In un articolo pubblicato dal quotidiano online Slate è stato riportato uno studio dalla divisione medica dell’univeristà Branch di Galvestone dove è stato scoperto come i videogiocatori abitudinari eccellano in simulazioni di chirurgia robotica al pari di medici professionisti.Studenti di 10th grade (seconda superiore) hanno rivaleggiato ad armi pari con ginecologi e anestesisti ostetrici in prove simulate di intervento con l’uso dei robot. Gli studenti che hanno ottenuto risultati migliori provengono da una “esperienza assodata” nei First person shooters e simulazioni sportive, solo una piccola minoranza invece da videogame strategici e giochi di corse.Il test in se ha dimostrato come l’approccio all’intervemto considerandolo un videogame ha aiutato i ragazzi, anche perchè la simulazione robotica ha differenze radicali da un vero intervento. Resta che può essere considerato ironico che titoli “violenti” come la serie Call of Duty, possano sviluppare le abilità di precisione richieste per salvare vite.