Aggiornamento, ore 17.09
Vista la grande cassa di risonanza ottenuta dalla notizia in tutto il mondo, il lead del progetto, Mark Noseworthy, è intervenuto su Twitter per fare chiarezza, dove ha fatto sapere che solo le sequenze introduttive della campagna saranno necessariamente in single player. Superate quelle, potrete giocare normalmente in compagnia dei vostri amici.«No, non dovete affrontare la campagna di Destiny 2 in solitario per poi rigiocarvela in co-op con i vostri amici, sarebbe assurdo» ha twittato lo sviluppatore. «Le fasi iniziali sono in single player per motivi relativi alla sceneggiatura, prima che possiate mettere insieme un team con i vostri amici ed andare a sparare a qualche mostro.»Ecco i suoi tweet in lingua originale:
Notizia smentita, quindi.OriginaleI colleghi della testata statunitense IGN.com
hanno riferito in un loro video di aver appreso un dettaglio molto importante a tema Destiny 2. Secondo quanto da loro raccolto, infatti, in un primo momento la campagna del gioco Bungie sarebbe giocabile esclusivamente in single player, divenendo disponibile in cooperativa solo in caso vogliate rigiocarla. Queste missioni, ricordiamo, saranno anche fondamentali per sbloccare le diverse aree del sistema solare.
Al momento, c’è grande perplessità attorno a questa anticipazione, che lascia molto scettici i fan della serie e gli addetti ai lavori—considerando quanto Destiny
punti fortemente sull’esperienza condivisa dai giocatori.Attendiamo che sia Bungie a pronunciarsi in merito ed eventualmente a confermare queste informazioni, ricordandovi che Destiny 2 è atteso per il 6 settembre su PS4 e Xbox One e per il 24 ottobre su PC. Per tutti i dettagli sul gioco pubblicato da Activision, fate riferimento alla nostra scheda dedicata.Fonte: NeoGAF
You do not have to solo D2 campaign to play it again co-op with friends later on. That’s absurd. 😀 1/
— Mark Noseworthy (@knowsworthy) 3 settembre 2017
Opening moments are solo to support story before you can fireteam up and shoot monsters with your friends. 2/2
— Mark Noseworthy (@knowsworthy) 3 settembre 2017
