I videogiochi non fanno male: aiutano contro la depressione, secondo uno studio

Uno studio tedesco ha svelato che chi ha giocato Super Mario Odyssey ha avuto una riduzione dei sintomi di depressione di ben il 50%.

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a cura di Francesco Corica

Staff Writer

Alzi la mano chi non ha sentito dire almeno una volta che i videogiochi sono "una perdita di tempo" o che fanno semplicemente male: pillole di ignoranza del genere sono state spesso purtroppo pane quotidiano per molti appassionati, spesso alimentate perfino da telegiornali e show televisivi.

Con l'aumentare della popolarità di questo medium, fortunatamente disinformazione del genere è andata diminuendo sempre di più, ma è ancora tuttavia presente nei confronti di chi non vuole neanche provare a comprendere quella che non è solo una forma di intrattenimento, ma che contribuisce spesso a lasciare il segno nei suoi videogiocatori.

Per questo ci fa piacere, una volta tanto, segnalare un interessante studio condotto in Germania che testimonia come i videogiochi possono essere utilizzati anche per migliorare la salute mentale e combattere i sintomi di depressione: un male oscuro da cui è estremamente difficile uscire. Lo ha spiegato molto bene il recente Alan Wake 2, come vi abbiamo raccontato in uno speciale dedicato.

Come segnalato da PsyPost, i videogiochi stessi possono rivelarsi un potente alleato per combattere questo male fastidioso: uno studio tedesco ha infatti deciso di dividere 46 persone che soffrono di depressione in tre gruppi diversi.

Mentre in due gruppi sono stati utilizzate le consuete terapie e un programma di training cognitivo, al terzo gruppo è stato chiesto di giocare a Super Mario Odyssey, il divertente platform 3D su Nintendo Switch (lo trovate su Amazon, se interessati).

Ebbene, pare che sia stato proprio quest'ultimo gruppo quello che ha ottenuto i migliori risultati: lo studio dimostra che i sintomi di depressione sono diminuiti addirittura del 50%.

Ovviamente, lo studio non intende suggerire che i videogiochi debbano sostituire le cure e le terapie tradizionali: viene infatti sottolineato che si è trattato di miglioramenti "selettivi" e che non c'è stato comunque un miglioramento netto rispetto agli altri gruppi.

Tuttavia, questi risultati sono indubbiamente molto interessanti ed evidenziano che i videogiochi possono rivelarsi un'alternativa accessibile per contribuire a combattere la depressione, unita naturalmente alle giuste terapie del caso.

In ogni caso, si tratta di uno studio decisamente affascinante e che dimostra ancora una volta che i videogiochi non sono quel male che molti sostengono, ma possono rivelarsi molto utili anche per migliorare la salute mentale. E questa è indubbiamente un'ottima notizia da cui speriamo si possa ripartire per il prossimo anno.