Il mondo dei videogiochi è pieno di sogni irrealizzati e di modder che tentano l'impossibile, ma raramente assistiamo alla realizzazione di progetti che sembravano destinati a rimanere chimere.
La storia di Dynamite, la mod cooperativa per Metal Gear Solid 5, rappresenta un perfetto esempio di come la passione di un singolo sviluppatore possa trasformare radicalmente l'esperienza di gioco di un titolo uscito quasi un decennio fa.
PCGamer ci svela la genesi di questo progetto già a partire dal 2015, quando il modder noto come unknown321 iniziò a smanettare con il codice di MGS5 subito dopo il lancio: la sua ossessione originaria non riguardava affatto la modalità cooperativa, ma piuttosto la creazione di un emulatore client/server funzionante che permettesse di generare FOB personalizzate o casuali da invadere.
Un obiettivo ambizioso che richiedeva di decifrare completamente il sistema di gestione delle configurazioni delle armi e dei membri dello staff unici del gioco.
Il percorso non è stato lineare: dopo aver rilasciato un prototipo iniziale nel 2017, unknown321 ha dovuto mettere da parte il progetto quando «la vita ha preso il sopravvento» e ha trovato un impiego.
Tuttavia, il 2023 ha segnato il suo ritorno trionfale al modding quando, forte di anni di esperienza professionale nel campo dello sviluppo, ha potuto rilasciare Fuse, un'implementazione funzionante del master server.
Il salto verso la modalità cooperativa è avvenuto quasi per caso, grazie a una scoperta cruciale fatta da altri modder della comunità, che aveva individuato le funzioni responsabili del collegamento tra giocatori opposti durante le invasioni FOB.
A quel punto, unknown321 si è posto una domanda apparentemente semplice ma rivoluzionaria:
«Avevo già il master server per collegare due giocatori in modo affidabile sulla mappa FOB, quindi perché non cambiare la mappa/missione con quelle single player?»
Nel readme di Dynamite, unknown321 avverte chiaramente che «le cose non funzioneranno come vi aspettate»: la mod è instabile, la configurazione iniziale è complicata, solo una manciata di missioni sono giocabili — e nemmeno fino alla fine — e il partner cooperativo cavalcherà un cavallo invisibile.
Eppure, nonostante tutti questi difetti, rimane la realizzazione di un sogno per tantissimi fan: la gioia pura di vedere due gemelli infiltrarsi in una fortezza su una scogliera nascosti in scatole di cartone rende ogni imperfezione tecnica trascurabile.
Se siete interessati a provare di persona questa intrigante mod, vi lasciamo alla pagina ufficiale su GitHub con tutte le istruzioni per il download e l'installazione: potrebbe trattarsi di un passatempo divertente, in attesa che sia ufficialmente disponibile il nuovo capitolo Metal Gear Solid Delta (che potete prenotare invece su Amazon).
Restando in tema, il nostro Marcello Paolillo ha realizzato un approfondimento a tema Snake Eater, spiegandovi che non si tratta del miglior capitolo di Metal Gear Solid, ma del più sincero di tutti.