ha inoltre lamentato il fatto che la nazione sia diventata un luogo chiuso agli investimenti, mentre l'Unione Europea è un posto molto più facile per condurre affari. Smith ha sottolineato che Microsoft rivaluterà le modalità di investimento nel Regno Unito, facendo eco a commenti simili di Activision.

«Questo fa vacillare la nostra fiducia nel futuro dell'opportunità di far crescere un'azienda tecnologica in Gran Bretagna più di quanto abbiamo mai affrontato prima».

È ironico, dato che il governo del partito conservatore nel Regno Unito spesso sposa la deregolamentazione come mezzo per stimolare gli investimenti, solo che nessuna delle sue retoriche si concretizza nella realtà.

A seguito dell'attuale accordo sulla Brexit, le imprese del Regno Unito sono impantanate in montagne di burocrazia che prima non esistevano, riducendo la redditività e portando a licenziamenti e fallimenti. 

L'aspetto più curioso di questa decisione è che Microsoft aveva in realtà già preso numerosi accordi con aziende leader del settore in diversi paesi, proprio per scongiurare potenziali rischi di uno stop per via del cloud gaming.Tra queste vi è anche Boosteroid, una società di cloud-gaming con sede in Ucraina con la quale Microsoft aveva firmato un accordo di 10 anni per la distribuzione di Call of Duty.